@ paolo_b3
Premesso che anche io adoro Giorgio Gaber, d'accordo, però per un attimo concentriamoci sull'argomento IT. Ci sono dei tormentoni che accompagnano sia la destra che la sinistra, mi meraviglio che ti meravigli...
Poi te ovviamente puoi dire tutto ciò che vuoi.
I "tormentoni", per la verità, li sento venire da una sinistra che non ha altri argomenti se non quello di gridare "al fascismo".... esattamente come è avvenuto in questa campagna elettorale americana.
L'antiamericanismo della sinistra, poi, lo conosco bene fin da quando ero un "extraparlamentare rosso" in piazza, negli anni '70.
Poco è cambiato, da allora.
Ho personalmente conosciuto anche la realtà certe fabbriche di odio e violenza, chiamate "centri sociali", da cui alla fine mi sono allontanato con disgusto.
Hai presente, poi, quel Professore dell'Università di Siena (figlio di un Senatore PCI) che ha dato radiofonicamente della "pescivendola" all'attuale Premier?
E' mio cugino di primo grado.... per cui credimi quando ti dico che la "puzza sotto il naso" di certe elite di sinistra le conosco bene, per esperienza familiare.
Ho sempre voluto bene al mio cuginetto perchè la politica per me ha una sua importanza, ma quando mi sveglio la mattina penso al mio lavoro, alla musica, a cosa cucinerò la sera tornato a casa.... alla GAS che mi assale ad ogni nuova uscita di un Synth (
)... e poi anche alla politica.
Ho amici di tutte le tendenze politiche e la cosa non mi crea problemi.
In certi ambienti di sinistra, invece, la mattina si svegliano pensando alla politica.....fino a sera. E valutano il tuo "spessore umano" con la lente della politica.
E quando sento certi discorsi "nostalgici" dell'Unione Sovietica.... beh, mi vengono i brividi.
Ho un nipote, Gregorio, figlio di mia sorella, che ha studiato in Russia e lì ha conosciuto la sua attuale moglie.
Ora vive a Mosca ed ha appena avuto un bellissimo bambino, chiamato Alexander Gregorevictc.
Lui mi racconta di com'è la vita e di come vive la gente in quei posti. Storie di normalità quotidiana di un Popolo che ama il proprio paese, che ha le sue peculiarità, ma alla fine è fatto di gente come noi.
L'unica differenza è che, da quelle parti, non è "igienico" criticare pubblicamente il governo
.
I "nostalgici", alla fine, si assomigliano tutti: si parla allo stesso modo delle "cose buone" del fascismo e della "cose buone" del regime sovietico.... E ci si riempie la bocca con la parola "comunismo", ma i testi di Marx-Engels e gli scritti di Lenin non li legge più nessuno.
Per non parlare del povero Gramsci, che si starà rivoltando nella tomba a furia di essere citato in continuazione da gente che non lo ha mai letto.
Il problema è che i nostri giovani, nelle nostre scuole, la Storia la studiano poco o punto..... li avessero almeno letti, i bellissimi libri di Antonio Scurati su Mussolini, come ho fatto io (e con grande soddisfazione).
Ai miei tempi si scendeva in piazza, ma si studiava eccome (i nostri prof. di sinistra erano intransigenti, sul punto, e non facevano sconti).
Oggi vedo una dilagante ignoranza storica, che trasforma i ragazzi facilmente in "tifosi da curva sud"., incapaci di ragionare, refrattari al dialogo, belanti slogan preconfezionati come le "pecore di Orwell".
Dal "basso" dei miei oltre 60 anni, ti posso dire che non ricordo campagne elettorali americane così "pompate", "bipolarizzate" e dibattute nel nostro paese, fino all'elezione di Trump.
In un Paese (l'Italia) in perenne campagna elettorale, dove qualsiasi elezione locale diviene ormai un fatto di rilevanza mediatica nazionale.... ci mancava solo che "importassimo" anche le campagne elettorali americane.