maxpiano69 ha scritto:
Non so se sono del tutto d'accordo Mima, forse se parliamo di DCO la differenza è inesistente o assai meno evidente, ma su un VCO mi aspetterei una "differenza di stabilità" tra l'imporre una tensione mediante un DAC (caso di synth con preset) e definirla invece direttamente tramite un potenziometro
I VCO sono già "aleatori" di loro per via della sensibilità alla temperatura, non è necessario il controllo analogico diretto del potenziometro per farli deviare. Sia i VCO del mio Jupiter 6, che quelli del mio OB-8, che quelli del "fu-mio" Jupiter 8 deviano in temperatura nonostante il synth sia controllato digitalmente e ci sia un DAC a sputarne fuori i CV. Ogni tot su tutti questi synth devo schissare il tastino dell'autotune per ritirare in quadro qualche VCO andato troppo fuori strada per via della deriva in temperatura. Il Jupiter 6 in particolare è piuttosto sensibile, d'altra parte subito dopo l'autotune i VCO sono talmente precisi da sembrare a volte dei DCO. Ma dopo un po' ricomincia ad esserci un po' di movimento.
maxpiano69 ha scritto:
PS: comunque ,seppur di poco, Juno 6 e 60 non differivano solo per la presenza di memorie, Gearslutz: juno-60-vs-juno-6-sound (discussion)
Questo conferma che le differenze di suono tra Juno 6 e 60 non sono dovute al fatto che uno ha le memorie e l'altro no, ma per via di componentistica di contorno leggermente diversa. Senza dimenticare che sui synth vintage le differenze per la maggior parte sono dovute all'invecchiamento dei componenti, e quindi alle due macchine che vengono confrontate che sono fuori calibrazione in modi diversi. Se le ricalibri come da specifiche di fabbrica, sono pronto a scommettere che in un test alla cieca nessuno saprebbe distinguere se quello che sente è un Juno 6 od un 60, perché a parte quelle differenze minori la catena di sintesi usa gli stessi componenti ed è organizzata nello stesso modo.
tsuki ha scritto:
E' roba da puristi
Personalmente direi "è roba da chi vuole perdere tempo a spaccare il capello in 4 piuttosto che sedersi davanti al synth e suonare".