@ wildcat80
No discernable differences in protection against symptomatic BA.1 and BA.2 infection were seen with previous infection, vaccination, and hybrid immunity. Vaccination enhanced protection among persons who had had a previous infection. Hybrid immunity resulting from previous infection and recent booster vaccination conferred the strongest protection.
Traduzione: Non sono state osservate differenze distinguibili nella protezione contro l'infezione sintomatica di BA.1 e BA.2 con precedenti infezioni, vaccinazioni e immunità ibrida. La vaccinazione ha migliorato la protezione tra le persone che avevano avuto un'infezione precedente. L'immunità ibrida risultante da una precedente infezione e la recente vaccinazione di richiamo hanno conferito la protezione più forte.
Non c'è scritto da nessuna parte che la precedente infezione dia protezione contro BA1 e BA2, e che questa sia superiore alla vaccinazione: la conclusione è che la miglior protezione è fornita da pregressa malattia + vaccinazione.
Perché succede questo? Perché l'infezione garantisce la produzione di più anticorpi contro un numero maggiore di determinanti antigenici, mentre il vaccino potenzia la risposta contro il più importante determinante antigenico.
Inoltre la malattia stimola l'immunità a livello mucosale in maniera molto più importante rispetto al vaccino.
Il cambio di passo ci sarà con l'approvazione dei vaccini topici nasali, su cui si sta lavorando, e il futuro, a livello preventivo, è dato dal vaccino nasale eventualmente associato al vaccino parenterale per i soggetti più vulnerabili.
Ma anche farsi il vaccino e poi beccarsi il Covid (o viceversa) è una buona arma.
I numeri di oggi comunque non devono spaventare.
La pressione ospedaliera è minima, si lavora normalmente, anzi, si smaltiscono pure le ferie.
Quel che deve cambiare è l'approccio a livello di medicina di comunità alla malattia, oltre che la narrazione mediatica: contare i positivi senza un discriminante clinico e continuare a dare bollettini di guerra non ha più nessun senso.
Positivi ce ne saranno sempre negli anni a venire, malati di COVID come l'abbiamo conosciuta nel 2020 andranno ad azzerarsi: è la storia naturale delle infezioni virali, noi stiamo solo cercando di velocizzarne l'endemizzazione, in un paio di anni siamo riusciti a fare quello che in natura accade in decenni, se non secoli, oltre ad aver messo appunto alcuni farmaci veramente efficaci... Visto che è di moda riportare esperienze personali come forti discriminanti, questa settimana una nostra paziente al secondo giorno di ricovero si è positivizzata (malattia portata da casa molto probabilmente, visto che è stato l'unico caso in reparto da almeno 6 mesi) con un gran febbrone: vaccinata, due giorni di rendesivir ed è guarita.
Paziente che per caratteristiche cliniche un anno fa sarebbe passata a miglior vita come tanti altri.
no è vero,non lo dice, ma la verità uscirà a piccole dosi…prima bastava una dose,poi due,poi funzionicchiano, poi quello del funzionicchia ne esce con i monoclonali..per adesso mi basta :Non sono state osservate differenze distinguibili nella protezione contro l'infezione sintomatica di BA.1 e BA.2 con precedenti infezioni, vaccinazioni e immunità ibrida.
e comunque sulla base di questa affermazione è quanto meno strano che un guarito abbia sei mesi di green pass e un vaccinato 12. se un malato è guarito in casa senza nemmeno andare in ospedale la prima volta, quante possono essere le probabilità che alla seconda immunizzato dalla malattia,vada in ospedale..secondo me i guariti paucisintomatici/asintomatici dovrebbero avere il pass definitivo.
mi pare di capire che con quella paziente non siete stati in vigile attesa e paracetamolo…
ovvia la spagnola 100 anni fa…è durata due anni su…