ettore_duliman ha scritto:
ah quindi ci sono state 2 migrazioni nel giro di pochi mesi
Me ne sono persa una, o l'ho dimenticata... qual'era la prima?
ettore_duliman ha scritto:
siccome qualcuno si era lamentato di pubblicità osé nei banner del sito, e poiché ne avevo viste anch'io, tra le tante elucubrazioni ho pensato che il dominio potesse essere stato inserito nelle black list dei firewall e dei dns, e quindi bloccato dunque ho provato anche a cambiare alcuni dns per vedere se riuscivo ad aggirare questo eventuale blocco, senza successo
I firewall di persè non bloccano i siti Internet ma bloccano i tentativi di intrusione, un firewall da solo non è in grado di bloccare un sito a meno che preveda la funzione di blacklisting apposita (non tutti ce l'hanno), e ci deve essere un amministratore di sistema che decide che supportimusicali.it non deve essere più accessibile dal firewall XYZ e lo configura appositamente. Questa è una cosa che normalmente succede dal lato dell'utente finale (privato o aziendale che sia), dove il firewall si trova nella sua stessa rete - di solito integrato nel router ADSL o come apparecchio esterno -, molto più raramente dal lato del provider o comunque sull'infrastruttura Internet, anche perché in quest'ultimo caso la richiesta deve provenire da molto in alto, di solito dalla magistratura.
I DNS idem, non sono loro che bloccano i siti autonomamente in base al contenuto, al limite qualcuno può decidere che il sito tal-dei-tali non deve essere più visibile e da ordine ai vari provider che i loro DNS non debbano più risolverne l'indirizzo, e questo qualcuno di solito è una persona od un ufficio che sta nei piani medio-alti di qualche ente governativo. Ma questo accade sempre nei confini nazionali, ed ovviamente ha effetto solo sui DNS presenti sul territorio della nazione interessata dalla misura.
Gli eventuali banner pornografici non sono certo un motivo sufficiente a decidere l'oscuramento di un sito, altrimenti qualsiasi sito pornografico esistente sulla Rete sarebbe oscurato (e sappiamo bene che non è così
). Inoltre, come hai correttamente intuito, questa contromisura è aggirabile molto facilmente semplicemente usando dei DNS che non siano appartenenti al territorio nazionale, per esempio quello di Google (8.8.8.8) su cui solo il governo americano può dire qualcosa, quindi è una contromisura molto all'acqua di rose. Ed in effetti in precedenza ci sono stati casi di siti oscurati in questo modo sul territorio italiano e che hanno fatto notizia proprio per la facilità estrema con cui si aggira questo tipo di censure, che le rende alquanto ridicole.
Edited 11 Mar. 2014 9:11