Andrea Bocelli

MiLord 19-04-20 23.09
Comunque, nel caso ce ne fosse bisogno, per chi confonde questo genere pop con la lirica ci sono proprio le dichiarazioni de "Il Volo" che chiariscono le idee:

"Chi è abituato ai Led Zeppelin non può ascoltarci. Siamo unici ma non facciamo lirica, nessuno canta come noi a 20 anni. Il nostro è un po' lirico, un vintage musicale. Chi è cresciuto ascoltando i Led Zeppelin non può ascoltare il nostro genere musicale. Mettiamo d'accordo le generazioni, ed in questo momento non abbiamo competitor".

E niente emo
cecchino 19-04-20 23.23
@ MiLord
Comunque, nel caso ce ne fosse bisogno, per chi confonde questo genere pop con la lirica ci sono proprio le dichiarazioni de "Il Volo" che chiariscono le idee:

"Chi è abituato ai Led Zeppelin non può ascoltarci. Siamo unici ma non facciamo lirica, nessuno canta come noi a 20 anni. Il nostro è un po' lirico, un vintage musicale. Chi è cresciuto ascoltando i Led Zeppelin non può ascoltare il nostro genere musicale. Mettiamo d'accordo le generazioni, ed in questo momento non abbiamo competitor".

E niente emo
Il grande capo di Lillo e Greg con una dichiarazione del genere andrebbe a nozze emo
Raptus 20-04-20 09.01
@ cecchino
Il grande capo di Lillo e Greg con una dichiarazione del genere andrebbe a nozze emo
E comunque, mentre noi stiamo qua a discutere stile salotto inglese con tazza di tè, Bocelli è uno dei ...due? Artisti italiani chiamati per il live aid di Lady Gaga "One World Together at Home".
Come dire, fate centinaia di talent e fate vincere chi volete, tanto all'estero apprezziamo altro....
1paolo 20-04-20 11.17
@ Raptus
E comunque, mentre noi stiamo qua a discutere stile salotto inglese con tazza di tè, Bocelli è uno dei ...due? Artisti italiani chiamati per il live aid di Lady Gaga "One World Together at Home".
Come dire, fate centinaia di talent e fate vincere chi volete, tanto all'estero apprezziamo altro....
..l'altro è Zucchero se non sbaglio
divicos 20-04-20 12.44
@ Raptus
E comunque, mentre noi stiamo qua a discutere stile salotto inglese con tazza di tè, Bocelli è uno dei ...due? Artisti italiani chiamati per il live aid di Lady Gaga "One World Together at Home".
Come dire, fate centinaia di talent e fate vincere chi volete, tanto all'estero apprezziamo altro....
Esatto!
Il successo di Bocelli si può riassumere in due parole: Caterina Caselli.
La signora, che ho avuto il piacere di conoscere, ha ed ha avuto negli anni l'immenso merito di indovinare il mercato di riferimento per i suoi artisti, e di concentrarsi su quello specifico mercato per farli rendere al meglio. Bocelli è stato "disegnato", passatemi il termine, per il mercato estero e per la loro particolare idea di musica leggera italiana. In quel contesto funziona alla perfezione e vende tantissimo.
Tra parentesi, in casa Sugar hanno già l'ideale erede di Bocelli, ancora più spostato sul Pop e sempre meno lirico..
paolo_b3 20-04-20 12.55
@ divicos
Esatto!
Il successo di Bocelli si può riassumere in due parole: Caterina Caselli.
La signora, che ho avuto il piacere di conoscere, ha ed ha avuto negli anni l'immenso merito di indovinare il mercato di riferimento per i suoi artisti, e di concentrarsi su quello specifico mercato per farli rendere al meglio. Bocelli è stato "disegnato", passatemi il termine, per il mercato estero e per la loro particolare idea di musica leggera italiana. In quel contesto funziona alla perfezione e vende tantissimo.
Tra parentesi, in casa Sugar hanno già l'ideale erede di Bocelli, ancora più spostato sul Pop e sempre meno lirico..
Ehi Divicos!.

Bentornato. Si direbbe tu stia bene... emo
divicos 20-04-20 13.08
@ paolo_b3
Ehi Divicos!.

Bentornato. Si direbbe tu stia bene... emo
Yeah! i'm ok! emo

Rinchiuso, come tutti, con solo i cani a fornirmi una scusa per uscire di casa, lavoro fermo, e al momento anche impossibilitato a suonare per mancanza di spazio..
Ma tengo botta.
emo

Torno a leggervi ogni tanto, anche se non commento perché, al momento, ho poco da raccontare.
emo
Pianolaio 20-04-20 19.47
@ Raptus
E comunque, mentre noi stiamo qua a discutere stile salotto inglese con tazza di tè, Bocelli è uno dei ...due? Artisti italiani chiamati per il live aid di Lady Gaga "One World Together at Home".
Come dire, fate centinaia di talent e fate vincere chi volete, tanto all'estero apprezziamo altro....
Ma in realtà non si criticano Bocelli e Il Volo per come cantano. Le critiche riguardano il fatto che li si collocano in ambiti lirici senza che lo siano, a parte l'impostazione della voce.
E li si pone ad altissimi livelli fino a definirli i successori di Pavarotti. E per un appassionato scatta il sacrilegio!
È come se si prendesse un qualsiasi normale anonimo giocatore di calcio di seria A, quindi comunque molto bravo, e lo si volesse per forza porre allo stesso livello di Maradona.
Essere bravi non vuol dire essere fenomeni.
Lo si può fare con chi non conosce il calcio, ma un qualsiasi appassionato chiaramente storce il naso e anziché apprezzare le comunque buone qualità finisce per ridimensionarle. Così è per la lirica.
Se non la si conosce si può pensare davvero che possano essere paragonabili ai migliori interpreti dell'opera.
Ma non è così. Chi è appassionato storce il naso.
È che gli appassionati di musica classica e soprattutto di lirica sono sempre meno da almeno una generazione, perciò secondo me oggi non si hanno i parametri per dare un giuduzio reale.
Qualche decennio fa nessuno avrebbe azzardato simili paragoni.
Nessuno avrebbe messo sullo stesso piano Claudio Villa e Mario del Monaco per quanto Claudio Villa avesse una buona voce lirica e potesse ricordarlo. Perchè quei tempi la gente aveva ancora nelle orecchie le romanze d'opera mentre oggi no.
Si parla del successo de Il Volo e Bocelli nel mondo ma io non credo che i giovani comprino i loro dischi.
Azzardo l'ipotesi che la loro fama è dovuta al fatto che ci sono moltissimi italiani all'estero rimasti ancora con la nostalgia dei tempi che furono.
Faccio fatica a pensare che un ragazzo di Londra o New York abbia la loro discografia, magari mi sbaglio.
Qui in Italia non riscuotono lo stesso successo perché l'opera classica ha stufato la generazione che va dai 15 ai 55 anni prima che in altri paesi, dato che si è protratta nel tempo più a lungo.
Chiaramente non è così fondamentale essere appassionati di lirica, come tutti i generi subisce la sua parabola.
Ma se li si considerasse solo buoni cantanti pop penso avrebbero ricevuto meno dissensi.
Così come Allevi. Buon pianista pop. Ma è in quell'ambito che deve restare, invece si fanno sempre paragoni assurdi, vedi quello con Mozart...
Ma quanti conoscono Mozart? Quanti sono andati in Teatro a sentire Pollini?
Pochi, per questo è facile confondersi.
Mentre chi va in Teatro ti garantisco che non si confonde.
Poi magari sanno fare ben altro ma li dobbiamo giudicare per quello che propongono.
È solo quello che si critica.
Chiamiamoli cantanti pop e nessuno dice niente.
A me il genere non entusiasma, anzi ritengo che le loro canzoni sarebbero state migliori senza l'impostazione lirica.
Ma sono il primo che dice che se piace ben vengano.
markelly2 20-04-20 19.59
Pianolaio ha scritto:
Azzardo l'ipotesi che la loro fama è dovuta al fatto che ci sono moltissimi italiani all'estero rimasti ancora con la nostalgia dei tempi che furono.

Non è così.
Il loro successo in USA e paesi latini è immenso.
Leggiti la storia di Bocelli e soprattutto il Volo, i numeri sono impressionanti.
Non sono solo gli italiani all'estero, ma più che altro sono la gente che associa l'Italia alla lirica o comunque al "bel canto", e dunque piace questo modo "classico" di interpretare il pop.
In quest'ambito non c'è spazio per molti, cinque o sei big e il panorama è già "full".
Pianolaio 20-04-20 20.29
markelly2 ha scritto:
sono impressionanti.
Non sono solo gli italiani all'estero, ma più che altro sono la gente che associa l'Italia alla lirica o comunque al "bel canto"

Ma sono sicuro che vendano moltissimo.
Ritengo sia comunque quella fetta di pubblico probabilmente over 60 che è rimasta a un genere legato al passato.
Per questo parlo di "nostalgici"
L'Italia non è più la patria della lirica da decenni. La lirica stessa non ha più il valore che poteva avere un tempo, se non altro perché è da tantissimo che si è smesso di ascoltarla a livello popolare.
Per questo parlo di "nostalgici".
In Teatro a vedere e ascoltare l'opera ci sono ancora giovani, ma pochi rispetto la netta maggioranza di pubblico over 60.
Proprio perché la lirica non è un genere presente ai giorni nostri come 70 anni fa.
Questi nuovi cantanti lirici si sono ritagliati un filone che funziona ed è stato abilissimamente promosso dai discografici.
Per me, come dicevo, va bene.
A me non piace proprio il genere pop cantato con voci tenorili ma è un mio gusto.
Stonano solo certi paragoni, tutto qua emo

Oggi la lirica è "Il mare calmo della sera" di Bocelli e non il "Rigoletto" di Verdi.
È questo che non approvo
1paolo 20-04-20 20.41
@ 1paolo
Secondo me la musica italiana nell'immaginario collettivo (specie dei non italiani o dei non residenti) è sempre quella tradizional-melodica, talvolta si tratta di brani che hanno oltre un secolo di vita e gli artisti preferiti sono stati gente come Claudio Villa, Massimo Ranieri, Al Bano e adesso Bocelli ed il Volo… le nostre radici sono quelle, non c'è nulla da fare! Nessuno può negare che ci siano in Italia anche ottimi musicisti jazz, rock , blues etc ma LA MUSICA ITALIANA per antonomasia rimane quella
E non credo nemmeno sia un fatto “generazionale” ma piuttosto “culturale”. Io sono cresciuto nell’eldorado musicale degli anni 70 e ho tutt’altri gusti musicali e come me tantissimi miei coetanei. Chi ha gusti più semplici ascolta da sempre i vecchi e nuovi cantanti “italian style” che sono quelli citati sopra e, oggi, il Volo e Boccelli, progetti costruiti a tavolino dai loro manager per perpetuare all’infinito “il genere italiano”
Pianolaio 20-04-20 20.56
1paolo ha scritto:
E non credo nemmeno sia un fatto “generazionale” ma piuttosto “culturale”. Io sono cresciuto nell’eldorado musicale degli anni 70 e ho tutt’altri gusti musicali e come me tantissimi miei coetanei. Chi ha gusti più semplici ascolta da sempre i vecchi e nuovi cantanti “italian style”

Sì è corretto, la cultura musicale influisce anche sul gusto.
La "generazione" che ha vissuto il rock '70 può coincidere con quella che ascoltava lirica, anche se io mi riferisco a persone probabilmente più adulte.
Ma quello che dico io è che mentre il Rock lo ascoltano dal 65enne al 15enne, la lirica no.
Molto meno. E in proporzione per la lirica sono molto più i 65enni che i 15enni.
Il canto lirico, o comunque il pop lirico, è un genere per me fermo a quella "generazione". Non si è tramandata ai giorni nostri come il Rock.
È sicuramente un tipo di musica più legato al passato di altri.
Per questo penso che il pop alla Bocelli sia diretto a chi ha vissuto quel periodo o comunque per cultura è rimasto ancora legato a quell'idea del bel canto italiano.
Raptus 21-04-20 08.48
@ Pianolaio
1paolo ha scritto:
E non credo nemmeno sia un fatto “generazionale” ma piuttosto “culturale”. Io sono cresciuto nell’eldorado musicale degli anni 70 e ho tutt’altri gusti musicali e come me tantissimi miei coetanei. Chi ha gusti più semplici ascolta da sempre i vecchi e nuovi cantanti “italian style”

Sì è corretto, la cultura musicale influisce anche sul gusto.
La "generazione" che ha vissuto il rock '70 può coincidere con quella che ascoltava lirica, anche se io mi riferisco a persone probabilmente più adulte.
Ma quello che dico io è che mentre il Rock lo ascoltano dal 65enne al 15enne, la lirica no.
Molto meno. E in proporzione per la lirica sono molto più i 65enni che i 15enni.
Il canto lirico, o comunque il pop lirico, è un genere per me fermo a quella "generazione". Non si è tramandata ai giorni nostri come il Rock.
È sicuramente un tipo di musica più legato al passato di altri.
Per questo penso che il pop alla Bocelli sia diretto a chi ha vissuto quel periodo o comunque per cultura è rimasto ancora legato a quell'idea del bel canto italiano.
Da come parli sentire di commistioni tra lirica, sinfonica e rock (o metal) per te sarebbe un azzardo, invece sono filoni ben consolidati e io, cresciuto negli anni 90/2000, per fortuna ho potuto scoprire e apprezzare generi che non avrei mai ascoltato direttamente appunto grazie a queste mescolanze, perfettamente riuscite.
Non vedo perché la stessa cosa non possa avvenire con la pop...
Gli stessi identici discorsi comunque li possiamo fare anche per la Jazz, vai a vedere quanti giovani ci sono ad ascoltare Pieranunzi...
Il discorso è più ampio, per l'Italia vale molto il fattore provincialismo, siamo una provincia sfigata degli Stati Uniti in cui funziona solo la moda, non ci sentiamo italiani in quanto tali ma siamo succubi delle mode del momento e di certi stili di vita.
La pop lirica per le orecchie mainstream italiane è già troppo "pesante" secondo me, per quanto possa essere leggera per noi che ascoltiamo non solo pop, per la gente comune è comunque uno sforzo perché non è diretta, efficace e frivola come i generi che vanno forte da noi.
1paolo 21-04-20 09.04
@ Raptus
Da come parli sentire di commistioni tra lirica, sinfonica e rock (o metal) per te sarebbe un azzardo, invece sono filoni ben consolidati e io, cresciuto negli anni 90/2000, per fortuna ho potuto scoprire e apprezzare generi che non avrei mai ascoltato direttamente appunto grazie a queste mescolanze, perfettamente riuscite.
Non vedo perché la stessa cosa non possa avvenire con la pop...
Gli stessi identici discorsi comunque li possiamo fare anche per la Jazz, vai a vedere quanti giovani ci sono ad ascoltare Pieranunzi...
Il discorso è più ampio, per l'Italia vale molto il fattore provincialismo, siamo una provincia sfigata degli Stati Uniti in cui funziona solo la moda, non ci sentiamo italiani in quanto tali ma siamo succubi delle mode del momento e di certi stili di vita.
La pop lirica per le orecchie mainstream italiane è già troppo "pesante" secondo me, per quanto possa essere leggera per noi che ascoltiamo non solo pop, per la gente comune è comunque uno sforzo perché non è diretta, efficace e frivola come i generi che vanno forte da noi.
A me piaceva per es vedere i “Pavarotti & friend” dove il grande Luciano invitava artisti suoi amici e insieme facevano delle jam di MUSICA: in contesti come quelli si ottiene la vera contaminazione musicale
1paolo 21-04-20 15.13
@ 1paolo
A me piaceva per es vedere i “Pavarotti & friend” dove il grande Luciano invitava artisti suoi amici e insieme facevano delle jam di MUSICA: in contesti come quelli si ottiene la vera contaminazione musicale
li vedere Sting e Bono che cantavano le romanze e il maestro con Zucchero che si cimentava col blues era un vero spasso; in quelle occasioni, perché in presenza di grandi artisti, si coglie l'essenza della musica senza barriere
Raptus 21-04-20 16.44
@ 1paolo
A me piaceva per es vedere i “Pavarotti & friend” dove il grande Luciano invitava artisti suoi amici e insieme facevano delle jam di MUSICA: in contesti come quelli si ottiene la vera contaminazione musicale
Che poi sono abbastanza vecchio da ricordare che quando Pavarotti era in vita veniva bersagliato lui stesso dalla critica, era criticato da molti proprio perché non abbastanza "tecnico" e "mediocre"...
Gli italiani sono inclini alla polemica e all'avere la memoria corta emo
violino999 21-04-20 18.27
@ Raptus
Che poi sono abbastanza vecchio da ricordare che quando Pavarotti era in vita veniva bersagliato lui stesso dalla critica, era criticato da molti proprio perché non abbastanza "tecnico" e "mediocre"...
Gli italiani sono inclini alla polemica e all'avere la memoria corta emo
Se non ricordo male, la favola di bocelli è iniziata quando zucchero, dopo avere inciso 'miserere' nel disco, doveva avere un tenore per eseguirla dal vivo per la successiva tournée. Bocelli che faceva pianobar, nella zona dove abitava zucchero, fu ingaggiato, poi da lì complice il suo manager e la caselli, con un paio di successi a Sanremo e la pubblicità della tim, che diventò un tormentone, parti'il successo mondiale. La sua voce non è potente per competere con i tenori mostri sacri, ma risulta gradevole e di effetto, che per la base degli ascoltatori può bastare. Io stesso in quegli anni tra il 1994 e il 1998 facevo pianobar con un amico tenore e ci eravamo fatti un repertorio misto, ma quando durante i matrimoni volevamo alzare l'attenzione su di noi, partivamo con o sole mio, caruso, il mare calmo della sera e vincerò (aria lirica) e sistematicamente piovevano applausi e nuovi ingaggi. Tutto fatto dal vivo senza basi, occasionalmente si faceva anche il servizio religioso con ave Maria di gounod, Schubert, panis angelicum.
markelly2 21-04-20 21.06
@ Raptus
Che poi sono abbastanza vecchio da ricordare che quando Pavarotti era in vita veniva bersagliato lui stesso dalla critica, era criticato da molti proprio perché non abbastanza "tecnico" e "mediocre"...
Gli italiani sono inclini alla polemica e all'avere la memoria corta emo
Negli ultimi anni, in cui si dedicava assiduamente al pop con il Pavarotti & Friends, aveva effettivamente avuto un calo rispetto ai bei tempi, un po' per l'età, un po' soprattutto per aver allentato le redini. Se canti molto pop (e in contesti "disimpegnati") e poche opere, è normale regredire.
Me lo confermò anche il mio insegnante di sassofono, che è baritono nel coro dell'arena di Verona.
Dunque non è una polemica fine a se stessa.

Detto ciò, massimo rispetto artistico per un grande della lirica, che anche "grazie" ai suoi difetti (tipo ad esempio il solfeggio impreciso) ha reso più intrigante e briosa l'opera nel mondo.
Charlie78 21-04-20 21.56
@ violino999
Se non ricordo male, la favola di bocelli è iniziata quando zucchero, dopo avere inciso 'miserere' nel disco, doveva avere un tenore per eseguirla dal vivo per la successiva tournée. Bocelli che faceva pianobar, nella zona dove abitava zucchero, fu ingaggiato, poi da lì complice il suo manager e la caselli, con un paio di successi a Sanremo e la pubblicità della tim, che diventò un tormentone, parti'il successo mondiale. La sua voce non è potente per competere con i tenori mostri sacri, ma risulta gradevole e di effetto, che per la base degli ascoltatori può bastare. Io stesso in quegli anni tra il 1994 e il 1998 facevo pianobar con un amico tenore e ci eravamo fatti un repertorio misto, ma quando durante i matrimoni volevamo alzare l'attenzione su di noi, partivamo con o sole mio, caruso, il mare calmo della sera e vincerò (aria lirica) e sistematicamente piovevano applausi e nuovi ingaggi. Tutto fatto dal vivo senza basi, occasionalmente si faceva anche il servizio religioso con ave Maria di gounod, Schubert, panis angelicum.
Io ho visto un'intervista a Michele Torpedine dove racconta la storia. Se poi andò veramente così, non posso dirlo. L'aneddoto è che quando Zucchero aveva scritto Miserere, gli era venuta in mente l'idea di far cantare il ritornello ad un tenore. Ovviamente si pensò subito a Pavarotti, ma bisognava andare da lui con una sorta di provino . La prima prova la registrò lo stesso Zucchero, ma il risultato fu qualcosa di terribile. Allora qualcuno suggeri a Torpedine questo ragazzo di nome Andrea Bocelli che faceva pianobar nelle loro zone. Fu contattato, fecero registrare a lui la parte per farla poi sentire a Pavarotti. Torpedine volò a New York, riusci tra mille imprese a strappare un appuntamento al "maestro" ma quando gli fece sentire ciò che doveva cantare fu proprio Pavarotti stesso a dire "ma il tenore ce l'avete già, questo è forte!"
Da lì Torpedine si convinse a far cantare la parte a Bocelli e con una fava si presero due piccioni, in quanto c'era già il tenore per il successivo tour. Questo aprì le porte a Bocelli e adesso viene richiesto in tutto il mondo.
Torpedine a quel punto lancia anche una critica nei suoi (e non solo ) confronti, con la celebre frase : "non li conosce nessuno, gli spalanchi le porte del successo fino a trovargli ingaggi milionari, ma se prima sei quello che gli fa guadagnare l'80% dei loro ingaggi, ad un certo punto diventi quello che gli ruba il 20%. Questa è la gratitudine che ricevi"

Tornando al "personaggio"...non è il mio genere, nè mi è mai interessato particolarmente. Ma a me Bocelli non è mai piaciuto e scusatemi se sono poco delicato ma sono più che convinto che ha anche sapientemente sfruttato la sua condizione fisica. E proprio con Miserere, il suo trampolino di lancio, secondo me è iniziato il declino di Zucchero.
markelly2 21-04-20 22.50
Charlie78 ha scritto:
E proprio con Miserere, il suo trampolino di lancio, secondo me è iniziato il declino di Zucchero.

Se anche fosse, dubito che la colpa sia di Bocelli...