Ebbene, ho aperto il post e sono il primo a dover aggiornare
In sintesi, avevo deciso, alla fine di lunghe riflessioni, di prendere un Arturia Minifreak finanziandone parte con un avanzo buoni welfare, ma dove potevo fare l'acquisto era dato in consegna dopo le feste, per cui sarebbe stato comunque il primo acquisto del 2023.
In realtà non avevo ancora ordinato nulla, rischiando un po' a dire il vero.
Però qualche giorno fa un mio paziente, ex insegnante di scuola di musica collegata a negozio genovese, mi ha regalato un buono spendibile in quel negozio, dove peraltro non hanno mai niente di interessante (ero partito con l'idea di prendere una chitarra acustica amplificata nuova)... ogni tanto hanno cagate tipo Volca e qualche articolo Arturia, e magia delle magie, avevano il Minifreak.
Morale, Minifreak pagato 99 euro di tasca mia, e preso sabato.
Al momento non dico nulla, ho provato pochissimo e manco tutti i presets, posso dire che i materiali
SEMBRANO meglio della generazione Brute, e che suona piuttosto educato e pulito (avendo avuto solo un Microbrute mi è rimasto il pensiero che Arturia abbia l'aggressività come marchio di fabbrica), cremoso direi.
Ricordo che il Minifreak è il fratello maggiore del Microfreak: a differenza di questo, ha una polifonia vera a 6 voci, con architettura ibrida (oscillatori digitali e VCF/VCA analogici), e la tastiera della Keystep 37 (minitasti ma devo dire sorprendente, è piacevole da suonare, buona la dinamica e aftertouch ben dosabile).
Quindi, ad oggi abbiamo un ottimo cuore che è il Fantom07, che pilota un analogico vero (Uno Synth Pro desktop), un wavetable/virtual analog digitale (Argon8m) e un vero ibrido analogico/digitale polifonico con cui potrò sbizzarrirmi nella ricerca di sonorità tanto inedite quanto emulative di glorie passate (con la FM e l'addittiva hai voglia), nell'attesa degli aggiornamenti firmware attesi (tipo wavetable).