Cp1 e cp5 = flop

imola22000 29-10-15 17.07
zaphod ha scritto:
Sarebbe come scrivere "ancora con pellicola sul display" emo



ah ah aaaaah emo e difatti quella non la leva nessuno
efis007 29-10-15 19.29
imola22000 ha scritto:
però cacchio Efis cerca di cambiare il tuo avatar perché quando apro una pagina del forum e ci sei tu
l'occhio cade sempre sul "divieto di accesso"emo

emoemo
Ok lo farò.
maxpiano69 29-10-15 19.35
@ efis007
imola22000 ha scritto:
però cacchio Efis cerca di cambiare il tuo avatar perché quando apro una pagina del forum e ci sei tu
l'occhio cade sempre sul "divieto di accesso"emo

emoemo
Ok lo farò.
Hai anche il "lato B" (con relativo cartello)? emo
efis007 29-10-15 19.51
imola22000 ha scritto:
altro che questa presa per il culo del Cp1 da 4300,00

Una cosa però va detta caro Imola.
Siamo tutti concordi che la meccanica "all wood" dell'MP11 è meravigliosa, costruita bene, bella da vedere, bella da suonare, uno spettacolo.
Tuttavia la meccanica del CP1 non è che sia da buttare.
Non è tutta di legno, c'è parecchia plastica, ma il tocco è bello (o almeno stando ai possessori di CP1 si dice che sia bello, migliore dei modelli yamaha inferiori).
L'unico vero criticsm che mi sento di fare al CP1 è soltanto il prezzo!
Con un Kawai MP11 sul mercato a 2300 euro, il prezzo del CP1 risulta oggi decisamente fuori linea.
Un ritocchino di 1000 euro all'indietro gioverebbe a riportarlo concorrenziale.
4300 euro sono troppi.
3300 euro si comincia a ragionare.
2600 euro ancora meglio, si allinea all'MP11 e gli può fare una concorrenza molto serrata.
Il problema è che fare un CP1 a 2600 euro imporrebbe un sostanziale ritocco all'indietro anche a tutti gli altri digital piano inferiori.
Un po' dura da fare. emo

Penso che Yahama sotto sotto sta maledendo i Kawai e la loro serie MP.
Quell'MP11 a 2300 euro è un boccone succulento per i clienti, ed un amaro boccone per Yamaha e per il suo CP1 da 4300 euro.

Così io penso.
emo
efis007 29-10-15 19.51
maxpiano69 ha scritto:
Hai anche il "lato B" (con relativo cartello)? emo

Non vale, mi hai sgamato la sorpresa! emoemoemo
maxpiano69 29-10-15 20.40
@ efis007
maxpiano69 ha scritto:
Hai anche il "lato B" (con relativo cartello)? emo

Non vale, mi hai sgamato la sorpresa! emoemoemo
Skjusa emoemo emo
wireless 29-10-15 22.48
Ma Ragazzi, scusate... questo benedetto tasto del CP1emo
Il mio punto di vista è:
- Yamaha non può parlare di tasto in legno senza specificare che parti (molte parti) sono in plastica. Roland, parlando di PHA-50, lo specifica chiaramente.
- Il tasto è ben realizzato, cioè stabile, piacevole al tatto, non oscilla lateralmente... e vorrei vedere!
- Il tasto NON è "leggero" ci vogliono 70 gr. per farlo scendere (guardate il sito della Fazioli)
- Il tasto è "corto". Cioè è la parte visibile è lunga 15cm (normale, vedi foto precedenti) ma il punto di pivot è a 20,5cm. Quei 70 gr. ad inizio tasto diventano 120 gr. su un tasto bianco premuto a 5 cm dallo chassis. E a volte capita di andare più all'interno nei tasti. Arpeggiate, ad esempio, un accordo di Do ed un Mib... come non notare la differenza di forza necessaria? Poi, per moltissimi di voi non è un problema, la vostra tecnica vi permette praticamente di tutto. Ma le mie osservazioni sono oggettive, e ripeto un' ultima volta, sullo stage piano "flagship" è giusto aspettarsi di piùemo
imola22000 30-10-15 01.57
efis007 ha scritto:
Siamo tutti concordi che la meccanica "all wood" dell'MP11 è meravigliosa, costruita bene, bella da vedere, bella da suonare, uno spettacolo. Tuttavia la meccanica del CP1 non è che sia da buttare. Non è tutta di legno, c'è parecchia plastica, ma il tocco è bello (o almeno stando ai possessori di CP1 si dice che sia bello, migliore dei modelli yamaha inferiori). L'unico vero criticsm che mi sento di fare al CP1 è soltanto il prezzo! Con un Kawai MP11 sul mercato a 2300 euro, il prezzo del CP1 risulta oggi decisamente fuori linea.


Ma certo il Cp1 è uno strumento di tutto rispetto come lo è il Cp5 .... Sulla qualità generale non si discute
Ma io come te non giustifico il prezzo che costa è preferisco comprare altro.

La cosa strana che avete scritto nei primi post...non credo sia vera o non ci posso credere che a livelli di dinamica più alti il timbro non cambia o viceversa

Sarebbe insuonabile Non puo essere
anonimo 30-10-15 10.28
cito losfogos

toccatemi tutto ma non il mio cp5 emo
wireless 30-10-15 10.43
@ imola22000
efis007 ha scritto:
Siamo tutti concordi che la meccanica "all wood" dell'MP11 è meravigliosa, costruita bene, bella da vedere, bella da suonare, uno spettacolo. Tuttavia la meccanica del CP1 non è che sia da buttare. Non è tutta di legno, c'è parecchia plastica, ma il tocco è bello (o almeno stando ai possessori di CP1 si dice che sia bello, migliore dei modelli yamaha inferiori). L'unico vero criticsm che mi sento di fare al CP1 è soltanto il prezzo! Con un Kawai MP11 sul mercato a 2300 euro, il prezzo del CP1 risulta oggi decisamente fuori linea.


Ma certo il Cp1 è uno strumento di tutto rispetto come lo è il Cp5 .... Sulla qualità generale non si discute
Ma io come te non giustifico il prezzo che costa è preferisco comprare altro.

La cosa strana che avete scritto nei primi post...non credo sia vera o non ci posso credere che a livelli di dinamica più alti il timbro non cambia o viceversa

Sarebbe insuonabile Non puo essere
imola22000, chiedi a chi possiede lo strumento di suonare un solo (qualunque) tasto in tutto il range dinamico che può esprimere lo strumento (da ppp a fff) e di concentrarsi su quanto ascoltato. Non c'è variazione nel timbro (e quindi nello spettro). Varia solo il livello. Che poi il tutto suoni in maniera armonica è abbastanza vero. Quello che manca secondo me sono le sfumaure date dalle variazioni timbriche (che sono bene percepibili nella demo dell' MP11 ad esempio). Che poi sia una scelta data dalla destinazione principale dello strumento, non lo so, certo che come ho già detto, a quel prezzo, ci stavano altri campioni di piano o altri modi di gestire gli stessi campioni. (ascolta le demo del Ravenscroft... sfumatore cosi te le scordi emo)
Edited 30 Ott. 2015 9:45
vin_roma 30-10-15 10.54
imola22000 ha scritto:
La cosa strana che avete scritto nei primi post...non credo sia vera o non ci posso credere che a livelli di dinamica più alti il timbro non cambia o viceversa

Prova...

L' ho contestata questa cosa un paio di anni fa da Cherubini quando ero ancora alla ricerca di un' alternativa al mio piano da portare in giro...
Avevo sotto le mani un CP1 (che certamente non era un candidato), il CP4 e il Numa Concert. Affianco a me un dimostratore Yamaha che era li proprio per il CP4.
Il Numa C. era anche troppo espressivo in questo senso ma la risposta era regolabile mentre, sul CP4, per quanto il dimostratore si dannasse, non riusciva a cambiare il colore dinamico anche se, ad onor del vero, sul CP1 questo "difetto" era meno evidente.
Il suono in generale su gli Yamaha era più bello, profondo ma poco duttile, addirittura, col CP4, ho avuto la sensazione che col forte avevo uno strumento bello, presente... ma nel PP lo stesso strumento, con la stessa timbrica sparata ma ascoltato a 10 mt. di distanza... una sorta di shock sulla percezione dei piani sonori.
Certamente mancanze facilmente superabili dalla natura degli strumenti dedicati al palco dove tutto deve essere facilmente percepibile.
zaphod 30-10-15 11.38
wireless ha scritto:
chiedi a chi possiede lo strumento di suonare un solo (qualunque) tasto in tutto il range dinamico che può esprimere lo strumento (da ppp a fff) e di concentrarsi su quanto ascoltato. Non c'è variazione nel timbro (e quindi nello spettro). Varia solo il livello

wireless, qui stai rasentando la disinformazione gratuita. Non te lo dico con rancore, nè tantomeno con insulsa partigianeria: non sono il tipo da difendere a tutti i costi un oggetto che possiedo. L'ho detto mille volte: se una cosa va bene a me, non è detto che vada bene ad un altro.
Però, dato che stiamo tirando fuori concetti assoluti, è bene andarci cauti.
Il timbro di uno strumento è dato da mille fattori, e rimane comunque quello. Dal ppp al fff il timbro è quell'insieme di cose che ti fa discernere uno strumento dall'altro.
In un pianoforte acustico non ci sono variazioni armoniche estreme come ci possono essere, ad esempio, in un Rhodes, che va dal piano vellutato e suadente al forte "bark" al limite dell'inarmonico.
Si è parlato più volte su questo forum, anche in merito del CP1, della "compressione" che hanno gli strumenti stage rispetto ai vst, che risultano più naturali nella risposta e per questo anche più difficili da far emergere in contesti live (se non sai come farli emergere).
Ebbene, il CP1, essendo strumento da live, risulta volutamente più compresso di un piano virtuale. Anche il demo che avevo postato tempo addietro, in cui confrontavo Cp1 con due VP, era rivelatore. Ciò non toglie che con accurata e adeguata programmazione, si possa far uscire al CP1 tutte (o quasi) le timbriche proprie di un pianoforte acustico, avvicinandolo alla risposta naturale che avrebbe un piano.
Che poi i risultati di questa programmazione piacciano, soddisfino, o no, è un altro discorso, ma è bene chiarire una volta per tutte che il cp1 non ha campioni composti da un solo layer, e chi lo sostiene non lo ha suonato o programmato a dovere.
zaphod 30-10-15 13.00
In breve aggiunta, solo per curiosità: wireless, ma perchè te lo sei comprato?
Suona piatto, a tua detta; poi:
wireless ha scritto:
Il tasto è "corto". Cioè è la parte visibile è lunga 15cm (normale, vedi foto precedenti) ma il punto di pivot è a 20,5cm.

E qui, se non passi ad un coda vero o ad un kawai mp11 (o mpc), la solfa non cambia per alcun digitale attuale, mm più o meno.
Andiamo avanti:
wireless ha scritto:
Il tasto NON è "leggero" ci vogliono 70 gr. per farlo scendere

Non comprarti mai un casio px5, allora: lo prenderesti a martellate, per suonarlo!
In definitiva: hai provato il cp1 prima di comprarlo o no?
imola22000 30-10-15 13.34
emo ma è assurdo ....sono totalmente BASITO anche da quello che afferma Vin_roma
per cui anche sul Cp4 è cosi?.........e sul Cp5?

se si , a pensare che stavo valutando l'acquisto del Cp4 prima di prendere Mp7
non sono riuscito a provarlo da nessuna parte e comunque poiché il prezzo era molto-molto più alto

"e qui torniamo al discorso del prezzo ingiustificato, perché tale ritengo ",

ho deciso di andare sul sicuro con Mp7 (pur non avendolo provato, ma solo perché avevo il 6) e mi ritengo molto soddisfatto

ad oggi leggendo queste affermazioni sul timbro mi ritengo ancora più soddisfatto


Mi dispiace molto affermare quello che sto dicendo (specie per tutti i possessori):
MA SCUSATE al tempo Mp7 costava (quasi 1300,00) il Cp4 (quasi 2000,00) cioè il 50 % in più emo

Ma cosa ha in più rispetto a Mp7 ( forse qualcosa in meno !!!!) a vedere le 2 macchina a confronto è evidente che la solidità di Mp7 è un abisso sopra Cp4 ...è un dato di fatto

non vorrei urtare nessuno ma con 2000,00 euri ho comprato Mp7 + Px5s io l'ho pensata così ......fate un po' Voi

Edited 30 Ott. 2015 12:40
Cippoci 30-10-15 15.21
Non posso che quotare Imola. Oltreoceano i piano Kawai godono di stima e seguito molto superiore che da noi. Il peso e la distribuzione non capillare, non hanno contribuito al loro successo, ma la qualità è indubbia.
Alla loro uscita provai e riprovai CP4 e MP7 e scelsi il secondo senza indugio, non fosse per la qualità dei materiali, della keybed, dell'uscita in cuffia e non ultimo, il prezzo.

Yamaha per me rappresentava "il piano", visto che il suo timbro è più "allround", adatto un po' a tutto; sopratutto sulle basse mi piace perché "tondo e pieno". Il problema della dinamica, del carattere che stenta ad uscire sopratutto se suonato in assolo, l'ho percepito anch'io. Dai successi di P120, Cp33 non ho visto, nel tempo, progressi proporzionali a quelli fatti dai concorrenti.

Roland per esempio, appare forse meno "vero" rispetto a Kawai e Yamaha, ma ha una dinamica spiccata ed una suonabilità eccellente. Tra l'altro sta lanciando sui nuovi dp con mobile la nuova generazione sonora ibrida campionato+modelli fisici, che potrebbe portare una ventata di aria nuova sui futuri stage piano, anche se poi tanto nuova l'idea non è... vedi progetto Promegaemo
wireless 30-10-15 15.42
@ zaphod
In breve aggiunta, solo per curiosità: wireless, ma perchè te lo sei comprato?
Suona piatto, a tua detta; poi:
wireless ha scritto:
Il tasto è "corto". Cioè è la parte visibile è lunga 15cm (normale, vedi foto precedenti) ma il punto di pivot è a 20,5cm.

E qui, se non passi ad un coda vero o ad un kawai mp11 (o mpc), la solfa non cambia per alcun digitale attuale, mm più o meno.
Andiamo avanti:
wireless ha scritto:
Il tasto NON è "leggero" ci vogliono 70 gr. per farlo scendere

Non comprarti mai un casio px5, allora: lo prenderesti a martellate, per suonarlo!
In definitiva: hai provato il cp1 prima di comprarlo o no?
zaphod, l'intenzione non è quella di fare disinformazione, credimi.
Ho acquistato CP1 a marzo 2011 integrando la permuta del CP300. Sforzo economico comunque, ma sostenuto dalla mia grande passione (non capacità). Fino a poco tempo fa tutto quello che non riuscivo a "tirar fuori" dallo strumento lo imputavo solamente ai miei limiti. Poi, anche per aspetti legati al mio lavoro, ho cominciato a cercare quelle scelte progettuali che ritenevo non dovesero essere fatte in uno stage di quel livello. Yamaha con l'eliminazione dal catalogo di CP5 ed un approccio diverso nel nuovo CP4 (vedi ad es. il ritorno alla graded hammer) mi ha dato (secondo me, ovvio) man forte. Non ci vedevo logica nel loro agire. In effetti l'intenzione sarebbe quella di cambiarlo, in passato avevo chiesto pareri su VPC1 e VST, adesso aspetto di vedere (e provare se riesco) il GP-500 Casio o Mp11 e CA97 e magari i nuovi Roland. Non provo l'Avantgrand N1 perchè non ci arrivo emo
Poi per il tasto corto ed il peso eccessivo per farlo scendere... anche li mi chiedo quali siano i veri motivi per cui i DP tranne Kawai, debbano avere tastiere cosi concepite. D'altronde, fino a quando gli acquirenti non si lamenteranno a nessuno costruttore verrà mai in mente di cambiare le cose. Ma dire che vada bene cosi non mi sembra corretto. Pensavo che Yamaha avrebbe "supportato" CP1 e CP5 con maggiore vigore (nuovi preset ad esempio) ed invece toglie dal catalogo CP5 poco dopo quattro anni dal lancio. E se non togli CP1, penso io, è perchè darebbe prova di un proprio errore di strategia aziendale. Ma non vorrei che queste mie considerazioni creassero problema. Ripeto, non è mia intenzione. Possiamo chiudere qui. emo
wireless 30-10-15 15.48
@ zaphod
In breve aggiunta, solo per curiosità: wireless, ma perchè te lo sei comprato?
Suona piatto, a tua detta; poi:
wireless ha scritto:
Il tasto è "corto". Cioè è la parte visibile è lunga 15cm (normale, vedi foto precedenti) ma il punto di pivot è a 20,5cm.

E qui, se non passi ad un coda vero o ad un kawai mp11 (o mpc), la solfa non cambia per alcun digitale attuale, mm più o meno.
Andiamo avanti:
wireless ha scritto:
Il tasto NON è "leggero" ci vogliono 70 gr. per farlo scendere

Non comprarti mai un casio px5, allora: lo prenderesti a martellate, per suonarlo!
In definitiva: hai provato il cp1 prima di comprarlo o no?
scusate, mi è partito un secondo messaggio e non riuscivo a toglierlo emo
Edited 30 Ott. 2015 15:01
vin_roma 30-10-15 15.48
Zaphod, chiariamo, certamente La serie CP è multilayer ma ha certamente preferito la strada del compromesso.

Ad "orecchio", nella prova ppp/fff tra il Numa Concert e i CP1/4 notai un' escursione, fatta la dinamica "tipo" tra 0 e 100, una cosa del genere: Yamaha 40/90, Numa C. 15/100.

Soprattutto sul CP4 notai che anche suonando accordi "caldi", in posizione aperta, nella zona medio/bassa non ricevevo l' intimità di un suono "vicino", sommesso, dolce, ma un suono comunque picchiato, solo più basso di volume... Questa cosa mi ha infastidito sul feeling esecutivo e l' ho percepita, in forma più lieve, anche sul CP1.

Che poi siano strumenti, per il tipo d' uso, più che validi non c' è dubbio ma a quei prezzi non vorrei limitazioni espressive.
Edited 30 Ott. 2015 14:52
anonimo 30-10-15 15.57
Un appunto sul peso: certo camallarsi sulla schiena 25 o più chili non è gradevole, ma anche suonare un passaggio virtuosistico con dinamica ff su un pianino da 7 chili issato su una scheletrica gambetta a X in titanio molibdeno da 250 grammi non è che sia questo gran piacereemo
Edited 30 Ott. 2015 14:58
zaphod 30-10-15 16.12
wireless ha scritto:
Pensavo che Yamaha avrebbe "supportato" CP1 e CP5 con maggiore vigore (nuovi preset ad esempio) ed invece toglie dal catalogo CP5 poco dopo quattro anni dal lancio. E se non togli CP1, penso io, è perchè darebbe prova di un proprio errore di strategia aziendale.

Cp5 e Cp1 paiono, in un certo senso, una sorta di "vicolo cieco" in cui Yamaha si è cacciata e, se troviamo Cp1 ancora in listino, è secondo me solo per in motivo di immagine: non avendo un piano digitale "flagship" tra i più recenti, Yammy mantiene il Cp1 come tale.
Il motivo non lo so (e nemmeno mi interessa, a dirla tutta emo), posso solo ipotizzare che sia una questione di peso e quindi trasportabilità, dunque. Anche il fattore prezzo incide: se non sbaglio, il Cp4 costa meno di quanto costava prima Cp5 (correggetemi se sbaglio).
E comunque, come ogni Major factory che si rispetti (in senso ironico), Yamaha pare aver comunque limitato il successore Cp4, e qui mi collego a quello che dice Vin:
vin_roma ha scritto:
Soprattutto sul CP4 notai che anche suonando accordi "caldi", in posizione aperta, nella zona medio/bassa non ricevevo l' intimità di un suono "vicino", sommesso, dolce, ma un suono comunque picchiato, solo più basso di volume...

Il Cp4, a differenza del Cp1 ha parecchi suoni base; fatta eccezione del cfx (che sul Cp1 non c'è), gli altri sono, in pratica, "fotografie" di alcune delle impostazioni che si possono ottenere sul Cp1.
Di fatto non hanno dato la possibilità di personalizzare a piacimento i suoni, non dànno possibilità di scelta.
Quindi, se sul Cp1 puoi mitigare (se non addirittura annullare, specie nel campione di S6) la risposta dinamica un po' compressa, magari sul Cp4 non puoi. Da cui la tua impressione!