sbagli di grosso
supponiamo che in italia ci siano 1.000 acquirenti di tastiere (di un certo tipo).
una volta vendute le 1.000 unità, la casa costruttrice dovrebbe chiudere perché nessuno comprerebbe più nuovi modelli
2 Gb non bastano per le librerie attuali, a meno di non accontentarsi
linux è un sistema utilizzato da receptor, ad esempio, ma occorre caricarci sopra emulazioni di windows per far girare gli strumenti virtuali, non fosse altro perché il software di autenticazione delle chiavette, o il NI contol center, o in genere i service center di qualsiasi software house su linux non vanno, né funzionano i VSTi senza appunto emulazioni
ma supponiamo per un attimo che la kore produca un attrezzo del genere.
bisogna metterci dentro un quadcore con 8 giga di ram, una tastiera, un gruppo di controllers ed un sistema operativo proprietario in grado di gestire il tutto. in pratica, un kronos potenziato
a questo punto, i costi di sviluppo sarebbero identici per il modello cosiddetto entry e quello full, a meno di non utilizzare piattaforme diverse, e sottopotenziare gravemente il modello entry
se volessi customizzare lo strumento, dovresti studiare un sistema modulare per l'hardware, quindi stampi complessi e spese ulteriori.
se volessi aprire lo strumento a terze parti per quel che riguarda il software, perderesti l'unica cosa che secondo te farebbe guadagnare e cioè la customizzazione software. a questo punto le maggiori spese per lo sviluppo e la produzione, non potendo spalmarsi su produzioni vaste e soprattutto sulle successive varianti, te le troveresti tutte in corpo al momento dell'acquisto. inoltre, essendo basato su un solo tipo di hardware e su un sistema operativo complesso e a strati, eventuali aggiornamenti software terze parti sarebbero più difficili da implementare, costringendo la casa produttrice a lavorare a vantaggio della concorrenza.
questo non accade solo per le tastiere, ma in qualsiasi campo del commercio.
perché un produttore dovrebbe darsi la zappa sui piedi?