Ho avuto il Coronavirus...

wildcat80 19-07-22 21.58
No discernable differences in protection against symptomatic BA.1 and BA.2 infection were seen with previous infection, vaccination, and hybrid immunity. Vaccination enhanced protection among persons who had had a previous infection. Hybrid immunity resulting from previous infection and recent booster vaccination conferred the strongest protection.

Traduzione: Non sono state osservate differenze distinguibili nella protezione contro l'infezione sintomatica di BA.1 e BA.2 con precedenti infezioni, vaccinazioni e immunità ibrida. La vaccinazione ha migliorato la protezione tra le persone che avevano avuto un'infezione precedente. L'immunità ibrida risultante da una precedente infezione e la recente vaccinazione di richiamo hanno conferito la protezione più forte.

Non c'è scritto da nessuna parte che la precedente infezione dia protezione contro BA1 e BA2, e che questa sia superiore alla vaccinazione: la conclusione è che la miglior protezione è fornita da pregressa malattia + vaccinazione.

Perché succede questo? Perché l'infezione garantisce la produzione di più anticorpi contro un numero maggiore di determinanti antigenici, mentre il vaccino potenzia la risposta contro il più importante determinante antigenico.
Inoltre la malattia stimola l'immunità a livello mucosale in maniera molto più importante rispetto al vaccino.
Il cambio di passo ci sarà con l'approvazione dei vaccini topici nasali, su cui si sta lavorando, e il futuro, a livello preventivo, è dato dal vaccino nasale eventualmente associato al vaccino parenterale per i soggetti più vulnerabili.
Ma anche farsi il vaccino e poi beccarsi il Covid (o viceversa) è una buona arma.

I numeri di oggi comunque non devono spaventare.
La pressione ospedaliera è minima, si lavora normalmente, anzi, si smaltiscono pure le ferie.
Quel che deve cambiare è l'approccio a livello di medicina di comunità alla malattia, oltre che la narrazione mediatica: contare i positivi senza un discriminante clinico e continuare a dare bollettini di guerra non ha più nessun senso.
Positivi ce ne saranno sempre negli anni a venire, malati di COVID come l'abbiamo conosciuta nel 2020 andranno ad azzerarsi: è la storia naturale delle infezioni virali, noi stiamo solo cercando di velocizzarne l'endemizzazione, in un paio di anni siamo riusciti a fare quello che in natura accade in decenni, se non secoli, oltre ad aver messo appunto alcuni farmaci veramente efficaci... Visto che è di moda riportare esperienze personali come forti discriminanti, questa settimana una nostra paziente al secondo giorno di ricovero si è positivizzata (malattia portata da casa molto probabilmente, visto che è stato l'unico caso in reparto da almeno 6 mesi) con un gran febbrone: vaccinata, due giorni di rendesivir ed è guarita.
Paziente che per caratteristiche cliniche un anno fa sarebbe passata a miglior vita come tanti altri.
Sbaffone 19-07-22 22.04
@ wildcat80
No discernable differences in protection against symptomatic BA.1 and BA.2 infection were seen with previous infection, vaccination, and hybrid immunity. Vaccination enhanced protection among persons who had had a previous infection. Hybrid immunity resulting from previous infection and recent booster vaccination conferred the strongest protection.

Traduzione: Non sono state osservate differenze distinguibili nella protezione contro l'infezione sintomatica di BA.1 e BA.2 con precedenti infezioni, vaccinazioni e immunità ibrida. La vaccinazione ha migliorato la protezione tra le persone che avevano avuto un'infezione precedente. L'immunità ibrida risultante da una precedente infezione e la recente vaccinazione di richiamo hanno conferito la protezione più forte.

Non c'è scritto da nessuna parte che la precedente infezione dia protezione contro BA1 e BA2, e che questa sia superiore alla vaccinazione: la conclusione è che la miglior protezione è fornita da pregressa malattia + vaccinazione.

Perché succede questo? Perché l'infezione garantisce la produzione di più anticorpi contro un numero maggiore di determinanti antigenici, mentre il vaccino potenzia la risposta contro il più importante determinante antigenico.
Inoltre la malattia stimola l'immunità a livello mucosale in maniera molto più importante rispetto al vaccino.
Il cambio di passo ci sarà con l'approvazione dei vaccini topici nasali, su cui si sta lavorando, e il futuro, a livello preventivo, è dato dal vaccino nasale eventualmente associato al vaccino parenterale per i soggetti più vulnerabili.
Ma anche farsi il vaccino e poi beccarsi il Covid (o viceversa) è una buona arma.

I numeri di oggi comunque non devono spaventare.
La pressione ospedaliera è minima, si lavora normalmente, anzi, si smaltiscono pure le ferie.
Quel che deve cambiare è l'approccio a livello di medicina di comunità alla malattia, oltre che la narrazione mediatica: contare i positivi senza un discriminante clinico e continuare a dare bollettini di guerra non ha più nessun senso.
Positivi ce ne saranno sempre negli anni a venire, malati di COVID come l'abbiamo conosciuta nel 2020 andranno ad azzerarsi: è la storia naturale delle infezioni virali, noi stiamo solo cercando di velocizzarne l'endemizzazione, in un paio di anni siamo riusciti a fare quello che in natura accade in decenni, se non secoli, oltre ad aver messo appunto alcuni farmaci veramente efficaci... Visto che è di moda riportare esperienze personali come forti discriminanti, questa settimana una nostra paziente al secondo giorno di ricovero si è positivizzata (malattia portata da casa molto probabilmente, visto che è stato l'unico caso in reparto da almeno 6 mesi) con un gran febbrone: vaccinata, due giorni di rendesivir ed è guarita.
Paziente che per caratteristiche cliniche un anno fa sarebbe passata a miglior vita come tanti altri.
emo
zerinovic 19-07-22 23.42
@ wildcat80
No discernable differences in protection against symptomatic BA.1 and BA.2 infection were seen with previous infection, vaccination, and hybrid immunity. Vaccination enhanced protection among persons who had had a previous infection. Hybrid immunity resulting from previous infection and recent booster vaccination conferred the strongest protection.

Traduzione: Non sono state osservate differenze distinguibili nella protezione contro l'infezione sintomatica di BA.1 e BA.2 con precedenti infezioni, vaccinazioni e immunità ibrida. La vaccinazione ha migliorato la protezione tra le persone che avevano avuto un'infezione precedente. L'immunità ibrida risultante da una precedente infezione e la recente vaccinazione di richiamo hanno conferito la protezione più forte.

Non c'è scritto da nessuna parte che la precedente infezione dia protezione contro BA1 e BA2, e che questa sia superiore alla vaccinazione: la conclusione è che la miglior protezione è fornita da pregressa malattia + vaccinazione.

Perché succede questo? Perché l'infezione garantisce la produzione di più anticorpi contro un numero maggiore di determinanti antigenici, mentre il vaccino potenzia la risposta contro il più importante determinante antigenico.
Inoltre la malattia stimola l'immunità a livello mucosale in maniera molto più importante rispetto al vaccino.
Il cambio di passo ci sarà con l'approvazione dei vaccini topici nasali, su cui si sta lavorando, e il futuro, a livello preventivo, è dato dal vaccino nasale eventualmente associato al vaccino parenterale per i soggetti più vulnerabili.
Ma anche farsi il vaccino e poi beccarsi il Covid (o viceversa) è una buona arma.

I numeri di oggi comunque non devono spaventare.
La pressione ospedaliera è minima, si lavora normalmente, anzi, si smaltiscono pure le ferie.
Quel che deve cambiare è l'approccio a livello di medicina di comunità alla malattia, oltre che la narrazione mediatica: contare i positivi senza un discriminante clinico e continuare a dare bollettini di guerra non ha più nessun senso.
Positivi ce ne saranno sempre negli anni a venire, malati di COVID come l'abbiamo conosciuta nel 2020 andranno ad azzerarsi: è la storia naturale delle infezioni virali, noi stiamo solo cercando di velocizzarne l'endemizzazione, in un paio di anni siamo riusciti a fare quello che in natura accade in decenni, se non secoli, oltre ad aver messo appunto alcuni farmaci veramente efficaci... Visto che è di moda riportare esperienze personali come forti discriminanti, questa settimana una nostra paziente al secondo giorno di ricovero si è positivizzata (malattia portata da casa molto probabilmente, visto che è stato l'unico caso in reparto da almeno 6 mesi) con un gran febbrone: vaccinata, due giorni di rendesivir ed è guarita.
Paziente che per caratteristiche cliniche un anno fa sarebbe passata a miglior vita come tanti altri.
no è vero,non lo dice, ma la verità uscirà a piccole dosi…prima bastava una dose,poi due,poi funzionicchiano, poi quello del funzionicchia ne esce con i monoclonali..per adesso mi basta :Non sono state osservate differenze distinguibili nella protezione contro l'infezione sintomatica di BA.1 e BA.2 con precedenti infezioni, vaccinazioni e immunità ibrida.
e comunque sulla base di questa affermazione è quanto meno strano che un guarito abbia sei mesi di green pass e un vaccinato 12. se un malato è guarito in casa senza nemmeno andare in ospedale la prima volta, quante possono essere le probabilità che alla seconda immunizzato dalla malattia,vada in ospedale..secondo me i guariti paucisintomatici/asintomatici dovrebbero avere il pass definitivo.
mi pare di capire che con quella paziente non siete stati in vigile attesa e paracetamolo…
ovvia la spagnola 100 anni fa…è durata due anni su…
wildcat80 20-07-22 00.20
1) il greenpass NON È un provvedimento sanitario, ma un provvedimento politico.
Ricordo che le seccature del greenpass ce le siamo ciucciate anche noi, quindi è un bottone che con me non attacca.

2) la Tachipirina e la vigile attesa è una storia che risale a un tempo ben preciso, che peraltro da ormai due anni non esiste più nella realtà clinica quotidiana, ma che qualche fonte di disinformazione continua a tirare fuori (a sproposito).

3) il virus dell'influenza e i coronavirus non si possono paragonare, perché a livello genetico hanno caratteristiche molto diverse.
Mentre il coronavirus oggi sta mostrando di essere soggetto a fenomeni di drifting antigenico determinati da mutazioni puntiformi che variano di poco e progressivamente le caratteristiche virali, il virus dell'influenza è soggetto a un fenomeno di ricombinazione che prende il nome di shifting antigenico, che accade raramente e che può cambiare drasticamente le carte in tavola (genetiche) del virus.
Il fenomeno di drifting antigenico è quello che provoca le epidemie stagionali per quanto riguarda l'influenza, e l'insorgenza di nuove varianti nel coronavirus; lo shifting antigenico è quello che invece provoca le pandemie influenzali, evento che è stato alla base comparsa e alla sparizione del ceppo virale della spagnola.
Il drifting antigenico provoca piccole variazioni (che in soldoni si traducono in vicinanza antigenica e parziale protezione da vaccino infezioni pregresse), lo shifting antigenico provoca grandi variazioni che provocano l'esplosione di infezioni verso le quali non ci sono o quasi forme di immunità acquisita.

Il SARS nCoV2 è il prodotto di un fenomeno di shifting antigenico determinato o da uno spillover sfortunato, o dalla mano dell'uomo, ma ad oggi non possiamo ancora sapere se sarà soggetto ciclicamente a fenomeni di shifting che lo possano fare sparire (o peggio diventare il virus letale perfetto), mentre sicuramente è soggetto a fenomeni di drifting minore che attesverso le varianti generano epidemie nel contesto della pandemia, che determinano l'emergere di varianti vantaggiose, sempre più contagiose e sempre meno letali.
Sbaffone 20-07-22 07.24
Basta prendere la differenza di mortalità e di ospedalizzazione tra vaccinati e non per capire cosa sarebbe successo senza vaccini
ilviandante 20-07-22 07.30
per non escludere nessuno ed anche
Sbaffone 20-07-22 07.42
Ok vediamo come vegono fatti questi articoli di panorama
zerinovic 20-07-22 11.43
@ ilviandante
per non escludere nessuno ed anche
no no, quando linki devi essere cool & vip,magari con l’anglosassone dentro sennò sei un provinciale…ed arriva subito butac che è come una scimmia che dice al pesce: “no caro,tu quando nuoti mica usi la tecnica giusta..leggi come si fa..”
link
La pandemia di coronavirus-2019 (COVID-19) ha posto serie sfide alla salute pubblica globale, all'economia e alla vita sociale [1, 2, 3]. L'immunizzazione dell'intera popolazione è un passo fondamentale nella lotta contro la pandemia di COVID-19. Sfortunatamente, sono stati riportati effetti avversi dopo la vaccinazione [[4],[5]]. Numerosi vaccini COVID-19 sono già stati prodotti e rilasciati sul mercato, e molti altri sono ancora in fase di sperimentazione clinica. L'adozione da parte del pubblico delle vaccinazioni è influenzata dalle informazioni sulla sicurezza dei vaccini e sugli effetti collaterali [[6],[7]]. Gli effetti collaterali più comuni dopo la vaccinazione COVID-19 includono una reazione locale nel sito di iniezione e sintomi simil-influenzali non specifici come febbre, mialgia, affaticamento e mal di testa. Questi sintomi possono comparire immediatamente dopo l'immunizzazione e scomparire rapidamente [[8]]. Ci sono anche segnalazioni di effetti collaterali rari ma potenzialmente gravi come trombosi arteriosa o venosa, sindrome di Guillain-Barré (GBS), miocardite, pericardite e malattie glomerulari [[9],[10]]. L'AIS e la trombosi del seno venoso cerebrale (CVST) non solo sono state descritte come conseguenze neurologiche rare e gravi dell'infezione da SARS-CoV-2 [11, 12, 13,14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24], ma sono state anche delineate dopo la vaccinazione COVID-19 [[5],25, 26, 27]. L'AIS dopo la vaccinazione COVID-19 è stato segnalato in associazione con trombocitopenia trombotica indotta dal vaccino (VITT) [28, 29,30]. VITT è stato precedentemente segnalato con CVST dopo la vaccinazione COVID-19 [[30],[31]]. Questa revisione sistematica mira a riassumere i rapporti sull'AIS dopo la vaccinazione COVID-19 e fornire informazioni sulla sua fisiopatologia, quadro clinico e gestione.
ilviandante 20-07-22 14.01
@ zerinovic
no no, quando linki devi essere cool & vip,magari con l’anglosassone dentro sennò sei un provinciale…ed arriva subito butac che è come una scimmia che dice al pesce: “no caro,tu quando nuoti mica usi la tecnica giusta..leggi come si fa..”
link
La pandemia di coronavirus-2019 (COVID-19) ha posto serie sfide alla salute pubblica globale, all'economia e alla vita sociale [1, 2, 3]. L'immunizzazione dell'intera popolazione è un passo fondamentale nella lotta contro la pandemia di COVID-19. Sfortunatamente, sono stati riportati effetti avversi dopo la vaccinazione [[4],[5]]. Numerosi vaccini COVID-19 sono già stati prodotti e rilasciati sul mercato, e molti altri sono ancora in fase di sperimentazione clinica. L'adozione da parte del pubblico delle vaccinazioni è influenzata dalle informazioni sulla sicurezza dei vaccini e sugli effetti collaterali [[6],[7]]. Gli effetti collaterali più comuni dopo la vaccinazione COVID-19 includono una reazione locale nel sito di iniezione e sintomi simil-influenzali non specifici come febbre, mialgia, affaticamento e mal di testa. Questi sintomi possono comparire immediatamente dopo l'immunizzazione e scomparire rapidamente [[8]]. Ci sono anche segnalazioni di effetti collaterali rari ma potenzialmente gravi come trombosi arteriosa o venosa, sindrome di Guillain-Barré (GBS), miocardite, pericardite e malattie glomerulari [[9],[10]]. L'AIS e la trombosi del seno venoso cerebrale (CVST) non solo sono state descritte come conseguenze neurologiche rare e gravi dell'infezione da SARS-CoV-2 [11, 12, 13,14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24], ma sono state anche delineate dopo la vaccinazione COVID-19 [[5],25, 26, 27]. L'AIS dopo la vaccinazione COVID-19 è stato segnalato in associazione con trombocitopenia trombotica indotta dal vaccino (VITT) [28, 29,30]. VITT è stato precedentemente segnalato con CVST dopo la vaccinazione COVID-19 [[30],[31]]. Questa revisione sistematica mira a riassumere i rapporti sull'AIS dopo la vaccinazione COVID-19 e fornire informazioni sulla sua fisiopatologia, quadro clinico e gestione.
certo, se non è autenticato da una certa politica sono balle; a molti fa piacere leggere solo quello che gli fa comodo.
Nel frattempo, altri grazie al vaccino stanno male, ma chi se ne frega, non fanno numero.

Si guarda troppo ai grafici e poco alle persone.
d_phatt 20-07-22 14.11
@ zerinovic
no no, quando linki devi essere cool & vip,magari con l’anglosassone dentro sennò sei un provinciale…ed arriva subito butac che è come una scimmia che dice al pesce: “no caro,tu quando nuoti mica usi la tecnica giusta..leggi come si fa..”
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La pandemia di coronavirus-2019 (COVID-19) ha posto serie sfide alla salute pubblica globale, all'economia e alla vita sociale [1, 2, 3]. L'immunizzazione dell'intera popolazione è un passo fondamentale nella lotta contro la pandemia di COVID-19. Sfortunatamente, sono stati riportati effetti avversi dopo la vaccinazione [[4],[5]]. Numerosi vaccini COVID-19 sono già stati prodotti e rilasciati sul mercato, e molti altri sono ancora in fase di sperimentazione clinica. L'adozione da parte del pubblico delle vaccinazioni è influenzata dalle informazioni sulla sicurezza dei vaccini e sugli effetti collaterali [[6],[7]]. Gli effetti collaterali più comuni dopo la vaccinazione COVID-19 includono una reazione locale nel sito di iniezione e sintomi simil-influenzali non specifici come febbre, mialgia, affaticamento e mal di testa. Questi sintomi possono comparire immediatamente dopo l'immunizzazione e scomparire rapidamente [[8]]. Ci sono anche segnalazioni di effetti collaterali rari ma potenzialmente gravi come trombosi arteriosa o venosa, sindrome di Guillain-Barré (GBS), miocardite, pericardite e malattie glomerulari [[9],[10]]. L'AIS e la trombosi del seno venoso cerebrale (CVST) non solo sono state descritte come conseguenze neurologiche rare e gravi dell'infezione da SARS-CoV-2 [11, 12, 13,14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24], ma sono state anche delineate dopo la vaccinazione COVID-19 [[5],25, 26, 27]. L'AIS dopo la vaccinazione COVID-19 è stato segnalato in associazione con trombocitopenia trombotica indotta dal vaccino (VITT) [28, 29,30]. VITT è stato precedentemente segnalato con CVST dopo la vaccinazione COVID-19 [[30],[31]]. Questa revisione sistematica mira a riassumere i rapporti sull'AIS dopo la vaccinazione COVID-19 e fornire informazioni sulla sua fisiopatologia, quadro clinico e gestione.
...ok, ma quindi da questo testo tu quale conclusione trai?
d_phatt 20-07-22 14.25
@ ilviandante
certo, se non è autenticato da una certa politica sono balle; a molti fa piacere leggere solo quello che gli fa comodo.
Nel frattempo, altri grazie al vaccino stanno male, ma chi se ne frega, non fanno numero.

Si guarda troppo ai grafici e poco alle persone.
Ma non riesco a capire come fate a trovare senso in questi ragionamenti.
Il vaccino può dare effetti indesiderati? Sì. Le persone che li subiscono hanno diritto a cure ed attenzione? Sì. Personalmente conosco pure una persona che ha avuto un problema per qualche tempo (leggero, non grave), e una che a cui è stata data una regolare esenzione medica.
La domanda numero uno è: ogni quante persone che fanno il vaccino se ne presenta una con effetti collaterali gravi e/o permanenti? Rispondete a questa domanda.
Le analoghe proporzioni dei danni portati dal covid ai soggetti non vaccinati le hai viste e messe al confronto con quelle precedenti? Hai letto le percentuali sui morti e ospedalizzati vaccinati e non vaccinati? O tutto quello che non supporta la nostra idea lo vogliamo buttare nel cesso?

Pensate che sia uno scherzo tenere a galla un'intera nazione nel bel mezzo di una pandemia? E come, con quali soluzioni? Le preghiere e la buona volontà?

Non è che se non è autenticato "da una certa politica" sono balle, è che bisogna guardare in faccia alla realtà. Semmai è il contrario, pur di trovare il minimo indizio che confermi certe idee prese per fare bastian contrario, si è disposti ad aggrapparsi ad "articoli" pieni di imprecisioni, omissioni volontarie e cazzate.
zerinovic 20-07-22 14.32
@ d_phatt
...ok, ma quindi da questo testo tu quale conclusione trai?
mi domando di che numeri stiamo parlando e ne parla dopo...Abbiamo trovato 447 articoli dopo aver cercato PubMed e Scopus fino al 14 aprile 2022 (Fig. 1). Da questi, sono stati rimossi 140 duplicati. Dopo aver escluso articoli irrilevanti, sono stati identificati 29 studi (43 pazienti), tra cui 31 pazienti (72,1%) con vaccini virali vettori, 8 pazienti (18,6%) dopo vaccini a mRNA e 4 pazienti (9,3%) dopo vaccini a virus inattivati interi.

edit: copiato e incollato male

Risultati

Abbiamo trovato 447 articoli. Da questi, sono stati rimossi 140 duplicati. Dopo lo screening ed escludendo gli articoli irrilevanti, sono stati identificati 29 studi (43 pazienti) da includere. Da tutti i casi, a 22 pazienti (51,1%) è stata diagnosticata un'AIS associata alla trombocitopenia trombotica immunitaria indotta dal vaccino (VITT). Tra l'AIS associata al gruppo VITT, tutti hanno ricevuto vaccini vettoriali virali tranne uno. La maggior parte dei casi con AIS e VITT erano donne (17 casi, 77,2%) e di età inferiore ai 60 anni (15 casi, 68%). Quattordici pazienti (32,5%) hanno avuto trombosi aggiuntiva in altri siti. Quattro di loro (0,09%) hanno mostrato CVST simultaneo e ictus ischemico. La trasformazione emorragica dopo AIS si è verificata in 7 pazienti (16,27%). Tra 43 pazienti con AIS, almeno 6 pazienti (14%) sono morti durante il ricovero ospedaliero.

non mi sembrano numeri irrilevanti sono delle belle percentuali...non dovrebbe essere obbligatorio.
d_phatt 20-07-22 14.37
@ zerinovic
mi domando di che numeri stiamo parlando e ne parla dopo...Abbiamo trovato 447 articoli dopo aver cercato PubMed e Scopus fino al 14 aprile 2022 (Fig. 1). Da questi, sono stati rimossi 140 duplicati. Dopo aver escluso articoli irrilevanti, sono stati identificati 29 studi (43 pazienti), tra cui 31 pazienti (72,1%) con vaccini virali vettori, 8 pazienti (18,6%) dopo vaccini a mRNA e 4 pazienti (9,3%) dopo vaccini a virus inattivati interi.

edit: copiato e incollato male

Risultati

Abbiamo trovato 447 articoli. Da questi, sono stati rimossi 140 duplicati. Dopo lo screening ed escludendo gli articoli irrilevanti, sono stati identificati 29 studi (43 pazienti) da includere. Da tutti i casi, a 22 pazienti (51,1%) è stata diagnosticata un'AIS associata alla trombocitopenia trombotica immunitaria indotta dal vaccino (VITT). Tra l'AIS associata al gruppo VITT, tutti hanno ricevuto vaccini vettoriali virali tranne uno. La maggior parte dei casi con AIS e VITT erano donne (17 casi, 77,2%) e di età inferiore ai 60 anni (15 casi, 68%). Quattordici pazienti (32,5%) hanno avuto trombosi aggiuntiva in altri siti. Quattro di loro (0,09%) hanno mostrato CVST simultaneo e ictus ischemico. La trasformazione emorragica dopo AIS si è verificata in 7 pazienti (16,27%). Tra 43 pazienti con AIS, almeno 6 pazienti (14%) sono morti durante il ricovero ospedaliero.

non mi sembrano numeri irrilevanti sono delle belle percentuali...non dovrebbe essere obbligatorio.
Ma guarda che le percentuali nel testo che hai riportato in questo post sono riferite al totale delle 43 persone prese in esame nell'articolo. 43 persone.

La conclusione dell'articolo l'hai letta? C'è scritto che gli operatori sanitari dovrebbero conoscere questo raro effetto collaterale della vaccinazione da COVID-19 in modo da poter fornire un adeguato trattamento medico, o che il vaccino anti covid è altamente pericoloso e non dovrebbe assolutamente essere obbligatorio?

Ma poi, anziché fermarti al riassunto, leggi la conclusione integrale in fondo all'articolo, che termina con:

"Of note, the benefits of COVID-19 vaccination remarkably outweigh the very small risk of AIS, CVST and other thrombotic events. Thus, the public must be reassured that vaccination is the most effective strategy to stop COVID-19 pandemic."

Traduzione (mia e fatta al volo):
I benefici della vaccinazione per il COVID-19 superano notevolmente il rischio molto piccolo di AIS, CVST e altri eventi di trombosi. Quindi la popolazione deve essere deve essere rassicurata del fatto che la vaccinazione è la strategia più efficace per fermare la pandemia di COVID-19.

Se non ti fidi usa pure il traduttore automatico o falla tradurre da qualcun altro.

E adesso come la mettiamo?
zerinovic 20-07-22 14.54
@ d_phatt
Ma guarda che le percentuali nel testo che hai riportato in questo post sono riferite al totale delle 43 persone prese in esame nell'articolo. 43 persone.

La conclusione dell'articolo l'hai letta? C'è scritto che gli operatori sanitari dovrebbero conoscere questo raro effetto collaterale della vaccinazione da COVID-19 in modo da poter fornire un adeguato trattamento medico, o che il vaccino anti covid è altamente pericoloso e non dovrebbe assolutamente essere obbligatorio?

Ma poi, anziché fermarti al riassunto, leggi la conclusione integrale in fondo all'articolo, che termina con:

"Of note, the benefits of COVID-19 vaccination remarkably outweigh the very small risk of AIS, CVST and other thrombotic events. Thus, the public must be reassured that vaccination is the most effective strategy to stop COVID-19 pandemic."

Traduzione (mia e fatta al volo):
I benefici della vaccinazione per il COVID-19 superano notevolmente il rischio molto piccolo di AIS, CVST e altri eventi di trombosi. Quindi la popolazione deve essere deve essere rassicurata del fatto che la vaccinazione è la strategia più efficace per fermare la pandemia di COVID-19.

Se non ti fidi usa pure il traduttore automatico o falla tradurre da qualcun altro.

E adesso come la mettiamo?
43 persone...questo è quello che passa la mutua...perchè pubblicare uno studio con cosi poche persone? per stare in equilibrio e non prendere una posizione, a seconda di come soffia il vento possono facilmente giustificarsi e non perdere credibilità, sono cose che da che mondo è mondo....si fanno.
d_phatt 20-07-22 14.56
zerinovic 20-07-22 15.05
d_phatt ha scritto:
o che il vaccino anti covid è altamente pericoloso e non dovrebbe assolutamente essere obbligatorio?
questo non l'ho letto ma mi fido..
bene siamo al punto...perchè lo impongono ancora?

d_phatt 20-07-22 15.08
@ zerinovic
43 persone...questo è quello che passa la mutua...perchè pubblicare uno studio con cosi poche persone? per stare in equilibrio e non prendere una posizione, a seconda di come soffia il vento possono facilmente giustificarsi e non perdere credibilità, sono cose che da che mondo è mondo....si fanno.
Ma che cosa stai dicendo? Il perché c'è scritto, è scritto nella sezione Method (Metodo): hanno cercato gli articoli nei database PubMed e Scopus e, dopo aver tolto i doppioni e le cose che non c'entravano (procedimento che tu stesso hai già riportato qui), sono rimasti con 29 articoli che trattano di un totale di 43 persone.

Lo studio tratta di poche persone perché le persone a cui capitano quegli effetti collaterali sono poche, sono rari, c'è scritto che sono rari.

Insomma prima mandiamo i link, poi ci accorgiamo di averli interpretati male e quindi che non sostengono la nostra idea, dopodiché messi di fronte al vero significato diventano paraculate scritte per non prendere posizione e salvarsi il fondoschiena?

Ti rendi conto che non ha senso?
d_phatt 20-07-22 15.09
@ zerinovic
d_phatt ha scritto:
o che il vaccino anti covid è altamente pericoloso e non dovrebbe assolutamente essere obbligatorio?
questo non l'ho letto ma mi fido..
bene siamo al punto...perchè lo impongono ancora?

Era una domanda retorica mia, non c'è scritto affatto, anzi c'è scritto proprio il contrario, come poi ho riportato più sotto. Leggi bene tutto l'articolo e leggi bene la conclusione integrale che sta alla fine.
zerinovic 20-07-22 15.20
@ d_phatt
Ma che cosa stai dicendo? Il perché c'è scritto, è scritto nella sezione Method (Metodo): hanno cercato gli articoli nei database PubMed e Scopus e, dopo aver tolto i doppioni e le cose che non c'entravano (procedimento che tu stesso hai già riportato qui), sono rimasti con 29 articoli che trattano di un totale di 43 persone.

Lo studio tratta di poche persone perché le persone a cui capitano quegli effetti collaterali sono poche, sono rari, c'è scritto che sono rari.

Insomma prima mandiamo i link, poi ci accorgiamo di averli interpretati male e quindi che non sostengono la nostra idea, dopodiché messi di fronte al vero significato diventano paraculate scritte per non prendere posizione e salvarsi il fondoschiena?

Ti rendi conto che non ha senso?
anche se 43 persone mi sembrano poche , per me lo studio è valido, i dati sopra riportati, sono rilevanti per dire, no grazie.

prima la non efficacia nel prevenire il contagio, e come si puo dire "se non avevi fatto il vaccino...te la passavi peggio" bella paraculata...ma che ne sanno, nessuno lo può sapere. poi gli effetti avversi, che dalle percentuali sono rischi concreti, se per te va tutto bene...che dire..nulla..
ilviandante 20-07-22 18.37
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