Cosa è musica contemporanea? Cyrano...

paolo_b3 12-05-17 06.58
@ vin_roma
paolo_b3 ha scritto:
Rondo veneziano? Da te non me l'aspettavo
Se non è mercificazione quella...

E certo che era un' operazione commerciale, almeno era onesta e creata da un musicista serio ...ma certamente io non scambiavo Vivaldi con Rondò Veneziano.
Ammetto che il livello tecnico era molto buono. Ma era un fare musica col copia - incolla.
benjomy 12-05-17 09.13
@ vin_roma
Prova quest' altra
Piu moderno dei moderni di oggiemo
anonimo 12-05-17 10.35
Andrebbero fatte alcune considerazioni su cos'é la musica popolare...e cosa non lo é

1) la musica folklorica é chiaramente musica popolare (e qui notiamo la prima cosa: da almeno un secolo non esiste più nuova musica folklorica europea, e questo é il problema di base)

2) le semplici elaborazioni pop della musica folklorica (di ogni epoca compreso country, rock'n'roll, canzone napoletana etc) sono senz'altro musica popolare (ma se la musica folklorica é morta, anche il pop su base folklorica lo é)

3) l'operetta, la musica di tin pan alley, il musical, etcetera si pongono a mezza via tra la musica pop su base folklorica e la musica colta...essendo la componente folklorica ormai morta, questo tipo di musica, pur risultando ancora godibile e "moderna", é puramente conservativa

4) il jazz: mentre new orleans, blues, boogie, dixieland ed il primo swing sono senza dubbio musiche popolari con fortissima componente folklorica, dallo swing in avanti, ma sopratutto col bebop, il modale etc la musica jazz vira verso una natura sempre più di "musica colta". Il free jazz, pur avendo talvolta qualche reminiscenza folklorica, la annega e diluisce talmente nel gioco intellettualistico della rivolta avanguardista da perdere completamente ogni natura di musica popolare. Venendo meno l'evoluzione della componente folklorica e la prevalenza del lato "colto", il jazz si pone se va bene come "museo musicale" volto alla conservazione di un importantissimo momento storico, culturale ed artistico, e se va male come stolido parco giochi di intellettualoidi falliti tra cui primeggia Jan Garbarek.

5) Il rap: forse il rap primigenio é stato la nuova musica folkorica afroamericana, quindi sinceramente popolare. Probabilmente immediatamente ucciso dal sistema delle majors.

5) il rock: é stato forse l'ultimo vero momento di musica popolare autentica, e si é disseccato col morire delle sue basi folkloriche

6) la musica oggi comunemente detta "pop" non é in genere musica popolare, in quanto non parte da basi folkloriche (o solo in minima parte) ma da elementi costruiti a tavolino in maniera banale e del tutto industriale

Il problema vero é dunque la morte della musica folklorica...
anonimo 12-05-17 11.38
E cos'é la musica folklorica?

É la musica che sorge spontaneamente dal popolo: filastrocche, ninna nanne, canzonette, canzoni da osteria, canzonacce da caserma, scherzi, canzonette d'amore, brani religiosi popolareschi etcetera...

Da queste basi rudimentali sorge il "sentire comune" di un'epoca, che gli artisti prendono e rielaborano con minore o maggiore grado di complessità...

Fino ad un certo punto, siamo sempre nell'ambito popolare...da un certo punto in poi, siamo nell'ambito colto ma comprensibile a tutti...poi, la parte intellettualistica prende il sopravvento e andiamo a finire nella musica cosiddetta "d'elite"

Ora é evidente che se un popolo perde la capacità di creare musica folklorica (e l'occidente questa capacità l'ha persa da lunga pezza), tutto il sistema va in stallo e la musica si avvita su se stessa, proponendo sostanzialmente solo tre cose:

1) sperimentazione intellettualistica

2) riproposizione più o meno attualizzata di elementi musicali ormai storicizzati

3) musica di consumo artificiale

Sarebbe bello confrontarsi su questa domanda: cosa ha ucciso la musica folklorica?
maxpiano69 12-05-17 11.48
Una buona domanda, ovvero perché ad un certo punto "altra musica" ha preso il posto di quella folklorica?

Qualcosa di simile o correlato a quello che é accaduto in altri campi, ad esempio l'alimentazione (dal cibo a Km. 0 o cmq locale a quello industriale)...?
markelly2 12-05-17 12.20
@ maxpiano69
Una buona domanda, ovvero perché ad un certo punto "altra musica" ha preso il posto di quella folklorica?

Qualcosa di simile o correlato a quello che é accaduto in altri campi, ad esempio l'alimentazione (dal cibo a Km. 0 o cmq locale a quello industriale)...?
Un esempio di pop con base NON folklorica?
anonimo 12-05-17 12.34
@ markelly2
Un esempio di pop con base NON folklorica?
Impossibile, contraddizione in termini
markelly2 12-05-17 13.06
@ anonimo
Impossibile, contraddizione in termini
Tu scrivi:

6) la musica oggi comunemente detta "pop" non é in genere musica popolare, in quanto non parte da basi folkloriche (o solo in minima parte) ma da elementi costruiti a tavolino in maniera banale e del tutto industriale .

Ma questi "elementi a tavolino" da qualche parte arriveranno...
emo
vin_roma 12-05-17 13.25
De Andrè è morto, Pino Daniele è morto ...gli ultimi sinceri esponenti italiani del collegamento alle radici? Comunque ti ringrazio Alessandro per questi spunti di riflessione. Io mi son convinto di una cosa: abbiamo accesso a troppe cose e tutte insieme e come i bambini con troppi giocattoli non giochiamo più. Non abbiamo il tempo di guardarci dentro, i misteri e i confini sociali non ci stupiscono più, anzi, forse perdiamo tempo nell' averne paura... Siamo interdetti e sentiamo pure che tutto è instabile. Le grosse certezze le abbiamo avute nel dopoguerra e anche la guerra fredda ci ha dato carattere. Abbiamo l' identità popolare in stallo, non sappiamo dove metterla e allora ci beiamo delle testimonianze del passato o ci inerpichiamo in percorsi inesistenti.
anonimo 12-05-17 13.30
@ markelly2
Tu scrivi:

6) la musica oggi comunemente detta "pop" non é in genere musica popolare, in quanto non parte da basi folkloriche (o solo in minima parte) ma da elementi costruiti a tavolino in maniera banale e del tutto industriale .

Ma questi "elementi a tavolino" da qualche parte arriveranno...
emo
Ovvio: arrivano da elementi storicizzati appositamente selezionati al fine di:

1) risultare di facilissima palatabilità

2) essere capaci di corrompere e distruggere il senso estetico dell'ascoltatore

La fonte di questi elementi può essere la più svariata, al limite anche ciò che fu musica folklorica...ma appunto fu, nel passato, e non è quindi più pertinente ad un sentire ed ad una produzione folklorica attuale...perchè in occidente è più di cent anni che non c'è più produzione folklorica!

Mi spiego: "fra martino campanaro" era folklore un paio di secoli fa, ora è melodia storicizzata...

Insomma: il folklore, per essere tale, dev'essere vivo e specchio di una specifica cultura attuale...

emo
anonimo 12-05-17 13.30
@ vin_roma
De Andrè è morto, Pino Daniele è morto ...gli ultimi sinceri esponenti italiani del collegamento alle radici? Comunque ti ringrazio Alessandro per questi spunti di riflessione. Io mi son convinto di una cosa: abbiamo accesso a troppe cose e tutte insieme e come i bambini con troppi giocattoli non giochiamo più. Non abbiamo il tempo di guardarci dentro, i misteri e i confini sociali non ci stupiscono più, anzi, forse perdiamo tempo nell' averne paura... Siamo interdetti e sentiamo pure che tutto è instabile. Le grosse certezze le abbiamo avute nel dopoguerra e anche la guerra fredda ci ha dato carattere. Abbiamo l' identità popolare in stallo, non sappiamo dove metterla e allora ci beiamo delle testimonianze del passato o ci inerpichiamo in percorsi inesistenti.
Proprio così
vin_roma 12-05-17 13.40
@ vin_roma
De Andrè è morto, Pino Daniele è morto ...gli ultimi sinceri esponenti italiani del collegamento alle radici? Comunque ti ringrazio Alessandro per questi spunti di riflessione. Io mi son convinto di una cosa: abbiamo accesso a troppe cose e tutte insieme e come i bambini con troppi giocattoli non giochiamo più. Non abbiamo il tempo di guardarci dentro, i misteri e i confini sociali non ci stupiscono più, anzi, forse perdiamo tempo nell' averne paura... Siamo interdetti e sentiamo pure che tutto è instabile. Le grosse certezze le abbiamo avute nel dopoguerra e anche la guerra fredda ci ha dato carattere. Abbiamo l' identità popolare in stallo, non sappiamo dove metterla e allora ci beiamo delle testimonianze del passato o ci inerpichiamo in percorsi inesistenti.
Il pop sincero... Forse Melis e tutta la combriccola della RCA Italiana sono stati dei geni. Ho dei pallidissimi ricordi degli anni '60 ma ricordo l' aria dell' epoca, la Simca 1000 di mio zio tenuta come un gioiello in un paesino sperduto tra i monti del Pollino, le cuginette coetanee allegre perché sapevano che sarebbero venute a Roma e Gianni Morandi era la colonna sonora di quello spirito, ci stava tutto e rinfrancava, confermava... Portarsi in bocca un riff di una canzone era un "io posso", era un motore.
anonimo 12-05-17 13.44
Vi propongo un altro spunto di riflessione:

1) il popolo creava la sua musica folklorica

2) il compositore la recepiva, la metabolizzava, la mescolava con altre fonti e poi proponeva la sua "musica colta"

3) il popolo ascoltava la "musica colta" (quando più, quando meno) e questo ascolto faceva evolvere la sua modalità di produzione folklorica

4) ed il ciclo si ripeteva...certamente alcuni artisti spingevano l'intellettualizzazione troppo oltre e finivano del "binario morto" (vedi polifonia fiamminga)...ma is sostanza questa "impollinazione incrociata" tra folklore e musica colta é continuata per secoli

5) ad un certo punto, questo circolo virtuoso si é interrotto...e io mi domando: perché?
anonimo 12-05-17 13.45
@ vin_roma
Il pop sincero... Forse Melis e tutta la combriccola della RCA Italiana sono stati dei geni. Ho dei pallidissimi ricordi degli anni '60 ma ricordo l' aria dell' epoca, la Simca 1000 di mio zio tenuta come un gioiello in un paesino sperduto tra i monti del Pollino, le cuginette coetanee allegre perché sapevano che sarebbero venute a Roma e Gianni Morandi era la colonna sonora di quello spirito, ci stava tutto e rinfrancava, confermava... Portarsi in bocca un riff di una canzone era un "io posso", era un motore.
Ecco, forse questi sono stati gli ultimi splendori, gli ultimi colpi di coda di un sentire folklorico
vin_roma 12-05-17 13.48
Cyrano ha scritto:
perchè in occidente è più di cent anni che non c'è più produzione folklorica!

Possiamo dire però che le nostre delegazioni oltre oceano si son date da fare...emo
anonimo 12-05-17 13.50
@ vin_roma
Cyrano ha scritto:
perchè in occidente è più di cent anni che non c'è più produzione folklorica!

Possiamo dire però che le nostre delegazioni oltre oceano si son date da fare...emo
emoemoemoemo

Mi viene in mente una cosa: industrializzazione e inurbazione prima e globalizzazione poi forse hanno ucciso il folklore

uccidendo il folklore hanno ucciso la musica popolare

uccidendo la musica popolare hanno ucciso la musica colta...

e cosi via
mima85 12-05-17 14.27
Cyrano ha scritto:
Sarebbe bello confrontarsi su questa domanda: cosa ha ucciso la musica folklorica?


La butto li: il fatto che in questo momento storico fatto di banalizzazione e piattume, non si abbia nulla da dire?
SavateVoeanti 12-05-17 15.40
Cyrano ha scritto:
Sarebbe bello confrontarsi su questa domanda: cosa ha ucciso la musica folklorica?

La butto la anch'io: i soldi, che crea indipendenza, quindi il distacco tra i rapporti umani
vin_roma 12-05-17 15.46
Come si tagliano le radici (o come si possa non averne più bisogno...)

In un paesino della Calabria, dove affondano le mie vere radici, realmente isolato sino al dopoguerra in quanto logisticamente in cima ad un cocuzzolo a picco sul mare, si era conservata per secoli l' identità valdese di provenienza compreso un dialetto della lingua d' Oc.
Quando cominciai a studiare in conservatorio (anni fa...emo) mi accorsi che al vespro in chiesa si riunivano le vecchiette... Accidenti! Quando cantavano lo facevano nel perfetto modo degli "organa" e lo stupore era tanto perché la cultura di quelle vecchine non gli permetteva certo di conoscere l' armonia! Il canto spesso era con una prima esposizione a nota singola ma intonata, seconda esposizione sempre con nota fissa a mo' di tenor mentre un altro gruppo intonava dei contrappunti, successivamente la più dotata, su questo letto armonico, improvvisava in alto ...l' emozione era grande, sentivo di vivere un pezzo di storia che continuava ad esistere.
Chiesi come mai fossero così brave ...eredità acquisita da ragazze dissero (certamente rispetto agli anni '80 si riferivano ai loro anni '30) e a loro volta, chi insegnava, aveva ricevuto da generazioni precedenti... Considerando la conservazione del dialetto in antica lingua d' Oc che ancora mia madre parla è plausibile che anche quei canti fossero parecchio antichi.

Sono bastati un paio di attuali decenni senza "rifornimenti" con giovani leve per seppellire nelle tombe di quelle anziane vecchiette tanta musica. Non è che mi dispiaccia l' affrancamento dai dogmi ma se avessi avuto un po' di lungimiranza e un registratore forse avrei salvato un po' di storia. Quello che risalta però è che in pochi anni si è scelto di non percorrere più la strada tracciata, si è accolto il nuovo, veloce e pieno di cose ...che ancora deve esprimersi ...forse.
Siamo come dopo un trasloco in un nuovo appartamento, pieni di scatoloni con cose vecchie e cose nuove e dobbiamo ancora metterle a posto prima di poter di nuovo raccontare di noi agli amici invitati a cena.
vin_roma 12-05-17 17.06
Tutto questo discorso è nato perché un editore vorrebbe vedere cosa uscirebbe fuori da uno che con il mio passato musicale si mettesse a scrivere qualcosa nell' ambito classico...

...stanno alla frutta? emo