Studiologic sledge spet-ta-co-la-re

salvafunk 26-11-13 13.31
Personalmente provo, riprovo e ristraprovo gli strumenti che al primo contatto non mi sono piaciuti, proprio per evitare di essere superficiale e di farmene un'idea sbagliata.
lo sledge poi ancora di piu'. proprio per le sue caratteristiche di immediatezza pratica, mi era balenata l'idea di averlo.
Ma non si tratta di caratteristiche mancanti ( monotimbrico ecc...), o di questioni di brand ( discorsi che ignoro totalmente) so anche io che la filosofia dello strumento è quella di un synth senza fronzoli, 1 knob 1 funzione , creare il tuo synthbass in 13 secondi cronometrati....
Molto vintage.
Ma è proprio per questo motivo che la mia delusione sul suono è maggiore. ricrei quel synthbass e ti accorgi che non "spinge". lo suoni su altri strumenti (sempre digitali) e ti accorgi che alcuni di questi suonano semplicememte meglio.E' il suono che non convince ( ma suona meglio pure la mia scheda radias dell'M3....)
Vogliamo farne una valutazione pratica? Suonato in live queste differenze potrebbero essere meno evidenti, fino a (quasi) scomparire. Quindi con la sua facilità di utilizzo potrebbe essere vincente.
Il discorso non fa una piega.
Tuttavia se scriviamo qui nel forum è per andare un po' piu' in profondità alle questioni ( senza essere eccessivamente accademici), altrimenti con la filosofia " in live tanto con i mixer schifosi e tecnici incompetenti va bene tutto" non è che vai molto lontano....
Platipo 26-11-13 13.39
paolofanin ha scritto:
Certamente, ho detto Blofeld perché si è un waldorf... allora facciamo WALDORF STAGE :)
Per me il punto forte dello Sledge è il pannello di controllo così facilmente "spippolabile" in live.. l'ho provato con il gruppo ed in sala prove ed è una goduria da suonare (almeno per me).


Ma lo è senz'altro, Però se si chiamasse Waldorf avrebbe pure 32 note di polifonia e 16 parti di politimbricità... invece l'hanno fatto nella marca sporca e di spremerlo un po il DSP non ci hanno pensato.
Imho non è granchè: l'interfaccia anni 70 ha i suoi vantaggi, ma meglio avere un pannello ricco, un po di "softknobs" o come le volete chiamare e un buon display, così da poter accedere a tanti parametri in realtime ma potendo anche all'occorrenza andare in profondità; il pannello dell'ION o del Virus si spippolano live benissimo, non c'è un gran da fare del menu diving, chiaro che se vuoi programmare in profondità le mani te le devi sporcare, e esplorarti un po di menu...
Poi non ho capito la questione "synth da uomo", capisco che certe cose con mille menu abbiano dell'anale, ma da musicista elettronico mi sento un po più evoluto del chitarrista medio, se un parametro non è li a vista su pannello non è che mi vengano le crisi esistenziali... e non è che le donne amino il menu diving, anzi emo
lifetime 26-11-13 13.39
... io penso che un synth debba emozionare fin dalle sue forme d'onda di base emo, se devo tornare 10 volte in negozio per riprovre lo sledge e vedere di tirarne fuori un suono che mi piaccia... allora non fa per me!
giomusic 26-11-13 13.55
emo io mi tengo ben stretto il mio Access Virus TI.....pensandoci non lo vendo piùemo
carmol 26-11-13 14.11
Mah non ho provato di persona lo sledge quindi non mi sono finora pronunciato,
però IMHO fare un VA che abbia tutti i limiti di un RA,
solo per permettere il paradigma 1 Knob - 1 Function,
non ha molto senso per me.
Apparte che lo sledge NON è affatto 1 Knob - 1 Function;
per avvicinarsi a questo hanno però importato al max il 5% dell'engine del blofeld.

Da un VA mi aspetto una evoluzione significativa dai RA,
che possa trarre beneficio della potenza dei moderni DSP,
anche al costo necessario di dover usare una interfaccia meno intuitiva.

Tra parentesi,
non mi stancherò mai di dire, che ci si fa la mano, il blofeld
si programma in un attimo, il sistema a matrice è congegnato davvero bene:
per dirne una, trovo molto più semplice programmare il blofeld che
non AL-1 di Kronos anche se quest'ultimo è più limitato e può beneficiare del touch screen.

Usare la tecnologia VA "solo" per emulare un RA
IMHO ha senso solo se ci si concentra su una (o più) macchine specifiche;
ad esempio per creare un clone del minimoog.
Ma se stiamo parlando di synth VA con una propria personalità,
per me caratteristiche avanzate quali filtri multipli, inviluppi plurisegmentati,
diversi tipi di sintesi, politimbricità etc nel 2013 sono feature imprescindibili.
Edited 26 Nov. 2013 13:18
anumj 26-11-13 14.26
@ lifetime
... io penso che un synth debba emozionare fin dalle sue forme d'onda di base emo, se devo tornare 10 volte in negozio per riprovre lo sledge e vedere di tirarne fuori un suono che mi piaccia... allora non fa per me!
ho visto gente emozionarsi con i campioni e non trovare alcun feeling con un rhodes vero o con un minimoog.


anumj 26-11-13 14.27
Platipo ha scritto:
Poi non ho capito la questione "synth da uomo"


non da uomo, ma per uomo
gesucca 26-11-13 14.28
Jeanlu ha scritto:
Ritengo inoltre che lo Sledge vada giudicato da un punto di vista tastieristico, e non dal punto di vista di un sound engineer.


Ogniuno lo giudica secondo le sue esigenze.
salvafunk 26-11-13 14.30
@ carmol
Mah non ho provato di persona lo sledge quindi non mi sono finora pronunciato,
però IMHO fare un VA che abbia tutti i limiti di un RA,
solo per permettere il paradigma 1 Knob - 1 Function,
non ha molto senso per me.
Apparte che lo sledge NON è affatto 1 Knob - 1 Function;
per avvicinarsi a questo hanno però importato al max il 5% dell'engine del blofeld.

Da un VA mi aspetto una evoluzione significativa dai RA,
che possa trarre beneficio della potenza dei moderni DSP,
anche al costo necessario di dover usare una interfaccia meno intuitiva.

Tra parentesi,
non mi stancherò mai di dire, che ci si fa la mano, il blofeld
si programma in un attimo, il sistema a matrice è congegnato davvero bene:
per dirne una, trovo molto più semplice programmare il blofeld che
non AL-1 di Kronos anche se quest'ultimo è più limitato e può beneficiare del touch screen.

Usare la tecnologia VA "solo" per emulare un RA
IMHO ha senso solo se ci si concentra su una (o più) macchine specifiche;
ad esempio per creare un clone del minimoog.
Ma se stiamo parlando di synth VA con una propria personalità,
per me caratteristiche avanzate quali filtri multipli, inviluppi plurisegmentati,
diversi tipi di sintesi, politimbricità etc nel 2013 sono feature imprescindibili.
Edited 26 Nov. 2013 13:18
Con le caratteristiche dello Sledge ci fai un buon 90% dei suoni elettronici ( almeno nell'ambito rock/pop) provenienti dai synth analogici.
Quindi non credo che sia proprio cosi' limitato. Anzi, se fosse solo per quello lo consiglierei ai presettari senza ritegno, quelli che al massimo modificano l'attacco di un suono.
Ci puo' stare una filosofia del genere, anche da un digitale, ma che sia almeno all'altezza dal punto di vista timbrico......
Atreus 26-11-13 14.32
Anche io ritengo lo sledge limitato e non così ben suonante. L'ho provato nella prima release e anche dopo qualche aggiornamento con Mirabella durante una demo. Ho notato gran aliasing nei filtri e non tanta profondità nel suono (rispetto ad un vetusto NL2X ad esempio). A parte le scelte stilistiche orrende a cui ci ha abituato Studiologic non lo considero spettacolare...dai un monotimbrico digitale nel 2013 a 1000 euro...per me si poteva fare di meglio.
Almeno ha 5 ottave e una buona meccanica perchè altrimenti non troverei proprio un motivo per sceglierlo rispetto alla concorrenza.

PS Ma Anumj, perchè tutte 'sti complimenti per i progetti studiologic? Anche con il numa concert ti eri buttato a capofitto in lodi sperticate! Questi forum esistono per lamentarsi! emo
Edited 26 Nov. 2013 13:33
SimonKeyb 26-11-13 14.46
vorrei aggiungere (e concludere) che questo sledge, a dispetto anche delle opinioni in confidenza di qualche commesso con cui ho parlato, MALE non suona, solo che per il prezzo a cui viene venduto c'è di molto meglio. stop emo
Edited 26 Nov. 2013 13:50
carmol 26-11-13 14.51
salvafunk ha scritto:
Con le caratteristiche dello Sledge ci fai un buon 90% dei suoni elettronici ( almeno nell'ambito rock/pop) provenienti dai synth analogici.
Quindi non credo che sia proprio cosi' limitato.

Appunto, copia di suoni analogici; non è lo sledge poco limitato,
le macchine analogiche hanno i limiti intrinseci della loro tecnologia.
Riprodurre suoni analogici è il MINIMO che si possa pretendere
da un VA, visto che nasce da questa esigenza, ma oggi SOLO
questo è assolutamente insufficiente, non giustifica l'uscita di nuovi modelli.
Jeanlu 26-11-13 14.55
@ gesucca
Jeanlu ha scritto:
Ritengo inoltre che lo Sledge vada giudicato da un punto di vista tastieristico, e non dal punto di vista di un sound engineer.


Ogniuno lo giudica secondo le sue esigenze.
Ni...
Sì, ma essendo uno strumento pensato per la performance e l'immediatezza d'uso, non mi sembra giusto dare la "priorità" alle opinioni soggettive dei collezionisti, sound designers o produttori.
gesucca 26-11-13 15.03
Vista in questo modo sono d'accorto con te. emo
SMARTKID 26-11-13 15.21
Preferirei di gran lunga acquistare per 500 euro un jp8000 usato, che ha mille volte più botta e più carattere di questo synth color mattone (che peraltro esteticamente mi piace, e di cui apprezzo anche l interfaccia comoda e facilissima).

emo
salvafunk 26-11-13 15.52
@ carmol
salvafunk ha scritto:
Con le caratteristiche dello Sledge ci fai un buon 90% dei suoni elettronici ( almeno nell'ambito rock/pop) provenienti dai synth analogici.
Quindi non credo che sia proprio cosi' limitato.

Appunto, copia di suoni analogici; non è lo sledge poco limitato,
le macchine analogiche hanno i limiti intrinseci della loro tecnologia.
Riprodurre suoni analogici è il MINIMO che si possa pretendere
da un VA, visto che nasce da questa esigenza, ma oggi SOLO
questo è assolutamente insufficiente, non giustifica l'uscita di nuovi modelli.
Rispetto la tua visione Carmol, ma io la vedo dalla prospettiva opposta: avvicinati al suono ( da un punto di vista prettamente timbrico) da cui prendi spunto, poi sulla complettezza di possibilità se ne puo' parlare.
Dammi un paio di oscillatori ( minchia anche solo 2) ma pieni e cattivi, e che soprattutto suonino bene insieme, con battimenti credibili, che non suonino come 2 profilati in alluminio agitati.
Dammi un bel filtro, anche uno solo che "cinguetti" con i crismi
dammi un inviluppo "stagno" e veloce ( minchia, mi piacciono i synthbass del funk primi anni '80)
dammi un paio di parametri tra sync e ring modulator che non suonino come papere starnazzanti
Dato un minimo sindacabile per poter lavorare bene, la discriminate è quella: o suona "bene", oppure 145 fonti di modulazione per modulare una schifezza non mi entusiasmano, nemmeno da un digitale del 2013.....
anumj 26-11-13 16.27
carmol ha scritto:
Apparte che lo sledge NON è affatto 1 Knob - 1 Function


cosa volevi la sezione midi/system a pomelloni?
anumj 26-11-13 16.29
carmol ha scritto:
Appunto, copia di suoni analogici; non è lo sledge poco limitato,
le macchine analogiche hanno i limiti intrinseci della loro tecnologia.


Ti meriti un thanks, non vorrei dartelo in verità. Ma te lo meriti.
anumj 26-11-13 16.33
Atreus ha scritto:
Ma Anumj, perchè tutte 'sti complimenti per i progetti studiologic?


Perchè studiologic merita la nostra attenzione, cosi come casio, e tutti quei marchi che devono ogni giorno combattere contro i pregiudizi e le omologazioni imposte dai soliti imperi monopolistici che ci rifilano merda e ce la fanno pagare a peso d'oro.
anumj 26-11-13 17.11
salvafunk ha scritto:
Con le caratteristiche dello Sledge ci fai un buon 90% dei suoni elettronici ( almeno nell'ambito rock/pop) provenienti dai synth analogici.


esatto, salva.
esatto.

tu pero dici che lo sledge non pompa sui bassi.
io ho fatto la prova del 9 con uno square + sub, ad attacco zero e più sotto di cosi non si puo'... molto meglio di altri VA (e ne ho parecchi) e persino molto meglio di alcuni analogici (mks70, matrix1000, xpander).

lo sledge è l'abc... è un ferro del mestiere per un sintesista, ma è ovvio che è pur sempre un clone da 900 euro.
Chi a quel prezzo vuole il miracolo vada a lourdes.