markelly2 ha scritto:
In particolare io sono vegano e vorrei tanto sapere dove sarebbe l'ostentazione di un vegano e, nel caso esistesse
Da appassionato dilettante di cucina, prendo spunto dal tuo post per svolgere alcune considerazioni.
Mi piace cucinare per gli amici.... e sono da sempre un "carnivoro" ..
La cucina, per me, è come la musica: mai "sottrarre", semmai a aggiungere un posto a tavola.(concetto di inclusività).
Così, quando invito i miei amici a cena, spesso mi trovo ad avere come commensali uno o più vegani e, poichè il benessere di chi partecipa al mio convivio ha la priorità su tutto, mi adopero con passione affinchè sulla tavola, oltre al classici salumi ed arrosti, non manchino mai legumi, frittate di ceci e verdure (deliziose) o pastasciutte condite con sugo di pomodoro e soffritto di verdure ed il formaggio grattuggiato a parte, facoltativo, oppure sformati di verdure ecc. ecc. .
Per non parlare della ribollita.... uno dei miei piatti preferiti, che da sempre per tradizione cucino senza utilizzare un solo atomo di alimenti animali, spesso "principe" dei miei convivi invernali. ed apprezzatissimo da tutti, vegani e non.
La nostra bella tradizione culinaria è talmente ricca, da comprendere moltissimi piatti "intrinsecamente vegani" gustosissimi.
Questo per sottolineare il mio pensiero: siamo in un paese libero, per fortuna, e ciascuno può mangiare come gli pare... l'importante è stare bene in compagnia.
Allo stesso modo la penso con riguardo agli omosessuali:
La mia personalissima (IMHO) convinzione è che l'evoluzione naturale ha portato l'homo sapiens (unica "razza" umana attualmente esistente sulla terra) ad assumere una peculiarità sconosciuta al resto del mondo animale: appunto, l'omosessualità.
L'omosessualità dunque, secondo la mia visione, nel genere umano è da considerarsi un FATTO NORMALE.
Nella civiltà classica greco-romana la questione non dava luogo a particolari discriminazioni, tant'è vero che non si hanno notizie di carriere politiche o militari stroncate per tale motivo... anzi, molti "notabili" dell'epoca erano omo o bi sessuali.
Per fare solo un esempio fra i tanti, Giulio Cesare, durante una spedizione in Bitinia, divenne un favorito del Re locale Nicomede ed i suoi legionari scherzosamente lo apostrofavano come "moglie di tutti i mariti e marito di tutte le mogli", per il suo vizio di farsi amanti a go go di entrambi i sessi.
Ciò non impediva ai suoi soldati di adorarlo come generale, così come al popolo romano di acclamarlo.
E venne ucciso con la giustificazione che egli fosse un "nemico della repubblica", non certo per le sue propensioni sessuali.
L'omosessualità, tuttavia, nella Storia è stata oggetto di molte persecuzioni, soprattutto nelle società fortemente permeate da religioni monoteiste, o nei regimi dittatoriali (in Unione Sovietica, come nella Russia di oggi, o nelle attuali dittature teocratiche mediorientali).
Il nazifascismo aborriva l'omosessualità, come depravazione contraria a quell' "ideale eroico mascolino" ed al mito della razza ariana da perpetrare attraverso la procreazione tra maschi e femmine "puri"
La persecuzione degli omosessuali trovò applicazione nell' occidente cristiano, con la fine dell'epoca classica.
Nella mia visione del presente l'omosessualità è meritevole non solo di essere accettata, ma rispettata come un qualcosa che appartiene intrinsecamente al genere umano.
Sono eterosessuale, ho amici e conoscenti gay e la cosa non mi "turba" minimamente.
Stesso discorso per il colore della pelle..... identifica un popolo?
L'Americano bianco-anglosassone è certamente diverso dall' afro-americano, nei suoi tratti.... ma quando ascolto Blues o Jazz l'immagine che mi viene in mente è quella di musicisti neri.
E allora, chi è "più americano"? Il bianco o il nero?.... e perchè non entrambi?
Paola Egonu la sento italiana come la pizza, una grande campionessa che ammiro e di cui sono orgoglioso come Italiano.