Ok, ora è tutto chiaro. La mia prima prova è durata solo 10 minuti in cuffia. Oggi ci sono stato un'oretta ed ho capito e sentito altre cose del CP5. Innanzitutto che non ho ascoltato i banchi veri e proprio ma una sorta di "categories" che si seleziona premendo il tasto VOICE. Ma in questa modalità non lo so perchè, il banco dei rhodes suona molto male, come avevo detto in precedenza. Invece, deselezionando questa modalità (che poi è comunque lo stato di default di come si trova lo strumento all'accensione) si possono ascoltare i tre banchi preset da 8 suoni -credo- l'uno E qui i rhodes suonano molto, ma molto meglio!
Presentissimi e con grande dinamica. C'è ne è uno che spacca tanto, con una punta di distorsione.
Per il resto dei suoni ho già detto prima, roba di contorno un pò così, di discreta qualità. Sensibilmente più bassi di livello rispetto al pianoforte, parlo soprattutto dei brass.
Poi ho provato un pò l'interfaccia e l'editing, ma insomma...ho trovato il tutto un pò macchinoso, lento, non intuitivissimo, se per far partire il leslie bisogna premere uno dei tre knob invece di una più intuitiva wheel, significa che o bisogna leggere il manuale o si va quasi per caso...senza parlare dei grattacapi per fare un layer al volo, per applicare un effetto, per capire se e dove abilitare funzioni da master keyboard. Boh.
Quindi in conclusione direi un signor pianoforte, se si considera come tale. Per usi più ibridi e più estesi, preferirei un Roland RD700GX, che oltre agli ottimi pianoforti ha dei suoni di contorno molto più caldi e dinamici, oltre che sonori, e soprattutto un interfaccia semplice e più funzionale, con quei tastoni che fai un layer immediatamente premendone due contemporaneamente e tutto il resto che capisci al volo!
Grazie per l'attenzione.
Edited 22 Mag. 2010 22:08