vorrei ripartire dall'inizio della discussione, anzi dal titolo.
A cosa servono.
Quanto di più soggettivo.
A me, nulla.
Mi rendo conto di vivere una condizione quantomeno poco condivisa.
Non ho bisogno di religione, non mi interessa.
Sono vivo, sono qui, e mi basta.
Ho degli obiettivi, e mi rendono sereno.
Ho la mia battaglia da combattere, che è quella di far diventare adulte due bambine.
Vivo quotidianamente la guerra di una bambina che potrebbe non camminare, potrebbe avere altri problemi serissimi e ha bisogno di me.
Ho vissuto innumerevoli volte la scena in cui mi dicevano che mia figlia piccola sarebbe quasi certamente morta.
Una notte col cellulare acceso sul comodino, sperando che non suonasse.
Non ho mai pregato, mai.
Non mi serviva.
Io ero lì.
Non serviva nemmeno sperare, non potevo nulla.
Ho passato un capodanno, il più bello della mia vita, accanto ad una incubatrice con una bimba che lottava, e che potevo toccare,
ma non accarezzare, perchè la sua pelle era troppo poco spessa, un chilo di peso, il doppio del peso alla nascita.
Ce la sta facendo, e ogni piccolo progresso è una emozione pazzesca.
Ma anche nei momenti difficili, non facevo altro che dirle, anche solo con lo sguardo:
io sono qui, qualsiasi cosa succeda, se te ne andrai, ti vorrò tutto il bene possibile finchè posso stare con te.
Se resterai, affronteremo tutto insieme.
Per me la vita è esserci, adesso, domani.
Niente altro.
Edited 18 Mag. 2015 0:17