@ paolo_b3
Grazie Doc, da un lato c'è il problema di cucinare più cose il giorno del pranzo, dall'altro lato le cotture prolungate con il riposo aprono i loro aromi e sapori.
Ci sono cose che si possono fare prima, cose che è meglio se vengono fatte prima, cose che invece devono essere inderogabilmente fatte al momento.
Sicuramente gli umidi, gli stracotti, i brasati, guadagnano in termini di sapore e anche di praticità ad essere preparati prima.
Al di là della rottura di avere un fornello occupato, al momento è molto meglio fare uno spezzatino o uno stracotto piuttosto che un brasato, anche solo per la facilità di taglio a freddo.
Volendo anche gli arrosti si possono preparare in anticipo, però bisogna saper fermare la cottura (che deve essere giusta, non indietro né troppo avanti). Io personalmente se cuocio un arrosto in anticipo, no ritiro e lo sigillo o in una busta simil vuoto o nell'alluminio, per cercare di mantenere umidità.
Vero che la crostina dorata così si inumidisce, ma durante il riscaldamento ritornerà come nuova, e la polpa non resterà asciutta.
Altre cose che prendono una marcia in più dalla cottura in anticipo sono le torte salate, le zuppe (la ribollita ad esempio io la preparo magari la domenica sera, per mangiarla il lunedì o il martedì sera ripassata, anzi, ribollita).
Di sicuro il fritto non è mai da preparare in anticipo, meglio piuttosto prepararsi le panatura e congelarle, e friggere al momento (che è sempre il tempo più veloce della preparazione): funghi, carciofi, tutto ciò che è panabile, le pastellature io non sono in grado di congelarle a crudo (vedi gli anelli di calamari pastellati surgelati, credo che siano il peggio assoluto).
Comunque ieri sera ho preparato il tuccu, ossia il tipico sugo genovese con il pezzo intero. A leggere gli ingredienti non differisce molto dal ragù. Il pezzo era un taglio di perfilo o fianco del matamà, ma c'è bene la guancia, cappello del prete, o anche qualsiasi taglio da bollito nervoso ma non troppo grasso.
Ho preparato un fondo alla genovese (porro e cipolla, prezzemolo, acciughe dissalate, carota, funghi secchi rinvenuti, pinoli) in burro e olio (di vinaccioli, sto facendo sperimentazione sui grassi da cottura, è un ottimo olio con sapore neutro), quando era bello dorato ho fatto rosolare con cura la carne, sfumato con mezzo bicchiere di vino bianco, quando l'alcool è evaporato ho aggiunto l'acqua di ammollo dei funghi e tre cucchiai di concentrato di pomodoro, uno spicchio d'aglio steccato con 3 chiodi di garofano, un rametto di timo e ho lasciato cuocere per circa 4 ore. A metà cottura ho scoperto che saremmo stati 6, quindi ho aggiunto un paio di etti di salsiccia intera. A fine delle 4 ore ho aggiustato di sale e pepe e messi a raffreddare.
Stamattina ho sgrassato in parte, e fatto cuocere per un paio d'ore, togliendo la salsiccia: ho dato il colpo di grazia al pezzo schiacciandolo con la forchetta per disfarlo bene, e ho rimesso la salsiccia giusto per farla scaldare.
Con questo ho condito della polenta integrale.