Ci siamo, ci faranno pagare anche l'aria....

anonimo 29-01-16 10.35
efis007 ha scritto:
Ripeto... in futuro saremo obbligati a farlo.


Se e' tra 200 anni, tutto puo' cambiare.

Se si tratta di oggi, il petrolio (purtroppo, e lo sottolineo) resta l'unica fonte fruibile per il trasporto di massa (piaccia o non piaccia e' cosi)

Il resto sono palliativi che funzionano solo su quote del parco auto, ma se dovessero essere estesi su tutti i mezzi, darebbero problemi ben piu' pesanti di quelli del petrolio.

Tra il dire e il fare c'e' di mezzo il mare,
textars 29-01-16 11.07
... C'è di mezzo la voglia Robykaiman, la voglia.... non solo di guadagnare.
emo
anonimo 29-01-16 14.50
@ textars
... C'è di mezzo la voglia Robykaiman, la voglia.... non solo di guadagnare.
emo
Le scelte sono dettate anche dal mercato.

Chi investe i soldi non lo fa per beneficienza, ma per avere il suo tornaconto.
Oggi il tornaconto su prodotti altamente tecnologici (mezzi elettrici con batterie innovative, pannelli solari, scocca in fibra ecc ) non c'e'.

E' come voler vendere bici da corsa ultraleggere in fibra a tutti i ciclisti : tranne chi puo' permettersele ed e' appassionato, sono poche le persone disposte a spendere 5000 euro per andare a fare la spesa da Lidl...

Tutto si puo' fare, ma il difficile e' farlo a costi tali che sia fruibile.
Se una cosa e' poco fruibile per via dei costi, non da profitto e nessuno metterebbe i suoi soldi per produrla invano.

L'ho gia' detto : con il ferro era piu' facile, perche' lo piegavi ed usciva l'automobile ( ed il nostro pianeta e' pieno di ferro) : piu' ne producevi e piu' scendeva il prezzo. Cosi' l'auto e' passata da mezzo di elite, a mezzo popolare. L'aereo non e' mai diventato mezzo per tutti (andare a lavoro con l'aereo personale), perche' la sua tecnologia e' costosa, cosi' come la sua gestione.
Con batterie fatte di metalli preziosi, scocche fatte di materia prima costosa, pannelli che richiedono processi costosi (poi elettronica ecc.), la regola del "piu' produco piu' abbasso i costi" vale molto ma molto meno.

Se facessero le auto con scocca in oro massiccio, paradossalmente il prezzo salirebbe con l'aumentare della produzione, perche' la relativa (all'acciaio) scarsita' del metallo giallo farebbe scattare la legge della domanda e dell'offerta (poco oro, tanta richiesta= prezzi che si impennano).

Per questo motivo dal punto di vista economico certe soluzioni faticano a decollare.

Sul discorso ecologico, l'ho gia detto : il problema si sposterebbe altrove.
37 milioni di auto sotto carica, farebbero saltare le centrali esistenti e dovremmo farne altre (a gas, oli minerali, nucleari).
Disperderemmo enormi quantita' di energia sulle linee elettriche (i superconduttori sono ancora un sogno), ed in piu' avremmo in giro delle bombe ecologiche con batterie piene di metalli tossici, pronte a formare montagne in luoghi dove chiunque si ribellerebbe a farci una discarica.

Si puo' riciclare? : riciclare richiede energia ( i costi a carico di chi?), quindi altro inquinamento spostato altrove.

Usiamo le risorse attuali in modo cosciente ed otterremo risultati reali ed efficaci.



Edited 29 Gen. 2016 13:52
mima85 29-01-16 15.17
robykaiman ha scritto:
Disperderemmo enormi quantita' di energia sulle linee elettriche (i superconduttori sono ancora un sogno)


E bisognerebbe tirarne di nuove a migliaia, oltre al costruire altre sottostazioni di trasformazione ed ampliare quelle esistenti.

E non parliamo dell'interramento delle linee, perché mettere sotto terra centinaia/migliaia di Km di dorsali a 380/220 kV farebbe aumentare esponenzialmente il costo dell'elettricità. Il motivo è presto detto:

1) Alle potenze trasportate da una grande dorsale a 380/220 kV (centinaia di megawatt, se non addirittura qualche gigOwatt) i cavi si riscaldano. In una linea aerea il problema non esiste, o perlomeno è limitato alle situazioni di grossi sovraccarichi, perché disperdono il calore nell'aria. Ma in una conduttura interrata vanno raffreddati artificialmente. Questo comporta che devono essere immersi in condutture piene di olio minerale, che va tenuto in circolazione tramite stazioni di pompaggio installate ogni tot Km di linea.

2) Una linea interrata costa molto, ma molto di più di una aerea proprio per la complessità dell'impianto e per la necessità di fare scavi.

3) La ricerca e la riparazione dei guasti sono molto più difficoltose e costose.

Insomma, finché non verranno trovati materiali/leghe molto più efficienti nel condurre l'elettricità, le linee ad alta ed altissima tensione saranno ancora principalmente aeree.
Edited 29 Gen. 2016 14:29
textars 29-01-16 16.26
@ anonimo
Le scelte sono dettate anche dal mercato.

Chi investe i soldi non lo fa per beneficienza, ma per avere il suo tornaconto.
Oggi il tornaconto su prodotti altamente tecnologici (mezzi elettrici con batterie innovative, pannelli solari, scocca in fibra ecc ) non c'e'.

E' come voler vendere bici da corsa ultraleggere in fibra a tutti i ciclisti : tranne chi puo' permettersele ed e' appassionato, sono poche le persone disposte a spendere 5000 euro per andare a fare la spesa da Lidl...

Tutto si puo' fare, ma il difficile e' farlo a costi tali che sia fruibile.
Se una cosa e' poco fruibile per via dei costi, non da profitto e nessuno metterebbe i suoi soldi per produrla invano.

L'ho gia' detto : con il ferro era piu' facile, perche' lo piegavi ed usciva l'automobile ( ed il nostro pianeta e' pieno di ferro) : piu' ne producevi e piu' scendeva il prezzo. Cosi' l'auto e' passata da mezzo di elite, a mezzo popolare. L'aereo non e' mai diventato mezzo per tutti (andare a lavoro con l'aereo personale), perche' la sua tecnologia e' costosa, cosi' come la sua gestione.
Con batterie fatte di metalli preziosi, scocche fatte di materia prima costosa, pannelli che richiedono processi costosi (poi elettronica ecc.), la regola del "piu' produco piu' abbasso i costi" vale molto ma molto meno.

Se facessero le auto con scocca in oro massiccio, paradossalmente il prezzo salirebbe con l'aumentare della produzione, perche' la relativa (all'acciaio) scarsita' del metallo giallo farebbe scattare la legge della domanda e dell'offerta (poco oro, tanta richiesta= prezzi che si impennano).

Per questo motivo dal punto di vista economico certe soluzioni faticano a decollare.

Sul discorso ecologico, l'ho gia detto : il problema si sposterebbe altrove.
37 milioni di auto sotto carica, farebbero saltare le centrali esistenti e dovremmo farne altre (a gas, oli minerali, nucleari).
Disperderemmo enormi quantita' di energia sulle linee elettriche (i superconduttori sono ancora un sogno), ed in piu' avremmo in giro delle bombe ecologiche con batterie piene di metalli tossici, pronte a formare montagne in luoghi dove chiunque si ribellerebbe a farci una discarica.

Si puo' riciclare? : riciclare richiede energia ( i costi a carico di chi?), quindi altro inquinamento spostato altrove.

Usiamo le risorse attuali in modo cosciente ed otterremo risultati reali ed efficaci.



Edited 29 Gen. 2016 13:52
Il percorrere nuove strade spesso implica non dico dei costi ma degli impegni, ed è anche vero che nel nostro tempo nessuno li vuole fare.
E' anche vero che a livello di macroeconomia (e non troppo macro) esistono dei centri di ricerca che vengono finanziati dalle industrie stesse, spesso con l'intervento di fondi che possono arrivare da diverse direzioni, stato, europa etc.etc....
Ma se queste valvole sono chiuse poichè sottostanno ad un potere superiore le cose stanno cosi come le viviamo. E va bene cosi. Ma che non mi si venga a dire "..... Non esistono altri sistemi......".
Non vogliamo che esistano.... Allora posso essere d'accordo.....
chi è causa del suo mal...
emo
Edited 29 Gen. 2016 15:27
efis007 29-01-16 17.08
textars ha scritto:
Ma se queste valvole sono chiuse poichè sottostanno ad un potere superiore le cose stanno cosi come le viviamo. E va bene cosi. Ma che non mi si venga a dire "..... Non esistono altri sistemi......".
Non vogliamo che esistano.... Allora posso essere d'accordo.....
chi è causa del suo mal...

Esistere esistono, nuovi sistemi esistono, ma vanno sviluppati.
Quando il petrolio finirà (perchè un giorno finirà!) noteremo che i sistemi alternativi per muovere i mezzi di trasporto esistono e li abbiamo sviluppati.
Tuttavia questo sviluppo implica impegno.
Impegno che saremo obbligati (ripeto obbligati) a fare perchè... come ho già detto... un giorno molto lontano il petrolio finirà.
Comunque.
Meno tempo perdiamo adesso, più saremo avanzati nel futuro.
Cioè non dobbiamo aspettare di arrivare alle ultime gocce di petrolio per metterci a sviluppare di corsa nuovi sistemi di propulsione.
Dobbiamo entrare nell'ottica di immaginare che già da oggi il petrolio comincia a scarseggiare (probabilmente non è vero, ma dobbiamo immaginare che sia così) e quindi investire ingenti risorse nella ricerca dell'automobile alternativa.
L'azienda TESLA è stata una delle prima a farlo, forse la prima in assoluto a crederci fortemente e fermamente nello sviluppo dell'automobile elettrica e ad investire enormi quantitativi di denaro e di ricerca per la realizzazione di questo obbiettivo.
Questa azienda neppure lontanamente investe un dollaro nello sviluppo di un'auto a combustione di petrolio.
Quel tipo di propulsione la considera preistoria.
E' nata con l'elettrico e prosegue con l'elettrico perchè è già consapevole che il futuro è quello e può essere soltanto quello.
Quindi, giustamente, sta anticipando il futuro, non aspetta che il petrolio finisca per poi mettersi a lavorare su sistemi alternativi.
E così dovrebbero fare tutte le aziende automobilistiche.
Anzichè investire il 90% delle risorse nei motori benzina e diesel dovrebbe investire il 90% delle risorse nelle nuove tecnologie pulite del futuro.
Toyota è stata una delle prime a proporre concretamente l'auto ibrida termica/elettrica, la Prius, e prosegue su questa strada.
La quale non è la strada definitiva per il futuro (come sta facendo Tesla) ma almeno è già un venire incontro ad un possibile futuro, cioè è un "mix" tra l'odierno e l'attuale.
Al momento questo mix della Toyota vede ancora il motore a petrolio come elemento fondamentale dell'auto, e l'elettrico come elemento di supporto.
In pratica la Prius è ancora un prodotto funzionante al 90% a petrolio, e al 10% elettrico, più o meno.
Negli anni il mix deve cambiare, deve essere l'elettrico a svolgere il ruolo fondamentale, e il motore termico il ruolo secondario.
Fino poi tra centinaia di anni a sparire del tutto, il motore a petrolio non esisterà più perchè non esiste più petrolio.
Ma aspettare centinaia di anni per imporre l'elettrico ci cosca anche centinaia di anni di ulteriore inquinamento ambientale.
Possiamo permettercelo?
Possiamo inquinare ancora per centinaia di anni?
Non mi sembra una mossa intelligente.
Quella intelligente è anticipare il futuro di centinaia di anni, e preservare il nostro pianeta (già fortemente inquinato) da ulteriori danni catastrofici che poi non saremo PIU' in grado di smaltire (una volta inquinata l'aria del pianeta, quella ci rimane addosso per sempre, non si ripulisce da sola).
anonimo 29-01-16 22.01
textars ha scritto:
Il percorrere nuove strade spesso implica non dico dei costi ma degli impegni


Nessuno si impegna se non ci sono profitti, e quando lo fanno e' perche' ci sono sovvenzioni, finanziamenti per la ricerca.
Quando ci sono i finanziamenti, si fanno i prodotti di concetto per dimostrare al mondo cose che poi non possono essere realizzate.

Tutti vogliono l'auto elettrica : tu la compreresti a 50 mila euro una vettura di questo tipo con tutto cio' che comporta? (velocita', tempi di ricarica, costi di gestione ecc).
Saresti pronto dopo 5 anni a spendere 3000 euro per cambiare i pacchi batterie?
Pensi che il kw/h manterrebbe il prezzo attuale, senza prendersi le tassazioni attualmente gravanti sul petrolio (accise comprese?)

Poi lo ripeto (su questo non mi risponde mai nessuno) : la trazione elettrica non e' una soluzione perche' sposta i problemi da un'altra parte.

Se un giorno decidono di fare davanti casa tua una collina dove smaltire le batterie di 37 milioni di vetture, oppure un centro per riciclarle, con una ciminiera che emette acidi, ed allo stesso tempo una delle tante centrali nucleari per rifornire milioni di vettura in presa, con tanto di deposito scorie radioattive, ed elettrodotto che ti fa spegnere il televisore a via di onde elettromagnetiche, sarai tu il primo a dire "forse non e' tutto oro quello cio' che luccica".

E' facile lodare l'auto elettrica quando ne circola una, ma immaginare l'intero parco auto cosi' composto e' meno facile, ma ti assicuro che non sarebbero rose e fiori.

Altro tema l'auto ibrida : cosa sapete su questo tipo di vettura?.
E' arrivata a prezzi quasi popolari perche?...

Perche' non viene venduta a prezzo pieno ma sottocosto, perche' gli extracosti sono in parte spalmati sulle vetture tradizionali, ed in parte coperti da contributi.

Se le auto ibride venissero vendute a prezzo pieno ne vedremmo pochissime ed anche loro sono specchietti per le allodole, nate con un preciso scopo : poter acquistare quote di inquinamento da spalmare sulle vetture a combustione interna. Se non ci fossero queste ultime, le ibride non godrebbero di sconti e sarebbero inacquistabili.

Pero' piace vedere solo il lato conveniente della cosa.

Anche qui, prova ad immaginare un parco auto composto solo da ibride : lo scenario cambierebbe completamente, sorgerebbero altri problemi e si ritornerebbe al punto di partenza come al monopoli.

Per ora (purtroppo) il petrolio non sta finendo : hanno solo pescato quello piu' facile da pescare, ma ora si stanno spostando su giacimenti che fino a qualche anno fa venivano ignorati. Apriranno il tappo a quelli, e si andra' avanti ancora per anni, con tutto cio' che comporta.


L'auto elettrica e' solo una chimera : incanta quando se ne vede una sola, ma se il mondo si dovesse convertire a questa tecnologia, scoprirebbe ben presto qual'e' il rovescio della medaglia.

Accumulare l'energia comporta l'uso di sostanze nocive, che vanno prodotte, usate e smaltite : moltiplica questo per miliardi di vetture sul pianeta, e vedi che effetto fara'.



anonimo 29-01-16 22.07
efis007 ha scritto:
L'azienda TESLA è stata una delle prima a farlo, forse la prima in assoluto a crederci fortemente e fermamente nello sviluppo dell'automobile elettrica e ad investire enormi quantitativi di denaro e di ricerca per la realizzazione di questo obbiettivo.
Questa azienda neppure lontanamente investe un dollaro nello sviluppo di un'auto a combustione di petrolio.
Quel tipo di propulsione la considera preistoria.



Allora cominci a fare 10 milioni di auto/anno come VW e provi a vedere se riesce a venderle.

Tesla puo' vivere solo dei proventi dovuti ad una nicchia inesplorata, e sovvenzionata.
Nel momento in cui la nicchia si trasforma in quote di massa, e senza sovvenzioni torna a prevalere "la preistoria".

Anche l'auto elettrica e' preistoria rispetto alle astronavi : mi spieghi perche' giriamo ancora su quattro ruote anziche' scorazzare su auto che volano, stile blade runner?.
Potenzialmente si possono fare : perche' non si fanno?.

Perche' tra il dire e il fare c'e' di mezzo il mare : la Tesla non ha inventato nulla, ed anche la sua e' tecnologia del secolo scorso (migliorata ed aggiornata), quindi preistoria.

anonimo 30-01-16 00.10
Le balle sull'auto elettrica :

le chiamano ZEV : Zero emission Veichle, perche' contano le emissioni allo scarico, senza tener conto delle emissioni per produrre energia elettrica, e dell'inquinamento per fabbricare, usare e smaltire le batterie.

Non sono veicoli a zero emissioni : le spostano soltanto da un'altra parte (nulla si crea, nulla si distrugge ecc.).


Il costo/km di un'auto elettrica e' 1/4 di quello di una Panda benzina.

Il risultato e' falsato dal fatto che sulla benzina grava la piu' grande percentuale di tasse rispetto a tutti i prodotti esistenti.

Se si convertissero le auto da benzina a elettriche, il bilancio del paese (con il suo bel debito pubblico) sposterebbe le tasse dalla benzina alle colonnine di ricarica elettrica per autotrazione.

A questo bisognerebbe aggiungere eventuali accise o tassazioni per finanziare la costruzione di nuove centrali atte ad alimentare l'enorme aumento di richiesta di energia elettrica, comprensive di nuovi elettrodotti ecc da dislocare sulla penisola : 34 milioni di auto da alimentare non sono pochi.

Poi occorrerebbe contare costi di smaltimento degli "scarichi" di una vettura elettrica : ovvero le batterie.

Con 34 milioni di auto che ogni 4 anni sostituiscono le batterie, in dieci anni avremmo un accumulo di 90 milioni di batterie piene di metalli velenosi, oppure dovremmo consumare energia per smaltirli e riconvertirli : ammesso che nessuno le butti in discariche abusive (succederebbe anche questo).

Poi nessuno si e' posto altri problemi : d'inverno come scaldi l'abitacolo?
Con caldaietta webasto a gasolio?... eh eh ... : oltre all'inquinamento sopra citato (batterie, energia elettrica), si ritorna al gasolio, e sul costo del consumo chilometrico nessuno ce lo mette, ma influisce.

Insomma, non voglio andare controcorrente per partito preso, e posso dire che le auto elettriche concepite come quote del parco trazione (da destinare nei centri urbani ecc) hanno un senso e portano vantaggi, ma quando si parla di auto elettrica come alternativa a quelle a motore endotermico, si omette di immaginare cosa significherebbe moltiplicare i minus di questo sistema per milioni di vetture.

Se proiettassimo queste cifre a livello mondiale, diventerebbe una tragedia.

I paesi ricchi comincerebbero a spedire verso l'africa navi intere cariche di batterie per evitare i costi di smaltimento, o peggio ancora i residui velenosi dello stesso smaltimento (magari non in africa, ma nella nostra terra dei fuochi)..

Moltiplichiamo questo per lo stesso tempo nel quale e' vissuto il motore a scoppio : dopo cento anni di auto elettriche e miliardi di batterie sostituite, avremmo l'acqua e l'aria ed i cibi carichi di Nichel, Cadmio, e preziosissimi metalli velenosi.

Se il petrolio ne avra' per altri 200 anni, meglio sperare nella fusione fredda, e in un uso piu' razionale dei combustibili fossili (niente SUV, ma auto economiche ed ecologiche veramente, uso dei mezzi pubblici ecc).

Poi siamo qui a disquisire sull'auto elettrica, mentre siamo il paese che trasporta il 90% delle merci su gomma, dopo aver tagliato miseramente il trasporto su rotaia... (caso unico in Europa)...emo








textars 30-01-16 11.22
Alla fine rimango convinto che non sia vero che non ci siano alternative ai soliti sistemi. .. ma piuttosto non ci sono sistemi sufficientemente evoluti per essere alternativi a quelli basati sul petrolio per il semplice motivo che non sono stati sufficientemente sperimentati.
È come dire che un bambino di 5 anni non sia in grado di competere con un adulto di 30.
Le alternative ci sarebbero ma nessuno ha investito nello sviluppo... se xi pensiamo quanto è stato ed è speso nello sviluppo dei propulsori a xombustione interna ad idrocarburi/combustibili fossili?.
Mentre quel qualcuno che ha trovato il modo di far funzionare i motori attuaki cin combustibili altetnativi spesso ha visto bruciato il progetto o se stesso.
Nessuno può dirci se con i dovuti investimenti adesso potremmo avere le auto ad idrogeno che qualcuno vorrebbe far andare a petrolio ma costerebbe troppo il petroliio rispetto allacqua...
emo
anonimo 30-01-16 15.13
textars ha scritto:
Alla fine rimango convinto che non sia vero che non ci siano alternative ai soliti sistemi.


La tua percezione e' lecita perche' vedi le cose piu' dall'esterno.
Io lavoro nella ricerca da trent'anni, e le cose viste da dentro sono molto ma molto diverse.

textars ha scritto:
se xi pensiamo quanto è stato ed è speso nello sviluppo dei propulsori a xombustione interna ad idrocarburi/combustibili fossili?.


Anche qui si ha una percezione sbagliata.
I motori a combustione interna si sono evoluti tantissimo negli ultimi trent'anni.
Pensa cos'era un motore diesel degli anni 80, e cosa e' adesso (dieselgate a parte).

Peccato che i miglioramenti fatti con la tecnologia, siano in gran parte nascosti da altri fattori (positivi) che noi non percepiamo.

Una vettura di trent'anni fa, pesava 700-900 chili.
Una Panda di adesso supera la tonnellata, ed una media vettura si attesta sui 1200-1500 kg.
Se mettessimo un motore odierno su una Lancia Prisma dell'86, quest'ultima viaggerebbe a piu' di 200 km/h e farebbe consumi da sogno nei classici 90 km/h.

Perche' le vetture son cresciute cosi' tanto di peso?.

In primo luogo per la sicurezza (airbag, barre anti intrusione, abs ecc e quant'altro).
Poi per il discorso ecologico (catalizzatori, filtri anti particolato ecc)
ed in ultimo per il comfort (maggiori accessori ecc.

Insomma noi non percepiamo grossi miglioramenti perche' non ci rendiamo conto di avere comunque vetture piu' sicure (e su questo non ci piove) ed in ogni caso (trucchetti a parte, gran parte dei dispositivi hanno comunque il loro effetto) anche piu' pulite.

Parte dei progressi dei motori endotermici, e' stata assorbita dal fatto di aver dovuto appesantire le vetture con dispositivi per la sicurezza (che salvano molte vite), per l'ambiente, e per il comfort.

Si fara' altro : il dieselgate sta completamente rivoluzionando quel sistema che era alterato, ed a breve nessuno avra' piu' scappatoie. I dispositivi anti inquinamento saranno sempre in funzione.

Poi che l'efficienza di un motore endotermico sia ancora bassa, fa parte di quei limiti che non si possono superare, salvo che non si facciano nuove scoperte clamorose.
Il motore "adiabatico" e' stato gia' studiato : i vantaggi ci sono ma le controindicazioni sono piu' grosse dei vantaggi.
Si sono provati gli inserti ceramici, i materiali compositi, sistemi di raffreddamento avanzato : ma quando ci sono piu' svantaggi che vantaggi, e' normale tornare indietro.

Anche la dispersione dell'energia elettrica in rete e' enorme, e si puo' fare tutta la ricerca che si vuole ma per ora i superconduttori sono e restano un sogno da realizzare.

Un domani bastera' una scoperta sensazionale (come lo fu quella dell'energia elettrica) per dar vita a mille e mille nuove invenzioni.

anonimo 30-01-16 21.44
Ecco dove si spostano i problemi dell'auto elettrica :

E' solo un esempio tra tanti.

Tra il dire e il fare, c'e' di mezzo l'ingannare...emo
textars 01-02-16 10.14
@ anonimo
Ecco dove si spostano i problemi dell'auto elettrica :

E' solo un esempio tra tanti.

Tra il dire e il fare, c'e' di mezzo l'ingannare...emo
... Alle multinazionali non ie puo' fregare de meno di "qualche" centinaio di bambini neri.... (o bianchi/gialli).
E' ora di finiamola con determinati luoghi comuni, c'è un interesse al di sopra di tutto che fa rimanere polarizzata l'economia sul petrolio&affini.
Fintanto che "ce n'è" si va di li... Ed i "bambini" neri moriranno di qualcos'altro che non sia una intessicazione da metalli pesanti.
emo
anonimo 01-02-16 11.35
textars ha scritto:
E' ora di finiamola con determinati luoghi comuni, c'è un interesse al di sopra di tutto che fa rimanere polarizzata l'economia sul petrolio&affini.


Questo si che e' un luogo comune.
Se si inventasse un'auto con energia alternativa, in grado di far fare i profitti dei tempi del boom economico, le multinazionali se ne fregherebbero di petrolio e petrolieri, e si metterebbero a fare profitti con la nuova invenzione.

Se non lo fanno e' perche' non conviene farlo. Nessuno lavora gratis, o addirittura in perdita : neppure le multinazionali (soprattutto).
efis007 02-02-16 01.29
robykaiman ha scritto:
Tesla puo' vivere solo dei proventi dovuti ad una nicchia inesplorata, e sovvenzionata.
Nel momento in cui la nicchia si trasforma in quote di massa, e senza sovvenzioni torna a prevalere "la preistoria".

Anche l'auto elettrica e' preistoria rispetto alle astronavi : mi spieghi perche' giriamo ancora su quattro ruote anziche' scorazzare su auto che volano, stile blade runner?.
Potenzialmente si possono fare : perche' non si fanno?.

Perche' tra il dire e il fare c'e' di mezzo il mare : la Tesla non ha inventato nulla, ed anche la sua e' tecnologia del secolo scorso (migliorata ed aggiornata), quindi preistoria.

Temo che non ci stiamo intendendo appieno. emo
Tu parli giustamente di attualità, di profitti, di multinazionali, di imprese, etc, tutte cose assolutamente vere e inopinabili che regolano l'attuale mercato automobilistico, aziendale, politico, e petrolifero.
Io invece parlo di futuro.
Di un futuro non da fantascienza, ma di quel futuro che inevitabilmente avverrà quando un giorno (tra quanto tempo non lo so) il petrolio finirà.
E quando il petrolio è finito, è finito, quel giorno non si potrà più parlare di attualità odierna ma di attualità futura.
Produrre elettricità e auto elettriche non è facile e non è ad inquinamento zero.
Lo sappiamo.
Ma l'alternativa del "senza petrolio" come sarà?
Su cosa si baserà?
Che fonte energetica utilizzeremo per muovere le nostre automobili nell'epoca del "senza petrolio"?
Questa è la domanda fondamentale.
In un'epoca di senza petrolio non c'è più spazio per i motori a combustione, non soltanto perchè il petrolio non c'è più, ma perchè non ha alcun senso continuare sulla strada del bruciare combustibili (che siano alcool, gas metano prodotto da sterco di vacca e spazzatura, etc) per far muovere dei pistoni.
Il concetto dei pistoni che vanno su e giù bruciando un "qualcosa" ed emettendo dai tubi di scarico un "qualcosa" (solitamente di inquinante) è un concetto che non avrà più senso.
Servono propulsioni alternative.
Propulsioni dove addirittura non deve proprio più esistere il "tubo di scarico".
L'elettrico è l'unica fonte a questo problema, francamente non ne vedo altre.
In parte c'è qualche studioso che ipotizza anche l'auto a idrogeno, cioè l'auto ancora a combustione e pistoni che però brucia un elemento che emette solo vapore acqueo, quindi potenzialmente innoquo.
Ma i problemi sono tre.
Innanzitutto l'idrogeno si fa fatica a produrlo.
Poi è un elemento altamente esplosivo, pericolosissimo, molto più della benzina.
Infine migliaia di auto che in città sputano vapore acqueo saturerebbero di nebbia (soprattutto in inverno) la città rendendo la visibilità caotica (immaginiamo migliaia di "vaporerelle" che sputano vapore a tutto spiano, non è roba da prendere alla leggera).
L'elettrico non a combustione risolverebbe il problema.
Niente bombole di gas pericoloso, niente tubi di scarico, niente nebbia.
Produrre batterie ed energia elettrica è complicato e inquinante (non sempre).
Ma è un inquinamento atmosferico pur sempre molto ridotto del bruciare benzina in miliardi di auto.
L'auto elettrica è realmente pulita, è il futuro, va solo sviluppata per bene.
Idem per le batterie e le centrali.
Impegno e ricerca, e le cose si fanno.

P.S. le auto volanti non si possono fare, serve troppa energia per farle alzare da terra (pensa agli elicotteri), non saranno mai il futuro.
emo
anonimo 02-02-16 08.59
efis007 ha scritto:
Temo che non ci stiamo intendendo appieno. emo

e te pareva emoemo emoemo

efis007 ha scritto:
E quando il petrolio è finito, è finito, quel giorno non si potrà più parlare di attualità odierna ma di attualità futura. Produrre elettricità e auto elettriche non è facile e non è ad inquinamento zero. Lo sappiamo. Ma l'alternativa del "senza petrolio" come sarà?


Le tue domande sono lecite Efis, e qualche bravo ricercatore che pensa a base di etica e non di profitto se le sta ponendo.

Ma gli uomini della finanza, delle multinazionali ecc, non pensano al domani.
Pensano ai profitti da fare nell'arco della loro vita per accumulare profitti, profitti e profitti, senza pensare alle generazioni future.

Se devono investire in ricerca lo fanno per cose che possono dare profitti nell'immediato, o nel medio termine, e quando invece fanno ricerca futuristica, lo fanno perche' hanno contributi governativi : fanno il prodotto concept e lo mettono nel cassetto.
Quante auto futuristiche elettriche hai visto presentare nella tua vita?. Io tantissime, da tutto il mondo e da quando ero piccino.
Ci dicevano che era il futuro, poi son passati decenni, e quel futuro e' diventato passato da dimenticatoio.

efis007 ha scritto:
L'auto elettrica è realmente pulita, è il futuro, va solo sviluppata per bene. Idem per le batterie e le centrali.


Di questo non ne sono per nulla convinto, se immagino tutto il mondo (india e cina compresi) convertito a questo sistema.
D'altro canto se ci pensi, a fronte della maggior efficienza del motore elettico, c'e' da tener conto dell'enorme dispersione di energia per trasportarla dalle centrali, e per convertirla in energia chimica da immagazzinare nelle batterie, e successivamente erogarla sotto forma di energia elettrica.

Se si pensa a quote del parco trazione, questi problemi restano poco evidenti, ma se si pensa a tutte le vetture del mondo, stai tranquillo che escono fuori eccome.

Il futuro e' la fusione fredda.. ma i petrolieri non vogliono emo

P.S. : in un precedente post ti preoccupavi del fatto che se finisce il petrolio gli aerei non volano.
C'e' il lato positivo : niente aerei, niente scie chimiche e lo sciachimista famoso resta disoccupato..emo
mima85 02-02-16 12.30
robykaiman ha scritto:
P.S. : in un precedente post ti preoccupavi del fatto che se finisce il petrolio gli aerei non volano.
C'e' il lato positivo : niente aerei, niente scie chimiche e lo sciachimista famoso resta disoccupato..emo


Troverebbe un qualche gombloddo in qualsiasi altra cosa, garantito come il sole di giorno emo
textars 02-02-16 13.19
robykaiman ha scritto:
La tua percezione e' lecita perche' vedi le cose piu' dall'esterno.
Io lavoro nella ricerca da trent'anni, e le cose viste da dentro sono molto ma molto diverse.

ma per carità, Kaiman, è ovvio... ed è anche ovvio che non si puo' prendere un'altra strada demolendo tutto quello che c'è in essere.... E' che proprio non si vuole ancora investire per cercare strade diverse, forse perchè la cura potrebbe essere (oppure è) peggio del male (economicamente parlando)... è anche vero che altre strade non sono spesso state intraprese per interessi, chi mi dice che con un dovuto lavoro che è stato invece fatto sui motori a combustione interna con carburanti fossili e/o derivati non potremme aver ottenuto un propulsore dignitoso ad idrogeno?.. non si puo' sapere, e non si saprà in virtu' del fatto che prove tangibili non ci sono a parte qualche sporadico artigiano, che viene denigrato perchè non ha lo spessore delle multinazionali... Non dimentichiamoci che le attuali multinazionali lo sono diventate spesso partendo da sparuti artigiani....

Beh, dato che io non loso, mi posso solo ricordare coem funzionavai motori diesel in agricoltura, rispetto a quello che ci troviamo adesso in termini di consumi, resa energetica a parità di cubatura.... In parole povere un'altro mondo..

Vedi Kaiman, "da fuori" non si vede quello che "c'è dentro"... "da dentro" spesso si è ciechi di qullo che ci potrebbe essere fuori. Pero' è giusto cosi'.

robykaiman ha scritto:
Un domani bastera' una scoperta sensazionale (come lo fu quella dell'energia elettrica) per dar vita a mille e mille nuove invenzioni.


Finora la mi asensazione è che alcune efficaci scoperte magari non sensazionali hanno fatto si che qualcuno è stato suicidato dato il peso dalla responsabilità di tale scoperta, e che finchè gli attuali equilibri e sistemi sono efficaci e possono far guadagnare.... Il "cassetto di sotto" è sempre pronto ad accogliere e conservare questi bellissimi progetti "sperimentali" in cui nessuno investirà mai nulla per testarli sul serio, a parte qualche "sfigato" che nella sua officina installa dispositivi che miscelano (ad esempio) idrogeno al combustibile tradizionale....
Ricordo che all'inizio della sua carriera il metano fece molte vittime e veniva dato per un combustibile non efficace, in virtu' della "combustione secca" che causava problemi di durata, e di affidabilità, al motore... Adesso le cose sono cambiate, ma non si investe ancora abbastanza per cercare di renderlo maggiormente compatibile... A questo proposito ricordo un motore a "benzina" fiat 903 cc, che veniva fatto funzionare erogando 40 Cv progettato per funzionare 24 ore al giorno alla massima potenza utilizzando un ventaglio di combustibili scegliendo tra Biogas, metano, GPL, Alcool.. Ma la parola "benzina" non era presente.... E tu mi dici che "non è possibile"?, Io preferisco (personale punto di vista) che non si voglia trovare soluzioni alternative.
emo

Edited 2 Feb. 2016 12:47
anonimo 02-02-16 14.40
textars ha scritto:
Vedi Kaiman, "da fuori" non si vede quello che "c'è dentro"... "da dentro" spesso si è ciechi di qullo che ci potrebbe essere fuori. Pero' è giusto cosi'.


Non ci crederai, ma io penso di essere abbastanza obiettivo da riuscire a guardare le cose anche dal lato esterno.
Non sono fanatico delle cose interne, e spesso le critico andando contro corrente, con tutto cio' che questo comporta.

textars ha scritto:
Ricordo che all'inizio della sua carriera il metano fece molte vittime e veniva dato per un combustibile non efficace, in virtu' della "combustione secca" che causava problemi di durata, e di affidabilità, al motore... Adesso le cose sono cambiate, ma non si investe ancora abbastanza per cercare di renderlo maggiormente compatibile...


All'inizio uno dei problemi piu' grossi era lo stoccaggio del combustibile, ora risolto con nuovi tipi di bombole ecc.
Nonostante cio', nelle utilitarie resta il problema autonomia.
Ma il vero problema del metano e' che oltre certe quote del parco auto non ci puoi andare, perche' gia' adesso non c'e' metano per far girare tutte le auto del mondo.
Si fa produzione limitata, perche' oltre certi numeri il prezzo del metano comincia a schizzare, e la situazione diventerebbe tragica anche per chi lo usa per scaldare casa.

Sono limiti Textars, limiti insuperabili. Prova ad immaginare i 5 continenti (che comprendono anche Cina e India) che richiedono tutti insieme solo metano, e prova a pensare a quale potrebbe essere l'effetto.

textars ha scritto:
A questo proposito ricordo un motore a "benzina" fiat 903 cc, che veniva fatto funzionare erogando 40 Cv progettato per funzionare 24 ore al giorno alla massima potenza utilizzando un ventaglio di combustibili scegliendo tra Biogas, metano, GPL, Alcool.. Ma la parola "benzina" non era presente.... E tu mi dici che "non è possibile"?


Si chiamava Totem. Aveva vantaggi, ma gli svantaggi erano decisamente superiori.

Certo che e' possibile fare queste cose, ma come ripeto per l'ennesima volta, solo se si pensa a quote limitate.

Il Biogas e' una risorsa limitata, come lo sono metano (se pensiamo all'intera autotrazione) e gpl (che deriva dalla produzione di carburanti).
L'alcool, bioetanolo, olio di colza : dovremmo sradicare l'agricoltura alimentare per produrre combustibili.
Vanno bene fino a quando pensi di far girare una parte delle auto brasiliane, ma facci girare tutto il mondo cosi', e poi mi dici.

Poi per quale motivo non si vorrebbero trovare soluzioni alternative? : se ci fossero e garantissero profitti ed indipendenza energetica, si lancerebbero tutti su queste soluzioni.

Il fatto e' textars, che quando i giornali parlano di queste cose lo fanno omettendone le controindicazioni.
Parlano della singola auto elettrica (o a idrogeno, o ad olio di colza) come futuro che non si vuol realizzare, senza mai pensare al fatto che nel mondo circolano piu' di un miliardo di automobili (cifra in costante crescita).

Tu sei sicuro che per riempire settimanalmente il serbatoio di un miliardo di automobili, si possano trovare i campi, l'acqua e l'energia per coltivare quantita' inimmaginabili di colza, prodotti per bioetanolo ecc?. Sei sicuro che tutto cio' non inquinerebbe?. Un miliardo di auto elettriche piene di batterie sarebbero davvero cosi' ecologiche?.


anonimo 02-02-16 14.44
Il problema e' questo : "Ottomilacinquecento camion di neve artificiale - spiega il miracolo Angelo Corradini, presidente della manifestazione sportiva - ne abbiamo sparata 105mila metri cubi, grazie a 40mila metri cubi d'acqua che abbiamo prelevato dagli acquedotti dei diciassette comuni attraversati dalla gara.

In citta' si gira a targhe alterne, ed in montagna si fanno girare 8500 camion per portare neve artificiale per una maratona, oltre a sprecare energia per 40 mila metri cubi di acqua.

hai voglia a fare auto elettriche se poi si fanno scempi di questo genere !!

P.S : si parla tanto di auto elettriche : ed i camion come li alimentiamo quando finisce il petrolio?.
E la plastica per le scocche, le batterie ecc con cosa la facciamo?..

I giornalisti fanno in fretta a risolvere i problemi, ed a volte lascerei fare a loro.. emo