Antony ha scritto:
Roland ha radicalmente cambiato direzione.
Vende benissimo Stage Pianos, Digital Pianos, Workstation e Synth.
Non produrrà più tastiere arranger perchè è un settore sempre in ROSSO FISSO.
Produrrà e venderà quello che è maggiormente richiesto dalla sua utenza.
Presto anche Korg e Yamaha adotteranno una strategia simile dal momento che stanno messe peggio di Roland.
Secondo me la questione è un tantino diversa (pur sottolineando che è una mia ipotesi).
(Se) Roland non produrrà più arranger è perchè i suoi arranger non hanno particolarmente brillato rispetto agli arranger concorrenti.
Agli inizi sì andavano bene (io stesso ne ho avuto uno, il Roland E-20), ma poi Yamaha e Korg hanno tirato fuori dei bei mostriciattoli, e a quel punto non c'è stata più partita.
Tutti compravano Yamaha e Korg.
Roland è rimasta indietro da questo punto di vista, quindi difficilmente si rimetterà in gioco cercando di portare via lo scettro al settore arranger; settore in cui Yamaha e Korg oramai fanno da padrone.
Ma a parte questo c'è un'altra cosa che va bene osservata e che già l'avevo fatta notare tempo dietro: non sono gli arranger a scomparire, ma sono le workstation a prendere il posto degli arranger!
Tutti a vari "pattern yamaha" (sul motif) e roland" (sul fantom), e i vari "karma Korg" (su M3 e kronos) cosa sono se non un metodo di portare l'arranger in una workstation?
Col mio M3 se voglio, teoricamente, potrei andare in giro a fare pianobar sfruttando i "pattern karma", ne ha un'infinità, sono centinaia, e coprono una vasta quantità di stili e ritmi.
Ovviamente andrebbero un tantino sistemati a proprio gusto, ma rimane il fatto che quelli sono "arranger", ossia autoaccompagnamenti gestibili in tempo reale e suonabili in tempo reale.
Non avranno (ora) la versatilità dei moderni arranger dedicati, ma diamogli tempo e vedrete che le future workstation diverranno sempre più simili agli arranger.
Già ci siamo arrivati molto vicini.
Le workstation moderne sono diventate talmente "stazioni di lavoro" che riescono a fare quasi concorrenza non solo agli arranger, ma anche ai digital piano, e ai sintetizzatori puri.
Questa sarà la probabile evoluzione.
Niente più digital piano, synth, e arranger, bensì la "workstation", la macchina "
faso tuto mì" (come dicono in Veneto) che può tutto e fa tutto.
Diamo tempo una decina d'anni, facciamo anche venti per precauzione, ma vedrete se non sarà così.
Edited 5 Dic. 2011 17:41