Allora... ieri sera cena di S. Valentino a casa con cucina ex URSS (in altri tempi avrei semplificato dicendo Russa).
In particolare mi soffermo sul Borshch, ricetta che viene accreditata all'Ucraina, ma comunque in uso un in tutta l'area geografica.
Si fa soffriggere la cipolla nel burro, si sfuma con aceto di vino, e si aggiungono carota, sedano e rapa rossa grattugiati. Andrebbe aggiunto anche un pomodoro, ma data la stagione ho virato sulla passata. Poi un cucchiaio di zucchero e si bagna con brodo di carne in ragione di far cuocere il tutto per 30 minuti in umido, ossia non in brodo ma non si deve asciugare.
Al termine aggiungiamo una patata tagliata a cubetti, cavolo cappuccio tagliato fine, lesso di manzo tagliato a cubetti, altrettanta passata di pomodoro (una confezione da 250 gr l'ho "smezzata" ossia metà prima e metà dopo) e si copre con altro brodo di carne ma stavolta in quantità per ottenere una zuppa, fino alle classiche tre dita dalla cima della pentola. Poi si fa bollire il tutto fino a che la patata risulti cotta ma non sfatta, una ventina di minuti circa. Per finire aglio e prezzemolo tritati appena prima di spegnere.
Avendo messo il brodo non ho salato, una volta terminata la preparazione si assaggia e si aggiusta eventualmente (nel mio caso non è stato necessario).
Si serve non troppo caldo, con aggiunta di smetana (panna acida), noi abbiamo sopperito con un po' di limone nella panna da cucina.
Piatto molto apprezzato dalle mie donne e molto coreografico con il suo colore rosso carico, adattissimo per S. Valentino, ma ci stava una bella falce e martello disegnata appunto con la panna acida...
Inutile dire che eliminando il lesso di manzo e sostituendo il brodo di carne con brodo di verdure diventa un piatto vegetariano.