mauroverdoliva ha scritto: mi attengo alle vs esperienze.
Premessa: non ho visto mai con simpatia il marchio MPE fondamentalmente perchè ogni tanto nel forum usciva "il fenomeno" di turno neoiscritto che elogiava qualche prodotto apparentemente cheap di questo marchio. l'impressione e che si facesse spam/clickbaite nella speranza di suscitare attenzione sul marchio. mi pare che in passato tramite messaggio privato abbia ricevuto pure una simil-diffida dall'azienda per i pareri PERSONALI espessi in merito sul forum, ma non ricordo con precisione nè mi interessa andare a rivangare tra i messaggi.
ciò premesso SULLA CARTA ed IN LINEA DI PRINCIPIO (perchè non sono più interessato al settore) guardo con maggiore simpatia ed aspettative il go compact 15 rispetto all'evox 12. semplicemente perchè la la sezione medioalta è PIU' o MENO come l'avrei progettata e realizzata io
link 1 -
link 2 e rispetto all'evox ha un driver su tromba e robusti midwf da 5" con bobina da 38mm invece che gli scrausi full range da 4" utilizzati nell'evox.
non utilizzando un driver sulle alte frequenze nell'evox si deve forzare l'emissione dei full range equalizzandoli pesantemente per estenderne sulle alte frequenze la risposta in frequenza. concettualmente ciò non è necessario nel compact perchè c'è un driver da 1" su tromba che emette NATURALMENTE su quelle frequenze.
per quanto riguarda l'emissione cilindrica tipica dei sistemi (mini) array la disposizione in array degli 8 driver dell'evox aiutano e probabilmente se nel compact avessere adottato sul driver una guida d'onda invece che una "trombetta" (almeno da quel poco che si riesce a percepire dalle foto sul sito) avrebbero ottenuto una migliore emissione sull'asse orizzontale con una maggiore gittata dovuta ad una migliore focalizzazione verticale dei lobi di irradiazione. anche se non necessario avrei preferito un driver con bobina da 34mm invece che quello da 25mm utilizzato, ma nella produzione semi-industriale spesso si deve scendere a compromessi e limitare i costi per mantenere un adeguato margine di guadagno.
sul mobile della sezione medioalta in legno multistrato o in abs dipende solo dai numeri della produzione, se ne vendi (o prevedi di venderne) tanti puoi permetterti uno stampo (che costa parecchie migliaia di euro) altrimenti li realizzi in legno, per produzioni medio-piccole il costo di un programma di lavorazione per una CNC a 5 assi è nell'ordine del centinaio di euro. nel range di lavoro dei satelliti, se ben realizzato, un mobile in ABS può andare altrettanto bene di uno in multistrato (se volessimo fare i pignoli, anche se più pesante, è meglio suonante e più resistente all'umidità il fenolico (pino o betulla baltica) rispetto al pioppo).
Negli ultimi anni con la classe D si è abusato oltre i limiti del processamento digitale del suono, da sempre preferisco che il suono sia trattato il meno possibile, perchè per quanto un processamento DSP pesante possa migliorare l'emissione i limiti fisici degli altoparlani appena aumenti i livelli di emissione arrivano sempre, mentre se naturalmente un driver emette in un range di frequenze all'aumentare del livello di emissione continuerà a farlo senza necessità di strozzarne l'emissione per garantirne l'integrità.
è per questo motivo (oltre alle alimentazioni sottodimensionate per motivi di natura economica) che le amplificazione in classe D commerciali agli alti livelli di emissione si "siedono" e diventano sgradevoli o impastate/vetrose; ma al solito dipende da come si è progettato il sistema ed a quali compromessi si è dovuti scendere per limitare i costi di produzione e garantire un sufficiente/desiderato margine all'azienda.