Come si tagliano le radici (o come si possa non averne più bisogno...)
In un paesino della Calabria, dove affondano le mie vere radici, realmente isolato sino al dopoguerra in quanto logisticamente in cima ad un cocuzzolo a picco sul mare, si era conservata per secoli l' identità valdese di provenienza compreso un dialetto della lingua d' Oc.
Quando cominciai a studiare in conservatorio (anni fa...
) mi accorsi che al vespro in chiesa si riunivano le vecchiette... Accidenti! Quando cantavano lo facevano nel perfetto modo degli "organa" e lo stupore era tanto perché la cultura di quelle vecchine non gli permetteva certo di conoscere l' armonia! Il canto spesso era con una prima esposizione a nota singola ma intonata, seconda esposizione sempre con nota fissa a mo' di tenor mentre un altro gruppo intonava dei contrappunti, successivamente la più dotata, su questo letto armonico, improvvisava in alto ...l' emozione era grande, sentivo di vivere un pezzo di storia che continuava ad esistere.
Chiesi come mai fossero così brave ...eredità acquisita da ragazze dissero (certamente rispetto agli anni '80 si riferivano ai loro anni '30) e a loro volta, chi insegnava, aveva ricevuto da generazioni precedenti... Considerando la conservazione del dialetto in antica lingua d' Oc che ancora mia madre parla è plausibile che anche quei canti fossero parecchio antichi.
Sono bastati un paio di attuali decenni senza "rifornimenti" con giovani leve per seppellire nelle tombe di quelle anziane vecchiette tanta musica. Non è che mi dispiaccia l' affrancamento dai dogmi ma se avessi avuto un po' di lungimiranza e un registratore forse avrei salvato un po' di storia. Quello che risalta però è che in pochi anni si è scelto di non percorrere più la strada tracciata, si è accolto il nuovo, veloce e pieno di cose ...che ancora deve esprimersi ...forse.
Siamo come dopo un trasloco in un nuovo appartamento, pieni di scatoloni con cose vecchie e cose nuove e dobbiamo ancora metterle a posto prima di poter di nuovo raccontare di noi agli amici invitati a cena.