orange1978 ha scritto:
io non vedo nulla che non ci fosse anche da altre parti, ste menate sul synthex o ds2 mi fanno rotolare dalle risate, buoni strumenti, ma nulla che non avessero anche gli altri.
Il Synthex aveva una cosa che gli altri proprio non avevano: il suo suono personalissimo.
Quando si parla di synth non centra nulla andare a guardare se ha 4 wave o 5 wave, o se ha il filtro a 24 db ottava o a 12 db ottava.
Molti synth sono tutti uguali "sulla carta" ma nessuno suona uguale all'altro.
Pertanto dire che un Synthex - in quanto "uguale" come architettura ad altri synth - fa ridere è fuori luogo.
Gli altri synth non suonano come un Synthex.
Il quale a sua volta il Synthex non suona uguale ad un altro Synthex.
Nel synth analogico o vintage che dir si voglia non c'è lo strumento "uguale".
Il digitale ci ha abituati ai suoni fatti con lo stampino in cui ogni macchina suona identica all'altra (es un M1 suona esattamente identico ad un altro M1).
Questo per il motivo che ho già spiegato: nel digitale non c'è più il segnale, non c'è più la corrente viva, ma c'è solo una "informazione" che nasce come informazione digitale, viene mantenuta in digitale, e percorre i circuiti in digitale.
Solo alla fine, a valle dei convertitori, torna ad essere un segnale analogico.
In un synthex o apparato analogo è tutto diverso.
Lì l'oscillatore oscilla davvero, è un segnale impreciso, instabile, che varia col variare dei componenti elettronici, del calore, delle tensioni.
Ogni transistor, condensatore, resistenza, induttanza, contribuisce a creare il suono.
Nel digitale invece un condensatore è morto, non fa nulla; l'unico suo scopo è filtrare le correnti spurie affinchè non disturbino non il segnale ma "l'informazione", se l'informazione è 000000 deve assolutamente rimanere 000000, guai se diventa 000001, si perderebbe l'informazione e si impalla il sistema.
Tutta l'elettronica digitale è "passiva", è morta, non svolge nulla, non crea il suono e non manipola niente.
Se è rosso è rosso, se è bianco è bianco.
Nel Synthex (e affini) il rosso non è mai rosso, neanche in partenza, ogni componente elettrico successivo aggiunge un suo personale tocco di colore in modo "vivo", "elettrico", "naturale", "casuale", il tutto determinato non da un "codice" ma proprio dalle caratteristiche elettriche intrinseche di quel componente e da come si comporta se fatto lavorare in un certo range di temperatura, tensione, amperaggio, resistenza, impedenza, configurazione.
Il digitale (es un processore) se ne infischia totalmente di queste cose.
Un processore se fatto lavorare in overclock di tensione o di frequenza non cambierà un accidenti di niente al segnale.
Se il segnale (l'informazione) è XXXXXX continuerà a rimanere XXXXXX a vita.
In un analogico invece se alimento un transistor con 160 mA anzichè con 50 mA gli faccio cambiare completamente le sue caratteristiche e il modo di lavorare/manipolare il segnale.
Idem se al posto di un transistor BC107 uso un Mosfet alimentato in controreazione.
E' questo il bello del Synthex e synth analogici affini: tutta l'elettronica è viva per davvero, crea e manipola il segnale per davvero, e il suono risultante non è il risultato di un "software" (un codice) ma è tutto un gioco randomico di componenti elettrici fatti lavorare in un certo modo.
Edited 3 Feb. 2012 14:57