@ paolo_b3
MicheleJD ha scritto:
Specialmente sugli elettromeccanici e gli acustici… quando hai il tuo piano, il tuo rhodes o il tuo wurly, sei a posto per quasi tutto. poi connlo stile o con gli effetti al massimo lo plasmi un po’ per meglio essere in linea con la canzone
Beh dipende, se suoni stili diversi una paletta più ampia può essere utile, ma siamo nell'ordine di qualche decina? Per quanto mi riguarda meno di 100.
Si si certo Paolo hai ragione, sono io che sono stato impreciso, mi riferivo per lo più alla parte pianistica, dove spesso uno o due “rappresentanti” per categoria bastano e avanzano. (uno o due grand, idem per upright, rhodes , wurly, dx, ecc ecc).
anche se solo per uso domestico ormai io preferisco una tastiera sotto così più mirata e poco dispersiva e sopra magari qualcosa che spazi un po’ di più per coprire una paletta più ampia. ma per lo più synth e qualche orchestrale.
perfino organo preferisco settarne uno solo per tipo (un tonewheel, un vox, un farfisa… ma per lo più parlo del tonewheel dove tra leakage e altro si può personalizzare molto ) e poi ovviamente a seconda del pezzo o del genere cambiare solo drawbar, percussioni, chorus/vibrato e drive. insomma trovato il modello di organo che mi piace (come se l avessi “scelto in negozio” dopo averne provati un po’), poi usarlo come se fosse reale.
Ps questo sopra è il motivo per cui mi sono liberato di tutte le workstation e gli expander da loro derivati e ho al momento/penso di avere in futuro solo stage piano/combo organ/synth (e se mai saranno vst, sempre su questa falsariga)
… almeno suono e non passo il mio tempo a provare suoni 😅