@ soicaM
Dire che la speculazione affama gran parte del Pianeta non è un’eresia.
La domanda non è aumentata e i prezzi sono schizzati in alto per le scommesse al rialzo.
L’aumento delle materie prime è una realtà purtroppo ormai consolidata e globale.
Dal mais alla soia, dal grano allo zucchero i prezzi delle materie prime hanno registrato aumenti impressionanti nel corso dell’ultimo anno. Non a causa dell’aumento della domanda, ma per effetto della speculazione finanziaria. La pandemia sta accentuando il fenomeno della “finanza prodotta dalla finanza”, a scapito del mercato.
Le conseguenze di ciò sono pessime perché generano un'inflazione drogata.
Nei primi sei mesi del 2021 il Tesoro italiano ha collocato titoli di Stato, con scadenze diverse, da sei mesi a 50 anni per quasi 284 miliardi di euro, senza alcuna difficoltà e con un rendimento medio dello 0,195%, quindi ben al di sotto dell’inflazione......il Btp “allungato”, con scadenza 2037, che è stato venduto per 10 miliardi, mentre la richiesta era arrivata a ben 105 miliardi.
Dunque, nel mondo reale, il debito italiano non pare proprio un problema, anzi. C’è poi il mondo parallelo, dove l’insidia è sempre in agguato. Esiste infatti Eurex, la borsa tedesco-svizzera riservata al trading dei derivati che comprende anche scommesse sui titoli di Stato. Proprio i Btp, infatti, sono il “sottostante” (in parole semplici, l’oggetto della scommessa), per migliaia e migliaia di prodotti finanziari. In sintesi: esiste un mercato dove si gioca sulle sorti dei debiti sovrani, costruendo una serie infinita di contratti – Btp futures nel caso italiano- da acquistare e vendere nel brevissimo termine, che mettono in costante tensione la tenuta stessa del debito italiano.
Peraltro, con una peculiarità. Dal momento che i Btp italiani sono considerati il titolo di riferimento per tutta l’Europa mediterranea, se qualcuno vuole scommettere contro il debito spagnolo, punta sul ribasso dei Btp futures italiani, destinati così a diventare un bersaglio non dipendente solo dalle condizioni del nostro Paese.
Poi c'è l’enorme, infinita liquidità generata dalla Bce che si indirizza in larghissima prevalenza proprio alle grandi banche, destinate quindi ad avere una quantità di munizioni infinite in primo luogo per tutelare il proprio finanziamento, ben più utile dei margini ridotti dai tassi bassissimi. Il fatto che la Banca centrale europea non sia una vera banca centrale, in questa fase in modo particolare, sta favorendo le grandi banche che staccano corposi dividendi.
Poi c'è l'opec+ che potrebbe aumentare la produzione ma non lo fa....
Poi ci sono le politiche green che bloccano tutto
Poi c'è troppa gente.......troppa democrazia, il cat calling, le cavalletteeee
Analisi molto centrata, tanto di cappello. Tuttavia il fenomeno su cui stai puntando il dito non è una novità, è ben più vecchio del Covid. L'aumento delle materie prime di questi ultimi mesi è in primis conseguenza delle limitazioni all'export comminate alla Cina dagli altri paesi industrializzati, in secondo luogo dipende dalla reazione di Putin al Green Deal, che appunto prevede riduzioni consistenti nell'impiego del combustibile fossile, una delle fonti primarie di introito della Russia.
Poi in mezzo c'è il solito furbetto che ci specula un po', ma quello è da mettere in conto.