@ wildcat80
La tua è un'osservazione che va ragionata.
Cioè, sulla carta il discorso è logico e sensato: programma leggero, economico, estremamente personalizzabile.
Ma non è "ready to go".
Oltre al tempo che ci vuole per imparare a utilizzarlo, forse un pochino di più rispetto a Logic, occorre più tempo e denaro per farsi una libreria completa.
Su Logic hai una serie di virtual instruments veramente belli al costo di 270 euro.
Con Reaper non ne hai, la differenza di spesa di 200 euro sembra tanta, ma la realtà è che con quei soldi ci compri SOLO un paio di virtual instruments.
Cubase Artist Costa un po' di più, la differenza è poco meno di 300 euro: 3/4 virtual instruments....
Purtroppo di roba gratuita di livello ce n'è poca, quanti Hammond, pianoforti, piani elettrici gratuiti ben fatti ci sono? Forse qualche synth gratuito si trova, anche carino tipo Surge, ma non è abbastanza.
Se vuoi solo lavorare in audio o in MIDI con strumenti esterni il divario apparentemente diminuisce, perché ci sono tutta una serie di plugin stock utili alla causa.
Ma l'interfaccia deve piacere, e soprattutto non c'è nulla di pronto: serve tempo e capacità, oppure mettere mano al portafogli.
Alla fine della fiera bisogna essere realisti: nessuno regala nulla.
Bisogna provare con le proprie mani più prodotti per poter dare giudizi equilibrati.
Io come ho risolto? Che per il sequencing MIDI non uso DAW, mentre per lavorare in audio uso ancora Reaper perché oltre ad aver imparato, ho un mucchio di cose prese in offerta quando ancora le regalavano... Anche se a tutto ho affiancato Cubasis preso per l'iPad con un buonissimo sconto.
Tornando alle esigenze della nostra amica, tenuto conto che le servono suoni che nessuna DAW ti offre inclusi, il mio consiglio è quello di provare le piattaforme che offrono il miglior rapporto qualità/prezzo/peso in GB.
Nella fattispecie, in ambito Windows, Reaper, Studio One, ProTools (anche se ormai mi risulti essere disponibile in versione a licenza annuale a partire da 99 euro).
Ovviamente utilizzando un computer che stia nei requisiti minimi.
Alla fine dipende dalle esigenze e non ultimo anche dai gusti e dall'approccio di ognuno. Del resto hai spiegato molto bene le tue e mi trovo d'accordo sul consiglio che dai alla forumer che ha aperto il thread.
Per quanto riguarda me, non ne faccio tanto una questione di soldi, ma di approccio e filosofia d'utilizzo. Ad esempio software come Reaper (o Ardour) che vengono distribuiti senza VI, per me sono perfetti, tanto per quelle occasionali registrazioni che mi capita di fare i miei suoni li prendo tutti dalla mia strumentazione esterna (Gemini, Moog) e tutto quello che mi serve è la DAW pura e semplice con pochi effetti come eq e cose del genere. Ma io non mi occupo quasi mai di produzioni, neanche a livello personale, la mia attività musicale consiste più che altro nella scrittura di partiture per attività live e progetti vari che mi riguardano direttamente.
Giusto martedì questo ho concluso un tutorato che ho svolto (per la seconda volta) per una scuola superiore, finito con tre concerti finali e durato, per varie lunghezze burocratiche e non, quasi un anno, per il quale ho prodotto un intero raccoglitore di parti, partiture e appunti vari, in grandissima parte scritti da me. Questo per dire che il mio software musicale principale è di gran lunga MuseScore, non Reaper o Ardour.
Come ho scritto sopra, condivido il consiglio di DAW senza tanti fronzoli come Reaper, oltre ovviamente all'acquisto di uno o più VST dedicati al genere specifico di cui Ilaria si occupa, che di sicuro non si trovano nei sample packs generici distribuiti con la maggior parte dei software di questo tipo.