@ CoccigeSupremo
sgranzo ha scritto:
comunque io continuo a essere felice del mio px5s il tasto mi piace e mi piace la dinamica che riesco a imprimere al suono.. e come master mi ci trovo benone. ho fatto anche un paio di serate live con i suoni interni e mi ci sono trovato sufficientemente bene..
vado controcorrente e non penso me ne separerò tanto presto
Anumji ti apprezzerà assai per questo,siete gli highlander della px5s
Ti dirò, come master non ha eguali. Ho settato per benino Moxf e Nord Lead, ma la libertà "midi" che mi dava la casio era davvero impressionante.
Potevi passare senza stacchi da un settaggio X ad un settaggio Y totalmente diverso con un click, e ogni controllo era totalmente personalizzabile e unico per ogni stage setting. Quella flessibilità ora mi avrebbe fatto molto comodo.
Curiosità: quando hai suonato live con i suoni interni, che genere di musica hai fatto? riusciva a bucare nel mix? Quali suoni hai utilizzato con soddisfazione? Sono curioso di un feedback "live" con i suoni interni. La mia esperienza live con i suoni interni casio è minima, ma non mi ha soddisfatto quasi in nulla (forse i pad...)
l'ho usata per serate in acustico per repertorio pop rock riarrangiato per lo scopo.
utilizzavo un suono di pianoforte, uno di rhodes, un pad e uno strings messi in layer e regolati con i fader per quel che riguarda l'espressione.
il piano esce benone ma non mi soddisfa timbricamente (si, di questo ne abbiamo giá parlato molto, anche troppo)
i rhodes ho dovuto equalizzarli perché impastavano un po', ma suonavano bene
pad stupendo
strings buoni.
tralaltro le 256 note di polifonia sono una manna in questa situazione.