Pianoforte acustico o piano digitale

anonimo 27-10-16 15.10
@ Markelly
Anch'io sono d'accordo con Jaam e con tutti quelli che affermano che il talento senza studio non porta da nessuna parte.
Però mi sovviene un pensiero, che esula dal discorso conservatorio: un De André, un Bob Dylan, i Beatles, i Pink Floyd ecc. dove si collocano in questa scala di "talento"?
Vuol dire che alcuni di loro valgono solo 5?
Non é questione di valer 5%...é che per ogni artista il talento é fondamentale se si vuole diventare dei grandi, ma rappresenta appunto il "quid" che ti fa passare da "buon professionista" a "grande della musica"

E che si tratti di pianisti virtuosi, cantautori, improvvisatori di jazz, cantanti, arrangiatori, rocchettari etcetera, alla base di tutto stanno lo studio e la pratica...tanto studio e tanta pratica

emo
alemar78 27-10-16 15.11
tsuki ha scritto:
Ma stiamo misurando numericamente in percentuale cio' che percentualizzabile non è....

Ma infatti anche secondo me, questo fantomatico 5% non va inteso a livello matematico. Semplicemente si intende che è quel "quid" in più necessario per raggiungere l'eccellenza

Edit: anticipato da Cyrano sul filo di lana! emo
Edited 27 Ott. 2016 13:12
anonimo 27-10-16 15.11
tsuki ha scritto:
Ed in che percentuale,la vita tormentata??


Nel blues il 90%emo
anonimo 27-10-16 15.13
@ Markelly
Anch'io sono d'accordo con Jaam e con tutti quelli che affermano che il talento senza studio non porta da nessuna parte.
Però mi sovviene un pensiero, che esula dal discorso conservatorio: un De André, un Bob Dylan, i Beatles, i Pink Floyd ecc. dove si collocano in questa scala di "talento"?
Vuol dire che alcuni di loro valgono solo 5?
bella domanda però attieniti al tema si parla di pianisti emo
anonimo 27-10-16 15.17
@ anonimo
bella domanda però attieniti al tema si parla di pianisti emo
i pianisti si dividono in due categorie:

1) I premitori ammaestrati di tasti (95%)

2) i musicisti (5%)

emoemo

emo
vin_roma 27-10-16 16.07
Ognuno ha un cocktail di genio e capacità d' impegno, un po' più uno o l' altro, ma non basta, poi ci vogliono le occasioni fortunate che ti motivano, anche il riconoscimento esterno...

Faccio un' esempio parlando di Xxxxxxx.

Eravamo in conservatorio insieme a 14/15 anni. L' estrazione sociale era più o meno identica, quartieri popolari di periferia. Scoprimmo insieme la passione per la trasgressione musicale (dato l' ambiente del conservatorio) e suonavamo di tutto. Andavamo sempre nelle aule a due pianoforti e giocavamo, improvvisavamo, crescevamo...

Ad un certo punto vidi che lui mi superava in quanto a fantasia e linguaggio ...ma di molto, e cresceva di settimana in settimana. In poco tempo diventò un portento nel Jazz e nel Latin. Con niente capiva e costruiva con grande qualità.

A 16 anni lo notarono nel giro romano dei brasiliani, (Arbore all' epoca riempì di sudamericani Roma, erano da tutte le parti, in TV, nei locali, nei concerti...) e trovò subito collocazione con i grandi personaggi del Jazz Samba... ma era forte anche nel Jazz "normale" attirando le attenzioni di Gaslini e Pieranunzi.

Volava, cominciò a frequentare le notti e i club romani, cominciava a saltare il conservatorio ma comunque, nella musica, quello che per me richiedeva 5 in termini di impegno per lui ne bastava 1.
Stavo assistendo alla nascita di un talento geniale, suonava da paura... pensavo che sarebbe diventato un grande nome.

Lasciò il conservatorio ma cominciavo a non vederlo più neanche nei locali, era sempre in tournéè, ma per campare accettava anche cose così così, come suonare con Sammy Barbot o Nini Rosso (nel Thread "vita da musicista" poi racconterò un episodio).

Lo rividi qualche anno dopo, ingrassato e messo male, sconclusionato nei ragionamenti... aveva smesso di suonare, ...mi dissero che si faceva di brutto!

Il talento c' era, l' impegno pure, i risultati non mancavano... cos' è andato storto?

Secondo me qui entra in gioco un altro fattore: la tenuta psicologica perché, secondo me, a certi livelli il cervello te lo sfondi e se non ne hai uno ben corazzato vanifichi tutte le altre qualità.
anonimo 27-10-16 16.23
la storia del jazz è costellata di personaggi così
zerinovic 27-10-16 16.36
vin_roma ha scritto:
Secondo me qui entra in gioco un altro fattore: la tenuta psicologica perché, secondo me, a certi livelli il cervello te lo sfondi e se non ne hai uno ben corazzato vanifichi tutte le altre qualità.

Certo,il talento da solo non basta, é questione di equilibrio ,e di culo, che non guasta mai...
Io da bambino fin dalle elementari,ero una spanna sopra a tutti nel rifare a orecchio un qualsiasi motivo sulla tastiera,non capivo perché mi veniva cosi semplice,gli altri ci si incazzavono.
Certo nel solfeggio ero come gli altri,ma i prof.mi consigliavano caldamente di andare in conservatorio.io preferì lavorare nella ditta di mio babbo,
Cmq non rimpiango la scelta. Per me la musica é sempre stata un evasione.forse sono sempre stato troppo razionale...perche un talento venga fuori cresca e si sviluppi, ci vogliono un sacco di cose...la ricetta perfetta.
Edited 27 Ott. 2016 14:43
anonimo 27-10-16 17.00
@ zerinovic
vin_roma ha scritto:
Secondo me qui entra in gioco un altro fattore: la tenuta psicologica perché, secondo me, a certi livelli il cervello te lo sfondi e se non ne hai uno ben corazzato vanifichi tutte le altre qualità.

Certo,il talento da solo non basta, é questione di equilibrio ,e di culo, che non guasta mai...
Io da bambino fin dalle elementari,ero una spanna sopra a tutti nel rifare a orecchio un qualsiasi motivo sulla tastiera,non capivo perché mi veniva cosi semplice,gli altri ci si incazzavono.
Certo nel solfeggio ero come gli altri,ma i prof.mi consigliavano caldamente di andare in conservatorio.io preferì lavorare nella ditta di mio babbo,
Cmq non rimpiango la scelta. Per me la musica é sempre stata un evasione.forse sono sempre stato troppo razionale...perche un talento venga fuori cresca e si sviluppi, ci vogliono un sacco di cose...la ricetta perfetta.
Edited 27 Ott. 2016 14:43
ah quanto hai ragione...ci vogliono

1) una famiglia benestante che ti mantenga

2) dei genitori che credano in te e nell'idea che tu divenga un musicista

3) culo con le donne, perché se vai in paranoia dietro le gonnelle sei finito

4) un carattere solido, tranquillo e pieno di fiducia in se stessi

Ma sopratutto

5) un piano acustico a coda!!!!!emoemoemo
zerinovic 27-10-16 17.11
@ anonimo
ah quanto hai ragione...ci vogliono

1) una famiglia benestante che ti mantenga

2) dei genitori che credano in te e nell'idea che tu divenga un musicista

3) culo con le donne, perché se vai in paranoia dietro le gonnelle sei finito

4) un carattere solido, tranquillo e pieno di fiducia in se stessi

Ma sopratutto

5) un piano acustico a coda!!!!!emoemoemo
emoemoemo
di sicuro...
tsuki 27-10-16 17.51
Credo che vin_roma abbia fatto la sintesi perfetta di chi ha il talento:
chi non ne ha niente non riesce a fare una cosa.

chi ha un discreto talento a farla ci mette 5,e sudando un po'.

chi ha un grande talento a farla ci mette 1,e manco suda.

Aggiungo io: chi ha il Genio,la cosa non la fa,la inventa.
paolo_b3 28-10-16 11.53
Accidenti!!!

Due giorni senza internet (guasto tecnico) e mi sono perso una discussione interessantissima.

Metto due punti fissi:

1) Un pianoforte acustico è meglio di qualsiasi pianoforte digitale. Lasciamo perdere gli eccessi del tipo devi accordartelo tutti i giorni.
2) Un pianoforte digitale ha le caratteristiche necessarie per poterci suonare e studiare con ottimi risultati. Lasciamo perdere gli eccessi dell'approccio psicofisico all'esecuzione.

Poi sicuramente se il figlio di progettare procederà negli studi (glielo auguriamo tutti) arriverà al giorno in cui non potrà fare a meno dell'acustico, ma per ora se vuole partire con il digitale va benissimo. Stiamo parlando di uno che affronta il primo anno.

Pongo una domanda: se uno per svariati motivi non può prendere un pianoforte acustico è meglio non si iscriva a conservatorio?
anonimo 28-10-16 12.07
paolo_b3 ha scritto:
Pongo una domanda: se uno per svariati motivi non può prendere un pianoforte acustico è meglio non si iscriva a conservatorio?


ci sono tanti altri strumenti, chitarra, contrabbasso, tromba, sax ecc.
paolo_b3 28-10-16 12.22
Io mi iscriverei a triangolo, progettare dovrebbe cavarsela con 500€. Chiaramente un modello che si accordi da solo.

Perdono!!!!

emo
anonimo 28-10-16 12.28
1) i primi due o tre anni: apparentemente nessun problema (anche se potrebbero cominciare a sedimentarsi alcuni difettucci)

2) tra il terzo e il quinto: fattibile ma progressivamente difficile: é qui che alcuni problemi tecnici possono emergere ed alcuni difetti possono incancrenirsi)

3) tra il quinto e l'ottavo: difficile, ci sono alcuni aspetti tecnici che il pianista medio fa già fatica a risolvere su un piano acustico...potrebbero instaurarsi difetti di articolazione e di creazione del suono

10) il diploma: se la commissione é severa ed attenta alla qualità del suono, chi ha studiato solo su un digitale potrebbe avere dei problemi

Ovviamente si parla di uno studente medio, nel contesto di un conservatorio serioemo
chatullo 28-10-16 12.32
Sono fermamente convinto che la percentuale di talento musicale in ogni singola persona sulla faccia della terra sia superiore al 5%...
anonimo 28-10-16 12.36
Ecco l'incomprensione...non si stava discutendo di quante persone al mondo sono dotate di talento musicale, ma di quanto incide il talento sul progresso degli studi e sulla realizzazione di un musicistaemo
anonimo 28-10-16 12.45
@ paolo_b3
Io mi iscriverei a triangolo, progettare dovrebbe cavarsela con 500€. Chiaramente un modello che si accordi da solo.

Perdono!!!!

emo
non te lo ordina il medico di studiare piano, ma se lo vuoi fare ci vuole un pianoforte
chatullo 28-10-16 13.07
@ anonimo
Ecco l'incomprensione...non si stava discutendo di quante persone al mondo sono dotate di talento musicale, ma di quanto incide il talento sul progresso degli studi e sulla realizzazione di un musicistaemo
Per chiarire...la questione l'ho sollevata io dicendo che in un musicista di livello (che so...rientrare tra i 100 pianisti più forti al mondo) il talento conta il 70% e lo studio il 30%...dove il 30% di studio vuol dire comunque suonare 8/10 ore al giorno....
igiardinidimarzo 28-10-16 13.16
chatullo ha scritto:
il talento conta il 70% e lo studio il 30%...dove il 30% di studio vuol dire comunque suonare 8/10 ore al giorno....


mah: leggo queste cose e dico: ma la ragionevolezza dove è finita?

8-10 ore? Siamo schiavi della musica?

Se sai studiare, 3 ore ti bastano e avanzano per diventare un buon pianista... anche su un piano digitale...