A questo punto vanno fatte delle considerazioni criminologiche: il criminale delinque sostanzialmente per le seguenti motivazioni
1) per interesse (denaro, potere etcetera)
2) per "difendere" un diritto che gli sembra (erroneamente) dovuto
3) per motivi passionali
4) per il puro piacere di delinquere (il che già a mio avviso denota un'alterazione psicotica)
5) per psicosi
6) per bisogno (esempio: chi ruba per fame)
7) per un misto delle ragioni suddette
Ció nulla toglie al dolore ed al danno subiti dalle vittime, ma da delle piste importanti e potenzialmente utili sia per la prevenzione che per la repressione del crimine: "punire" il criminale per fame, il criminale per passione, il criminale per sadismo ed il criminale per follia nello stesso modo mi sembra inadeguato
Certamente il criminale che delinque per mancanza di freni inibitori, per il puro gusto sadico o per psicosi va allontanato dalla possibilità di recare ancora danno alla comunità: é abbastanza provato, per esempio, che i pedofili una volta scontata la loro pena spessissimo ricadono nel loro vizio
L'approccio corretto, a mio avviso, sarebbe un internamento in strutture protette ove tali soggetti venissero seguiti e curati ma nel frattempo obbligati a lavorare per riparare il danno sociale e le vittime