@ giannirsc
oddio usati non è che se ne trovino tanti..comunque vi state facendo delle seghe mentali..programmarlo è di una semplicità assoluta..molto più semplice che creare una multi sui korg..per non parlare degli yamaha..poi se uno è proprio incapace (ma uno incapace non acquista integra7) c'è l'editor per windows che aiuta.
ecco un
video di esempio.
Part 1..scegli suono..part 2 scegli suono..poi decidi su quale ch devono ricevere..selezioni su quali tasti devono rispondere..volume..salvi tutto..
Ci sono 64 locazioni user pronte all'uso che si possono salvare sulla penna usb a blocchi di 64. Sulla penna ci vanno infiniti banchi.
i software sono gratuiti.
Edited 16 Ago. 2014 8:45
Stavolta sono d'accordo con Gianni. Dal punto di vista operativo ogni strumento ha i suoi pro e i suoi contro.
Ognuno di noi ha la propria forma mentis che si adatta meglio ad un sistema operativo piuttosto che ad altro. Anch'io trovo come Gianni yamaha cervellotica, mentre a differenza sua trovo korg molto intuitiva.
Vorrei però riprendere un tema che è scivolato in secondo piano e che invece resta fondamentale. Il piacere di suonare questa o quella macchinetta nasce dalla capacità sonora dell stessa.
Contraddicendo quanto detto sopra io accetterei un'operatività cervellotica e prima di tutto mi orienterei verso yamaha perchè i suoi suoni li preferisco agli altri.
Piuttosto che prendere una master ed un integra io prenderei un mofx 88 tasti o un motif xf usato.
Perchè dialogare con la macchina può essere complicato o semplice quanto vuoi, ma quello che alla fine riesce davvero ad emozionarti, è quello che ti dice lei quando suona, e non quello che dici a lei quando la programmi.
Tanto gli editor esistono per tutte, e con un pc o con un ipad puoi fare tanto.
Insomma io continuo a pensare che la differenza devono farla prima i suoni.
Non mi interessa averne 18000, se poi a me ne servono 50.
Quando uno strumento mi delude mi delude soprattutto per questo. Il resto viene dopo.
Edited 16 Ago. 2014 9:34