d_phatt ha scritto:
Io comunque non parlo di complessità ma di varietà: se devo suonare in piano e voce 30 brani, al di là delle differenze di tempo e dinamiche non posso suonarli tutti e 30 giocando solo su variazioni di quei 2/3 schemi di base di cui parlavo a inizio topic.
OK ma allora la varietà dipenderà prima di tutto da quanto sono vari quei 30 brani "all'origine" (dato che dici di non volerli stravolgere come stile o altro) ed anche dall'ordine in cui li eseguirai, scegliendo se/quando eseguire due brani simili in sequenza o quando piuttosto distanziarli, in funzione di cosa pensi di voler "trasmettere" all'audience (ad esempio far notare la somiglianza tra due brani, mettendoli vicini, in certi casi può essere una scelta voluta).
Poi teniamo conto che per la maggior parte delle persone "non musicisti", in una canzone il 90% dell'attenzione sarà su voce + parole quindi è soprattutto chi canta che deve saper dare "varietà" (interpretativa) e torniamo al punto che quindi qualsiasi arrangiamento va prima di tutto ragionato, deciso e condiviso con chi canta in funzione dell'effetto finale che si vuol realizzare.
PS: io parlo da "non professionista" quale sono, ovviamente, posso solo portarti la mia esperienza essendomi trovato spesso a suonare in situazioni piano-voce negli anni.