@ tsuki
Il KingKorg non ha mai tirato,è vero,ma io non lo trovo né meglio né peggio di altri VA in commercio.Ci sono strumenti cosi',che nonostante un valore similare ad altri chissa' perché non incontrano i gusti dei potenziali acquirenti.
Il Kingkorg e' uno strumento che puo' diventare interessante o no a seconda del prezzo al quale viene proposto.
A 1350 euro (prezzo iniziale) era caro rispetto alla qualita' dell'hardware (in particolare la tastiera che non ha proprio un ottimo feeling), a 750 euro era molto appetibile.
Ora che lo hanno colorato di nero e lo propongono a quasi 1100 euro, e' di nuovo poco appetibile.
Io l'ho acquistato perche' mi piace la sua struttura di sintesi, non patisco il tipo di tasto (usandolo solo come synth e non per pianoforti), e quando era al picco minimo di 750 euro (forse perfino meno) c'era un'equilibrio tra qualita' e prezzo.
In quel periodo, i negozianti non riuscivano a smaltire l'unico esemplare che avevano in casa, ma anche il distributore per l'Italia aveva tante giacenze, e questo aveva favorito il calo di prezzo.
A 1080 euro (black o no che sia) non lo comprerei per nessun motivo (30% di differenza e' di nuovo una cifra elevatissima), e punterei ad occhi chiusi su uno Sledge, o forse (viste le notiva') su un Deepmind 12, che con poco di piu' e pure analogico.
Questo per dire che a rendere interessante un synth non ci sono solo le prestazioni, ma anche il prezzo.
Se il prezzo di uno stesso prodotto aumenta del 30% (che e' tanto), l'interesse sul medesimo puo' calare fino del 100%