@ anonimo
Il DX7 era
soprattutto un pianoforte elettrico, ed anche se fu valorizzato per i numerosi timbri innovativi, si ritrovava in grande percentuale a suonare le timbriche di FM piano.
Che poi se ne sia abusato discograficamente fino alla nausea, e' un altro discorso, ma chi ne ha fatto buon uso tirandoci fori suoni esclusivi, ha saputo valorizzare uno strumento che resta non a caso nella storia.
Col senno di poi e' facile parlare di scampanellio e cose simili, ma all'epoca quel suono fu una rivoluzione non da poco se consideriamo che nasce senza azioni meccaniche (solo di sintesi).
Le imitazioni digitali ovviamente sono sgradevoli, perche' accentuano cio' che ci ha gia' nauseato in passato, con in piu' l'elaborazione digitale del campione, che rende quel timbro scampanelloso e inespressivo.
Verissimo. Tra gli usi e gli abusi musicali degli anni 80, forse il piano DX è stato al primo posto assoluto.
Per fortuna c'è una buona discografia che conferisce alla sintesi FM una maggiore 'versatilità timbrica'.
Il DX7 e tutti gli strumenti in FM Yamaha restano intramontabili e inimitabili. Ci hanno provato tutti, con i campioni, con i vsti, ma nessuno è in grado di restituire quella risposta dinamica.
Tant'è che la sintesi FM è tornata in vita proprio in uno stage piano Yamaha. Questo la dice lunga sulle future scelte della casa dei 3 diapason.