@ Tama72
Le case costruttrici hanno margini minori, tutto vero non discuto. Le vecchie tastiere avevano meccaniche migliori, anche questo è vero.
Ma la colpa è da ricercare in voi. Volete sapere il motivo?
Le case costruttrici hanno l'obbiettivo di vendere il più possibile e quando fanno le loro belle ricerche di mercato chiedono e leggono che le richieste dei musicisti è: Ma quanto pesa? Se andate a vedere le caratteristiche del Roland D50 pesava circa 11 kg, la Yamaha dx7 circa 14kg.
Adesso si vuole che pianoforti pesati ( 88 tasti non 61 ) devono pesare 10 kg, e se ne esce una da 8kg viene considerata un autentico gioiello da possedere assolutamente!
La realtà è che i tastieristi degli anni 80 erano uomini duri !!!
Uomini con due spalle così !!! Che prendevano la loro Dx7 con custodia ( 16kg ) con un braccio da un lato e il Viscount fk1000 con custodia incorporata da un altro ( circa 30 kg ), e intanto si fumavano la sigaretta. Ovviamente se trovavano delle ragazze si fermavano a parlare senza appoggiare nulla per terra per non rigare le custodie!!!
Quindi, la mia proposta per avere meccaniche migliori è la seguente: Lamentarsi di tastiere troppo leggere inventando storie come " stavo suonando un brano di Jerry lee Lewis e mi si è rotta a metà la tastiera, oppure avevo appoggiato il mio synth sul tavolo, mi sono girato e non c'era più! Un colpo di vento se l'è portato via !
Vedrete che funziona
Credo che in parte hai ragione ed in parte no.
Ci sta che seguano la tendenza ad alleggerire perche' la gente vuole che i synth pesino come un microfono,
pero' c'e' anche una bella fetta di mercato che chiede il solo expander, ma loro per ragioni di profitto hanno smesso di considerare questa tipologia di prodotto.
Penso prevalga l'imposizione del prodotto sul mercato, rispetto alle reali richieste del medesimo.
Poi c'e' del vero in cio' che dici tu : in tempi di crisi, il consumatore preferisce spendere poco ammaliato da display e tasti colorati, e non bada troppo al contenuto.
Io rimango dell'idea che i produttori abbiano razionalizzato i cataloghi.
Quando Roland usci' con la sintesi LA, mise in produzione un catalogo ricchissimo di versioni per tutte le tasche :
MT32 : expander economicissimo, con suoni base ma tra i primi ad essere multitimbrico.
D10 : versione light del D50, con suoni meno ricchi ma multitimbrico (per l'epoca una rivoluzione)
D5 : ha sostituito il D10 con un prezzo piu' basso funzioni simili (non ricordo se avevano aggiunto qualcosa e tolto qualcos'altro).
D20 : Come il D10 ma con sequencer incorporato e floppy disk
D110 : versione expander del D10 e del D20 (ma senza sequencer)
D50 : Top di gamma con i suoni migliori, ma monotimbrico e senza sequencer
D550 (post edit : l'avevo dimenticato).
D70 (uscito dopo) Versione ricca del D50 con rompler derivato dalla serie U e tastiera estesa.
Tutte le versioni a tastiera avevano una keybed piu' che buona.
Come si vede, nel catalogo dell'epoca c'erano prodotti per soddisfare tutte le tasche, in versione keyboard ed expander.
Adesso con tre prodotti si coprono tutte le fasce di prezzo pero' con compromessi spesso inaccettabili.
(anche la serie DX della Yamaha contava diverse versioni per diverse tasche, comprensive di expanders).