Ciao a tutti, io sono Kenny!!
Sono d'accordo con quello ke ha detto Platipo; uno strumento vintage non è un pezzo da collezione di cui si ambisce il possesso sulla base del fatto che per la maggioranza di chi fa un certo tipo di musica quello strumento è un mito. Soprattutto se quello strumento è ormai talmente inflazionato che tutto ciò ke ci si poteva tirar fuori è stato tentato ed è ormai ampiamente di pubblico dominio...
Io tra l'altro sono molto appassionato di drum machines e posseggo molti modelli vintage, sia sintetiche che con i suoni campionati; ambisco a trovare una Linn Drums o una scheda con i campionamenti della Linn Drums per la Korg DDD5, ma non spenderei mai 2000 Euro x una Roland TR 909, ke è certamente una figata, ma ormai talmente abusata che se la metti in un tuo brano sei tutto tranne ke originale...
Oltretutto preferisco la TR 808, che ha acquistato molti anni fa, quando se compravi quegli strumenti, era il 1988, molti ti guardavano con sufficienza!!!
E non è nemmeno vero ke senza un particolare strumento non si può ottenere un certo sound; io sono riuscito ad ottenere suoni Techno e Hardkore estremamente simili a quelli della TR 909 da una Alesis HR16, effettandola con circuiti a transistor in saturazione da me progettati...
Riguardo i synth, ho qualche vintage, roba da poco comunque, degli anni '80, con quei terrificanti "data entry"...
Per principio non sono contrario a nulla, neanche ai V-synth, credo ke uno, se ha delle belle idee può creare un intero album di musica elettronica anche solo con "Audacity", ovviamente questo è un caso limite, ma il suono dei "virtuali" ha una componente asettica che un po' mi infastidisce, anche quando i brani sono belli e "poderosi"...
Se ascoltate "Oxigen" di J. M. Jarre, ma anche certe produzioni techno dei primi anni '90, vi accorgete che il suono di quelle apparecchiature è davvero caldo e maestoso, niente a ke vedere con i Virtual-analogue...
Poi resta l'aspetto del contatto fisico con lo strumento, che è davvero essenziale per chi musica; la differenza con i "virtuali", è come quella ke c'è tra godere con una rivista porno e con una donna vera, se mi passate il paragone, perché il sesso coinvolge soprattutto il tatto, non solo la vista...
I veri analogici non avevano una "interfaccia utente"; questa derivava dal fatto che i potenziometri, le levette e gli interruttori erano realmente parte dei circuiti elettronici e quindi reagivano senza tempi di latenza... E poi volete mettere avere davvero lì lo strumento, toccarlo, sentire come interagisce... ???
Io poi non giudico un synth dalla sua "potenza", anzi, più un synth è rozzo e limitato e più mi piace, soprattutto in un ambito Techno-minimal. Da qualche anni molti mini-synth li progetto e costruisco io perché macchine del genere in commercio non si trovano.
Se poi uno vuole farsi un arsenale di synth ed altre apparecchiature realmente "analogue" senza farsi derubare, può acquistare i kits venduti da PAiA, sempre ke sappia almeno tenere in mano un saldatore...