@ orange1978
la D50 con le oltre 45000 patches che ho io ti apre le casse in due come un limone, e nel mix suona ricca e presente...il kronos suona fiacco, sterile e senza alcuna personalita, se gli levi gli effetti che normalmente sono 5/6 per programma poi diventa una bontempi system5.
la roland d50 con un pizzico di delay e chorus gia ti tira giu i muri, é viva, presente, come uno strumento elettroacustico.
Il d50 è uno strumento ancora attuale, perchè tutto sommato ci si può ancora tirar fuori qualcosa di interessante.
Secondo me, parlare di d50 come synth di riferimento in senso generale lo trovo poco conveniente, per gli ovvi motivi legati ai limiti stessi del D50. La sintesi LA ben si presta a certe sonorità sintetiche (pad, fiati, percussivi), ma latita nel registro basso dove indiscutibilmente regna la sintesi analogica e, in alto, nei suoni più 'crispy' (metallofoni...), dove invece si spinge meglio la FM.
Consapevoli di questi limiti il programmatore di d50 può compensare in qualche modo, utilizzando certi transienti o affidandosi alla cross modulation ma, pur migliorando un po' le cose, non è in grado di fare miracoli.
Sul Kronos non sono invece daccordo.
Kronos è l'unico strumento oggi in grado di dare risposte a 360° su tutti i registri.
Non è affatto fiacco o sterile. Soprattutto quando inizi a modellare con AL1 e MOD7, ti accorgi che l'emulazione analogica ed FM scopri potenzialità spesso non presenti nella concorrenza.
Ma capisco che si tratta di gusti personali.
Riguardo alla personalità sappiamo tutti che oggi è difficile trovare strumenti con una propria identità, anzi quasi impossibile quando si tratta di workstation. La personalità però gliela conferiamo noi con le nostre scelte timbriche e il nostro modo di metterle in atto suonando.