robykaiman ha scritto:
Tesla puo' vivere solo dei proventi dovuti ad una nicchia inesplorata, e sovvenzionata.
Nel momento in cui la nicchia si trasforma in quote di massa, e senza sovvenzioni torna a prevalere "la preistoria".
Anche l'auto elettrica e' preistoria rispetto alle astronavi : mi spieghi perche' giriamo ancora su quattro ruote anziche' scorazzare su auto che volano, stile blade runner?.
Potenzialmente si possono fare : perche' non si fanno?.
Perche' tra il dire e il fare c'e' di mezzo il mare : la Tesla non ha inventato nulla, ed anche la sua e' tecnologia del secolo scorso (migliorata ed aggiornata), quindi preistoria.
Temo che non ci stiamo intendendo appieno.
Tu parli giustamente di attualità, di profitti, di multinazionali, di imprese, etc, tutte cose assolutamente vere e inopinabili che regolano l'attuale mercato automobilistico, aziendale, politico, e petrolifero.
Io invece parlo di futuro.
Di un futuro non da fantascienza, ma di quel futuro che inevitabilmente avverrà quando un giorno (tra quanto tempo non lo so) il petrolio finirà.
E quando il petrolio è finito, è finito, quel giorno non si potrà più parlare di attualità odierna ma di attualità futura.
Produrre elettricità e auto elettriche non è facile e non è ad inquinamento zero.
Lo sappiamo.
Ma l'alternativa del "senza petrolio" come sarà?
Su cosa si baserà?
Che fonte energetica utilizzeremo per muovere le nostre automobili nell'epoca del "senza petrolio"?
Questa è la domanda fondamentale.
In un'epoca di senza petrolio non c'è più spazio per i motori a combustione, non soltanto perchè il petrolio non c'è più, ma perchè non ha alcun senso continuare sulla strada del bruciare combustibili (che siano alcool, gas metano prodotto da sterco di vacca e spazzatura, etc) per far muovere dei pistoni.
Il concetto dei pistoni che vanno su e giù bruciando un "qualcosa" ed emettendo dai tubi di scarico un "qualcosa" (solitamente di inquinante) è un concetto che non avrà più senso.
Servono propulsioni alternative.
Propulsioni dove addirittura non deve proprio più esistere il "tubo di scarico".
L'elettrico è l'unica fonte a questo problema, francamente non ne vedo altre.
In parte c'è qualche studioso che ipotizza anche l'auto a idrogeno, cioè l'auto ancora a combustione e pistoni che però brucia un elemento che emette solo vapore acqueo, quindi potenzialmente innoquo.
Ma i problemi sono tre.
Innanzitutto l'idrogeno si fa fatica a produrlo.
Poi è un elemento altamente esplosivo, pericolosissimo, molto più della benzina.
Infine migliaia di auto che in città sputano vapore acqueo saturerebbero di nebbia (soprattutto in inverno) la città rendendo la visibilità caotica (immaginiamo migliaia di "vaporerelle" che sputano vapore a tutto spiano, non è roba da prendere alla leggera).
L'elettrico non a combustione risolverebbe il problema.
Niente bombole di gas pericoloso, niente tubi di scarico, niente nebbia.
Produrre batterie ed energia elettrica è complicato e inquinante (non sempre).
Ma è un inquinamento atmosferico pur sempre molto ridotto del bruciare benzina in miliardi di auto.
L'auto elettrica è realmente pulita, è il futuro, va solo sviluppata per bene.
Idem per le batterie e le centrali.
Impegno e ricerca, e le cose si fanno.
P.S. le auto volanti non si possono fare, serve troppa energia per farle alzare da terra (pensa agli elicotteri), non saranno mai il futuro.