stesgarbi ha scritto:
Ma forse . . . l'amore degli svedesi per la sonorità hammond si è fermato ad un certo (ottimo) punto per esigenze commerciali, mentre l'amore dei nostri progettisti (Scognamiglio/Previati) è riuscito ad andare oltre.
Non credo sia solo un' impressione, e non credo che sia a caso che l' Italia sia uno dei paesi più attenti all' Hammond...perlomeno Hammond inteso come quello con lo "sputo", caldo e dolce e anche ruggente e graffiante.
L. Hammond non gradiva il click e odiava il Leslie perchè "rovinava" il suo suono...e in America l' Hammond aveva al 90% un' altro scopo.
Da noi nacque il Pari, anche se di progetto Olandese su una "dritta" di un signore siciliano, tal Cotra (da quì il modello Pari Kotra), ed Elka, Viscount, Crumar già facevano, nei limiti dell' epoca, i propri cloni...e poi non dimentichiamoci dei modelli Hammond CV, E, che venivano costruiti a Torino.
Forse il suono Hammond è molto affine alla personalità italiana, la spagna pensa alle corde, la Francia ai pianoforti, la Germania e i nordici in generale ai sinth...
Bah, sarebbe da ragionarci un pò sù...ma il cognome Hammond non ha nessuna attinenza con genovesi, toscani, napoletani.......? no, eh?