@ WTF_Bach
Talvolta però mi viene il dubbio che molti sintetizzatori odierni siano molto poco differenziabili… penso al Prophet 6 ed all’OB6, ed anche al Prologue ed altri…
Chissà se in un blindfold test riusciremmo a distinguerli…
Mah, alla fine credo che a parte alcune sfumature, sia veramente difficile farlo.
E' più per una questione di nome e interfaccia, nonché di mode del momento.
Frequentando certi ambienti virtuali mi rendo conto di come la brandizzazione e l'hype del momento vadano oltre ogni logica umana, anche oltre la logica di dormire davanti all'Apple Store per l'uscita del iPhone ventordici (che al considero l'anticamera della morte dell'essere umano).
Qualche mese fa se non avevi un Arturia Microfreak non eri nessuno. Tutti a comprare Microfreak. Tempo qualche settimana, perché si parla di settimane non di mesi, fioccavano gli annunci di vendita del Microfreak. Arturia di conseguenza ha rialzato il prezzo. Adesso il Microfreak è passato di moda e Arturia l'ha messo out of stock: moda, hype, morte del prodotto.
NB: l'hardaware Arturia è veramente povero qualitativamente, poi si fanno le pulci a Roland perché il pannello del JD Xa si riga, vabbé...
Una delle critiche più accese verso il Prologue è che non ha il filtro a 4 poli.
Posso garantirti che con il Prologue certi suoni nati con synth con filtro a 4 poli li fai molto simili, con una sfumatura che nel mix non senti manco morto.
Sega mentale tecnica: questo perché il Prologue ha una caratteristica, che esce sempre da un doppio stadio A/D D/A anche a effetti disabilitati, perde armoniche acute e di conseguenza il suo 2 poli non suona come un 2 poli sugli stessi oscillatori senza l'impiccio di conversione (per questo ho dichiarato che mi suona più come un 3 poli che come un 2).
Poi ovvio che se invece programmi una patch in VPM/FM con l'user oscillator, e ci metti pure il filtro, allora inizia a diventare abbastanza caratteristico, e lo diventa ancora di più se spari la risonanza.
Ma un OB6 e un Prophet Rev2 con il filtro settato a 2 poli suonano così lontani? Non credo, però un Prophet 08 suona molto diverso se il filtro è settato su 4 poli piuttosto che 2, ma se nel mix metto suoni che utilizzando entrambe le modalità di filtraggio e non sparo la risonanza del 4 poli difficilmente si distingue.
Il Blofeld, synth etichettato come freddo e digitale per via di una serie di factory patch agghiaccianti, la peggiore della storia (seconda solo al DeepMind credo), è rinato come virtual analog grazie al giochetto di Don Solaris su Gearslutz (quando si chiamava ancora così): quasi nessuno riusciva a distinguere se una data patch era stata programmata sul Juno 60 o sul Blofeld.
Il Blofeld ancora oggi viene etichettato, largamente a torto, come una macchina di merda, mentre il Juno 60 si vende a 3 mila euro.
Però se si parla di strumenti che si basano su campioni secondo me c'è maggior concretezza: pianoforti, piani elettrici, strumenti acustici, non suonano uguali da tutte le parti, perché soprattutto su strumenti dotati di gamma dinamica estesa i costruttori scendono a compromessi: layer, filtri...
Nel mix magari non distingui un Prologue da un OB6, ma il pianoforte di un MKS 20, di un Korg M1, di un Nord Stage o di Yamaha, forse lo riconosci.
Sono di guardia e non ho molto da fare