@ paolo_b3
Si si ho capito il tuo punto di visto e lo condivido, te l'ho già detto. Ci sono però due aspetti che vorrei puntualizzare (penso si dica così
): il 25 aprile secondo me deve essere l'occasione per riflettere e per quanto mi riguarda condannare il fascismo. Poi degli antifà ne parliamo gli altri giorni, ed il mio giudizio sarà altrettanto duro. Secondo: io non chiedo al mio macellaio o al mio barista di dichiararsi antifascisti, ma alle principali cariche dello stato che hanno il diritto e dovere di rappresentarci si.
Infatti Kermit, che non è minimamente nelle mie corde politiche, ma "li nel mezzo" è quella un po' più intelligente, quest'anno direi che ha colmato la lacuna. Poi lo pensa? Non lo pensa? Rimarrà sempre il dubbio, ma almeno il gesto l'ha fatto.
L'antifascismo si vede nei fatti, non nelle "abiure".
Chiunque può giurare di essere antifascista e, poi, nei fatti, adottare metodi fascisti.
E per me, ad esempio, resta un fatto che una segretaria di partito ed un ex premier, che fanno dell'antifascismo la loro bandiera, abbiano assistito ad un concerto in cui un rapper ha dato della "bocchinara" ad una politica di parte avversa, senza dire una sola parola al riguardo.
Con questo (assordante) silenzio, i due hanno avallato l'insulto sessista ma non solo.... ancora peggio.... hanno avallato concettualmente l'equiparazione dell'insulto gratuito alla libera manifestazione del pensiero.... e questa è una delle cose più contrarie all'essenza stessa della Democrazia.
L'insulto è una forma di violenza inaccettabile, antitetica al concetto stesso di confronto politico civile e democratico.
Chi utilizza questo strumento a proprio vantaggio
non è antifascista.
Allo stesso modo, impedire a qualcuno di parlare è anch'esso una forma di violenza intollerabile.
Intervenire ad un comizio o alla presentazione di un libro per "coprire" con cori e slogan le parole del relatore non può essere in alcun modo equiparato alla "libertà di dissenso", che può essere civilmente e pacificamente nelle piazze.
Cacciare qualcuno da un'università non ha nulla a che vedere con il confronto, che presuppone il reciproco ascolto delle tesi avverse, per poi confutarle.
Il concetto praticato dai cosiddetti "antifascisti del 25 aprile" è che uno può parlare ed esprimersi solo se dice cose che vanno bene ad una parte politica, altrimenti deve stare zitto.
Questo è puro fascismo..... punto.
Il 25 aprile non è più la festa di tutti.
E non lo è da tempo.
Il 25 aprile non può essere solo una festa "contro il fascismo".
La scusa che "in italia abbiamo avuto il fascismo e, quindi, manifestiamo solo contro quello" è semplicemente ridicola, se non ipocrita. E diviene inaccettabile se praticata da chi "in nome dell'antifascismo" inneggia a favore di altre orribili forme di dittatura.
Ormai, ogni 25 aprile mi tocca assistere con disgusto ad una serie di manifestazioni violente, che hanno trasformato questa ricorrenza in un qualcosa che appartiene solo ad una parte politica la quale, oltretutto. adotta gli stessi metodi dei fascisti.
Il 25 aprile, PURTROPPO, ha ormai ha perso da tempo il suo carattere di festa della liberazione per TUTTI i cittadini di questo paese, siano essi di destra, sinistra, centro o "non votanti", per diventare un qualcosa di cui una parte politica si è appropriata a suo esclusivo uso e consumo.
QUESTO 25 APRILE NON MI APPARTIENE.... non perchè non voglia festeggiarlo, ma perchè qualcuno me lo ha "rubato", trasformandolo in un coacervo di manifestazioni violente ed intolleranti contro chiunque non sia espressione di quella parte politica che, appunto, su questa ricorrenza vanta "diritti di esclusiva"..
La colpa di tutto ciò ricade sui "ladri" del 25 aprile.
Stefano
P.S.
Da sempre sono un critico spietato di certe politiche adottate dai governi israeliani.... sottolineo dai governi....e considero l'attuale premier israeliano è quanto di più distante vi sia dal mio modo di pensare.
Tuttavia, non ho mai confuso i governi con un popolo.
Quello che, invece, sta avvenendo oggi è l'identificazione dell'ebreo in quanto tale con il governo di Israele, utilizzando la "scusa" dell' antisionismo addotta senza neppure conoscere il significato storico del termine "sionista".
E così vengono cacciati dalle università personaggi di sinistra, anche autorevoli, come Parenzo o il Direttore di di Repubblica. .
Ed ogni 25 aprile la brigata ebraica, che pure tanto sangue versò nella resistenza al fascismo, viene ghettizzata" dai cosiddetti "antifascisti".
Da anni io vado dicendo che l'antisemitismo è stato sconfitto (nella 2^ G.M.).... ma
non debellato.
Ed oggi torno a vederlo.... ogni volta che guardo a sinistra.