clouseau57 ha scritto:
Sono aspetti diversi caro Ispettore
... quali pubblicazioni reputate più significative per qualita' di registrazione...
A prescindere dal genere senz'altro i vinili Mercury Living Presence, RCA Victor, Decca London degli anni 50 60, incidentalmente trattasi di musica definita "classica" ma non solo. In ogni caso appartengono ora al mercato collezionistico nella versione originale, ma ne esistono eccellenti ristampe.
Gli amatissimi dischi del progressive, rock e quant'altro, mediamente, hanno invece una qualita sonica modesta, da preferire di gran lunga i remastering su CD o vinile (in teoria anche SACD, ma è un formato purtroppo morto in culla).
Da un punto di vista puramente sonico sono molto curati i CD Telarc (Jazz, "classica") e Teldec ("classica").
Poi c'è tutto il recente vinile "pesante" di Blue Note, Chesky ecc. In generale il ritorno del vinile utilizza supporti di ottima qualità.
clouseau57 ha scritto:
... per quello che hanno significato a livello personale...
qui per quanto ci si limiti si rischia di diventare logorroici. Tuttavia, se qualcuno avesse la pazienza di farlo, se ne potrebbero estrapolare dati interessanti.
clouseau57 ha scritto:
...che hanno segnato in modo imprescindibile il corso musicale nel corso dell’evoluzione della Musica.
Ambito complesso, entrano in ballo valutazioni che ci porterebbero troppo lontano. Per quanto mi riguarda, puo valere e le approsimazioni del caso, mi limito a dire che se in ambito "rock" il "punto di svolta" speso si concretizza in un singolo LP, in altri contesti, come Jazz o "classica" questo percorso è, mediamente, piu articolato, in altri termini piu difficilmente riesce a coagularsi in un unico disco. Come eccezione mi viene in mente ora solo il mitico "Kind of Blue"; ma ne esistono senza dubbio molti altri.