carmol ha scritto:
da un lato si auspica innovazione, novità, qualcosa di "diverso"
dai soliti campioni, rompler etc,
Non è proprio così.
Quello che generalmente si contesta negli strumenti "a campioni" è una certa staticità sonora.
Capita sovente che tastiere appartenenti alla stessa casa (korg, roland, yamaha, etc) continuino ad usare sempre gli stessi suoni/campioni.
Una motif è una Tyros, e viceversa.
Una krome ha un po' di kronos e un po' M3 (il german grand è quello di kronos, i fiati sono di kronos, i quali sono uguali all'M3).
L'Integra7 usa gli stessi suoni della xxxx.
E via discorrendo.
Ciò che manca ai rompler moderni è una diversità sonora (campioni) ben definita da modello a modello, il che rende statici e poco innovativi tali rompler.
Io non sono contrario ai rompler.
Ma mi infastidisce un po' questa monotonia che vuole in ogni nuova macchina gli stessi campioni già visti e sentiti su un altro modello.
carmol ha scritto:
ma quando quel qualcosa c'è, viene sottovalutato o nella migliore delle ipotesi
guardato con sufficienza, perchè complicato e/o non capito;
Questo è un altro problema di ciò che dovrebbe rappresentare il concetto di "innovazione" in uno strumento musicale.
Innovazione non vuol dire soltanto fare nuovi suoni, ma anche il riuscire a creare uno strumento che permette al musicista un approccio il più naturale, intuitivo, e rapido possibile.
Fare uno strumento qualsiasi ricchissimo di sonorità, ma renderlo terribilmente complicato da usare, non è innovazione.
Mai dimenticarsi che uno strumento musicale va in mano a dei musicisti, non a degli ingegneri, e i musicisti hanno a cuore essenzialmente il suonare, il più in fretta possibile.
Lo strumento deve essere fatto tenendo conto anche di questo aspetto fondamentale, l'ergonomia, la facilità d'uso, l'intuitività, la rapidità di fare tutto il più in fretta possibile, l'operatività, e infine anche le eventuali "failures" che possono capitare nella vita lavorativa di tutti i giorni (es uno sbalzo di tensione improvviso).
Mi duole notare invece che molte tastiere moderne peccano enormemente da questo punto di vista (vedi i vari M3, kronos, etc, che per accendersi hanno bisogno di quasi 2 minuti di tempo morto).
Questa non è innovazione, questi sono bug che possono comportare (dipende dal contesto) problemi seri al musicista.
Sta ai progettisti risolverli, non fingere di non vederli e/o non considerarli.
Devo ancora vederlo nascere io uno strumento veramente "innovativo".
Al momento non l'ho ancora visto.
carmol ha scritto:
e alla fine ci si butta a pesce sul rompler o sulla tastiera della chicco con tante manopolone,
perchè oltre quello non si riesce ad andare,
Infatti.
Se non si riesce ad andare oltre è perchè la macchina è mal progettata e non permette al musicista qualunque di andare velocemente oltre.
Servono macchine più sostanza e meno complicatezza.
carmol ha scritto:
ma tanto
alla fine "l'importante è suonare" manco fossero tutti novelli Jarret
Infatti è proprio così che deve essere: bisogna suonare, non perdere tempo appresso a 30000 funzioni nascoste.
Gli strumenti musicali sono fatti per suonare, coi suoni giusti, il più velocemente possibile.
Passare giorni interi a pusciacchiare un display alla ricerca di un suono non fa parte di uno strumento musicale.
E' tutto tempo perso che nessuno ci ripaga nel nostro lavoro.