Roland fa08 finalmente provata

labormail 18-07-14 15.18
Sante parole Giulio12... hai perfettamente ragione... emo
Oltre a leggere elenchi ed elenchi di funzioni come menu di un ristorante in cui poi non sappiamo che ordinare e decide il cuoco, dovremmo scendere in dettagli di come sono gli algoritmi degli effetti (architettura), se c'è keymapping, se c'è interruzione di suono in bank/program switching, se il muting di singole parti in una performance/multi toglie il suono o toglie proprio le note dal conteggio di polifonia massima ecc...
Insomma, non è per NIENTE detto che un nuovo strumento sia il top e sia intuitivo, specie live... La legnosità ultra-decennale di Yamaha, solo in ultimi tempi migliorata su vecchie questioni (ma terribilmente rimasta su altre questioni, se non aumentata lì!) insegna e dimostra al di là di visioni personali o di facili battute...
Certo, se non vogliamo parlare di questo nel forum, ognuno si legge il manuale, MA:
A) allora che ci stiamo a fare nel forum/community?
B) non è detto che certi dettagli siano (ben) spiegati nei manuali! Non mancano casi, anche clamorosi, in cui pure i manuali "fanno MARKETING" e anziché dire le cose come esattamente stanno, fanno vaghe affermazioni che eludono di ammettere certe complessità o vere carenze, se non addirittura fanno intuire "paradisi terrestri" che poi non ci sono!!!emo).
Sulla carta, questa Roland FA sembra essere davvero potente, promettente e versatile, forse anche ben studiata nel non essere INUTILMENTE contorta (complessità sì, insulsa assurdità NO emo)... Ma non sarebbe la prima volta che "LA CARTA" non corrisponde proprio pienamente all'effettività...
Insomma, questo cambio suono interrompe il suono nel passaggio tra combination/multi/performances/sets SENZA usare i FAVs o no?
Chi ha una knowledge derivante da prove sulla Roland FA, si pregi di informare anche i comuni mortali, che saranno riconoscenti!!! emo
Ciao

LAb.
labormail 18-07-14 15.23
:(

Grazie Marcoballa...
Beh, è chiaro che nei cambi di singoli suoni che costituiscono PARTI di una stessa/sola performance/combination/multi/set/setup multitimbrica NON possono o NON devono esserci stacchi! Se ci fossero, saremo andati ANNI LUCE INDIETRO anziché avanti!!! emo
Invece, è un pò deludente che al cambio di performance/combination/multi/set/setup multitimbrica ci sia ANCORA lo stacco... Addirittura, anche usando il pedale hold/sustain/dumper, neppure l'ultima nota o accordo viene tenuto, mentre invece in tal senso le pur contorte Yamaha MOTIF, MO ecc. nelle ultime serie hanno fatto qualche passo avanti...
Sarebbe un peccato se fosse proprio come dici tu e non ci fosse alcuna altra soluzione... un vero peccato per queste Roland FA... emoemo.
Grazie per l'info!!! :)
Vabbuò, è la vita! Ciao!

LAb.
marcoballa 18-07-14 15.27
infatti come dicevo uno studio set basta e avanza per fare un pezzo.
gli metti 16 suoni diversi, splittati, layerati oppure separati uno dall'altro e scorri su e giù con un solo tastino durante il pezzo, senza stacchi.

è comodissimo, io ho fatto tutto senza mai avere aperto il manuale di istruzioni.
guardate i video linkati sopra, si vedono molte cose davvero utili e il tutto con un approccio davvero "easy".
emo
giulio12 18-07-14 15.53
Prendi ad esempio il Kurzweil pc3 che ho avuto. Ci sono subito a disposizione 8 suoni corrispondenti ad altrettanti pulsanti che possono gestire il "solo" oppure attivare o disattivare la parte di interesse per fare layer come vuoi. Se uno desidera passare dal suono 1 al suono 5 non resta che premere il tasto corrispondente e poi con un relativo fader si può gestire il volume... Insomma tutto molto pratico e senza stacchi....
labormail 18-07-14 15.56
Marco, grazie, ma permettimi di dissentire - per esperienza - che anche una singola performance a 32 (dico 32, ad oggi il massimo, praticamente) di parti/canali NON è sufficiente a qualcuno per una esecuzione.
Se esistono X performance multitimbriche (chiamale come vuoi) in uno strumento è anche, in teoria, per passare da una all'altra... e purtroppo mentre in voci monotimbriche (pur a più elementi o waves, come le Yamaha Motif, che sono arrivate a 8 elementi pur di mascherare la loro stolta carenza nella gestione dei banchi multitimbrici) ormai i produttori sono arrivati a fare passaggi/switch SENZA interruzione, nelle performance multitimbriche (chiamale come vuoi) ci sono ancora problemi in tal senso (cambio effetti, cambio di molti parametri per ciascuna parte in banchi a tante parti, ecc.) e questo è un parametro che l'utente PUO' (forse DEVE) considerare.
Alcune macchine consentono questo passaggio senza stacco o almeno mantenendo un'ultima nota o accordo premuto (fermo - holding) ma casomai poi sono meno prestanti in altri aspetti da considerare.
Il discorso di Giulio12, che condivido pienamente, è solo questo.
Grazie comunque! LAb.
labormail 18-07-14 16.01
Sì Giulio12, preciso che IO NON HO ALCUNO DI QUESTI STRUMENTI successivi al 2000 (!), quindi è bene essere un pò più precisi nelle affermazioni o spiegazioni.
Un conto è:

A) cambiare o attivare/disattivare un singolo suono (in teoria anche fatto da più waves, ma mono-timbrico, quindi 1 solo canale MIDI teorico) all'interno di una performance multitimbrica (chiamatela come volete);
B) passare da una performance multitimbrica (chiamatela come volete) ad un'altra performance multitimbrica (chiamatela come volete) subito precedente o successiva di numerazione;
C) passare da una performance multitimbrica (chiamatela come volete) ad un'altra in un numero limitato e associato a pulsanti spesso chiamati setups o PADS o robe simili.

Chi sa, cerchi di specificare nel dire certe cose su uno strumento se parla del caso A, B o C.
In genere, in alcuni produttori, si consente almeno il caso C PROPRIO PERCHE' SI E' INCAPACI a dare il caso B, quindi lo strumento almeno ti consente di impostare, che ne so, 4,5,6,8, 16 performance tra le quali passare senza stacchi...
Ma, ripeto, ci sono strumenti che consentono il caso B, talora con qualche limitazione/semplificazione, oppure almeno tengono l'ultima nota o accordo premuto con i suoni del banco appena lasciato...

Solo questo volevo precisare! Buona discussione a tutti!
LAb.
marcoballa 18-07-14 16.20
labormail ha scritto:
Marco, grazie, ma permettimi di dissentire - per esperienza - che anche una singola performance a 32 (dico 32, ad oggi il massimo, praticamente) di parti/canali NON è sufficiente a qualcuno per una esecuzione.

certo, dipende tutto dalla necessità individuale.
di quanti suoni hai bisogno per UN singolo pezzo col gruppo?
più di 16 in uno stesso brano?

se sì, allora effettivamente FA-08 (come altre macchine) necessita di caricare più di uno studio set (e al passaggio da uno all'altro potrebbe verificarsi lo stacco tra un suono e l'altro).

io personalmente non ho mai avuto necessità così esagerate, anche perchè quando posso mi porto almeno un'altra tastiera (clone hammond) come "aiuto". anzi, per il sottoscritto direi che l'FA-08 è sovradimensionata, in termini di prestazioni emoemo
labormail 18-07-14 17.55
Marco, non è un discorso di esigenze ESAGERATE, attento a non distorcere l'opinione altrui... Non è che uno ha bisogno di più di 16 parti in UN brano, il problema è tutt'altro, è che uno può avere bisogno di configurazioni molto diverse (anche con MOLTO MENO DI 16 parti per singolo brano) tra singoli brani (per zoning di tasti, per effetti, per equalizzazione, ecc.) ed è solo una ORRIBILE tortuosità (logica e materiale) "costringere" quest'ultima esigenza a seguire la procedura che tu, ad esempio, segui (ma come tu stesso dici per tutt'altra esigenza).
Non è che chi ha una esigenza diversa può avere la stessa opinione di chi non ha quell'esigenza, anzi in genere i due NON avranno la stessa opinione. Ma il fatto obiettivo è che chi ha una esigenza che l'oggetto considerato NON soddisfa in un modo relativamente pratico e funzionale non è (pienamente) soddisfatto da tale oggetto, e non può essere che così...
A casa mia, più gradi di libertà sono sempre la via migliore per consentire l'adattamento a svariate esigenze.
Certo, tale flessibilità in genere un produttore LA FA PAGARE (talora troppo...) e un produttore può anche non accordarla.
Ecco, allora Roland FA PARE che non accordi questo genere di flessibilità. Punto. Ma non è che gli utenti sono strani o hanno esigenze estreme o sono piccolissime marginalità remote...
Questa soluzione di cambiare suoni singoli (ripeto, al limite fatti con più waves come parziali/elements ecc.) all'interno di UNA sola impostazione multi è una IGNOBILE (per me, ma per i motivi obiettivi esposti sopra) tortuosità già da oltre un decennio "imposta" da Yamaha ai suoi utenti e, mi pare, allo stesso modo ora galoppata da Roland...
Prendiamone atto.
Con tutto quel Ben di Dio messo in Roland FA, Roland non poteva potenziare potenza di calcolo e/o comunque pensare? Sì, ma non l'ha fatto, ecco il risultato. L'importante è saperlo e chiaramente, così che ognuno possa decidere.
Per chi è importante, considererà questo aspetto. A chi non interessa, sarà trascurato.
AMEN, basta dire che quando si cambia passando da un setup multi a un altro c'è SILENZIO INTERSTIZIALE (speriamo molto breve, anche quello serve da determinare e può rendere uno strumento più o meno interessante...), come in QUASI TUTTE le analoghe synth-workstation.

Solo questo! La Roland FA resta un grande e bello strumento, ma non posso dirne ALCUNCHE' perché non la ho e non la ho provata. Però sul discorso del silenzio interstiziale nel passaggio tra setup multipli abbiamo info obiettive e ognuno può farsi le sue opinioni "fondate" (non del tipo "a me piace" o "a me non piace", "a me sta bene così" o "a me non sta bene così")...
Ciao!

LAb.
marcoballa 18-07-14 19.23
emo
anonimo 18-07-14 23.19
Ma lo chassis è in metallo? O policarbonato in stile casio..?
alkemyst85 19-07-14 00.17
In policarbonato più leggero delle casio..
marcoballa 19-07-14 00.31
FA-06 (che ho tenuto in prova qualche giorno) è tutto in plastica.

FA-08 ha un rinforzo metallico che fa da "struttura".
Comunque resta leggero e trasportabilissimo, lo scopo credo sia quello.
anonimo 22-07-14 17.12
Ho provato FA8 ieri. Per me che vengo da FantomG, dal punto di vista della costruzione è assolutamente inaccettabile. La meccanica è quella dell'RD300, trovo che sia davvero valida, i suoni molto belli e anche l'interfaccia, semplice ed intuitiva. Da qualche parte però si doveva tagliare : costi prima di tutto e peso. Lo chassis lascia un senso di precario che mi è dispiaciuto molto. Il punto è questo : se lo si trasporta in una custodia morbida, il minimo urto può creare danni seri; se, come dovrebbe essere nel caso dell'FA8, lo si trasporta in una custodia rigida, ciò che si risparmia nel peso dello strumento, si riprende nel peso del case rigido. Peccato, è una macchina di tutto rispetto ma....A questo punto dovendo aggiornare il set up proprio per esigenze live, credo mi orienterò sullRD800 : piano digitale puro, meccanica migliore e costruzione impeccabile a fronte di un incremento di 4Kg nel corpo struttura (per me accettabile).

Che ne pensate?

Cheers
Jarrett
tsuki 22-07-14 20.44
Ma guarda,RD 800 è un ottimo strumento,ma riguardo la costruzione se non ricordo male ha la parte superiore in plastica,e nella parte inferiore ricompare lo stesso "longherone" metallico di rinforzo che c'è nel FA 08.Tutta un'altra cosa rispetto ai precedenti RD700 GX ed NX che pesano si,ma hanno lo chassis in metallo...Pur se in versione piu' curata,io trovo molte analogie costruttive tra RD 800 ed FA 08,per quanto riguarda le scocche...intendiamoci,ho detto analogie,non che sono uguali.
anonimo 24-07-14 15.00
Che scempio! Sabato vado a provarlo poi saprò dirti..
ettore_duliman 24-07-14 15.28
Jarrett ha scritto:
Che ne pensate?


che combinare diverse esigenze, robustezza, leggerezza, e costo, non è facile, inevitabilmente sono necessari dei compromessi

per uso live dipende dalle tue esigenze, se ti servono solo piani, epiani, organi, potresti trovare soddisfazione dal rd800

per chi suona prog-rock o cover generiche, una workstation con setlist è irrinunciabile, uno stage piano con selezione manuale dei suoni è troppo limitato
Friend74 24-07-14 15.55
@ tsuki
Ma guarda,RD 800 è un ottimo strumento,ma riguardo la costruzione se non ricordo male ha la parte superiore in plastica,e nella parte inferiore ricompare lo stesso "longherone" metallico di rinforzo che c'è nel FA 08.Tutta un'altra cosa rispetto ai precedenti RD700 GX ed NX che pesano si,ma hanno lo chassis in metallo...Pur se in versione piu' curata,io trovo molte analogie costruttive tra RD 800 ed FA 08,per quanto riguarda le scocche...intendiamoci,ho detto analogie,non che sono uguali.
(Da possessore di RD800) la parte superiore è in plastica durissima, assolutamente diversa da quella di FA08, la parte inferiore è in legno.
Se interessano i pianoforti, la scelta giusta per me ricade su rd800, sono assolutamente differenti tra le due macchine, senza dimenticare che su rd800 si hanno a disposizione oltre 1100 suoni.
Parham 31-07-14 18.48
E' uscita ''EXP 6 Studio collection'' per FA. QUA
Cratere62 04-09-14 12.58
Salve sono nuovo di questo forum, mi presento sono Freddie, avrei intenzione di cambiare il mio setup live dopo che a distanza di 25 anni ho ripreso l'attività musicale con un gruppo rock di cover di gruppi storici anni 70-80-90 ed anche contemporanei + musica leggera + dance + commercial ed altro a scopo divertimento e serate anche di contenuto leggero. Stiamo acquistando l'impianto ed io vorrei cambiare il mio setup scarno. Ho una Korg M1EX con 6 card e una mitica Roland D50 con una card oltre ad effetti. Visto ciò che offre il mercato mi sarebbe piaciuto avere una Triton Extreme ma usata è praticamente introvabile da affiancare ad una 88 tasti tipo Roland RD700nx o Yamaha S90ES (questo era il setup di uno dei due tastieristi - per la verità un po' scadenti e che i brani dei Toto conoscevano appena - del nuovo gruppo di Bob Kimball cantante storico dei Toto che ho visto un mese fa in Abruzzo), ma leggendo i vari forum e commenti, l'occhio mi è andato sul Roland Fa08.
Il mio budget ovviamente non puo' andare oltre i 2000 euro. Cosa mi consigliate? Vi sarei grato se mi date una mano in tal senso. Grazieemo
giupa 04-09-14 14.12
@ Cratere62
Salve sono nuovo di questo forum, mi presento sono Freddie, avrei intenzione di cambiare il mio setup live dopo che a distanza di 25 anni ho ripreso l'attività musicale con un gruppo rock di cover di gruppi storici anni 70-80-90 ed anche contemporanei + musica leggera + dance + commercial ed altro a scopo divertimento e serate anche di contenuto leggero. Stiamo acquistando l'impianto ed io vorrei cambiare il mio setup scarno. Ho una Korg M1EX con 6 card e una mitica Roland D50 con una card oltre ad effetti. Visto ciò che offre il mercato mi sarebbe piaciuto avere una Triton Extreme ma usata è praticamente introvabile da affiancare ad una 88 tasti tipo Roland RD700nx o Yamaha S90ES (questo era il setup di uno dei due tastieristi - per la verità un po' scadenti e che i brani dei Toto conoscevano appena - del nuovo gruppo di Bob Kimball cantante storico dei Toto che ho visto un mese fa in Abruzzo), ma leggendo i vari forum e commenti, l'occhio mi è andato sul Roland Fa08.
Il mio budget ovviamente non puo' andare oltre i 2000 euro. Cosa mi consigliate? Vi sarei grato se mi date una mano in tal senso. Grazieemo
Ciao e benvenuto.

Il consiglio che chiedi è semplice. Tu non sei un novizio, ma un musicista che si rimette in marcia. Il tuo unico sforzo sarà ri-tarare l'orecchio sulle sonorità che offrono le nuove tastiere.

Prima di decidere qualsiasi cosa fatti un giro per i negozi. Se vuoi comprare nuovo hai 4 marchi di riferimento:
- Korg krome
- Roland Fa (ti consiglio d prendere in considerazione solo la 88 tasti)
- Kurweil pc3k
- Yamaha (moxf oppure S90 xs)

La cosa che accomuna queste tastiere elencate è che sono estremamente generaliste, quindi con una paletta di suoni che dovrebbe comprendere un pò di tutto.

Ci sarebbero anche altre soluzioni, tipo una master muta più un modulo come Roland Integra. Soluzione affascinante ma forse più complicata da usare.
Io ti consiglio di concentrarti sulle tastiere elencate e decidere quale presenta le caratteristiche sonore più affini al genere che vuoi suonare.

Resta sottinteso che se decidi di andare sull'usato la scelta aumenta.

PS Se dovessi andare a provare le tastiere di cui sopra, prova a testare non solo i suoni, ma anche la facilità di gestione della stessa. Su un palco può essere anche importante avere tutto facilmente a portata di mano.
Edited 4 Set. 2014 12:14