@ nicolo
Io il legame con la matematica, nella musica, continuo a non vederlo, se non perché il tempo si misura con le frazioni.
Allora la pittura, basata sul colore, è imparentata con la fisica delle onde luminose?
Ma tutti si lanciano in paralleli che non percepisco. Addirittura che la musica è matematica.
Una collega, non musicista e non competente in matematica, mi contraddiceva, mi ha anche consigliato dei testi.
Oramai mi sono rassegnato, non lo dico più.
Non sono credibile.
Faccio musica da appena 35 anni.
Ed ho una laurea in matematica teorica.
Niente di accademico, per carità, solo intuizioni...
Certamente con la sola matematica si può fare musica "asettica", estetica, da manuale, senza brio e senza aspirazioni.
C'è un'evidenza in natura: il rapporto 3/2, è quello della sezione aurea, è la regola matematica fisiologica con cui la natura mette in ordine gli elementi per creare le conchiglie, i fiori, le armoniche di ogni corpo oscillante, dagli atomi alle intere frequenze elettromagnetiche.
Anche Pitagora scoprì il rapporto 2/3 tra un'oscillazione fondamentale e successivi armonici prodotti e scoprì che con i suoni fisicamente e matematicamente correlati si creava una successione (scala) più o meno simile a quella maggiore che usiamo oggi.
Una musica "armonica", che sta in piedi, è una musica creata rispettando un percorso tra questi rapporti matematici dove ogni elemento propone o risolve in maniera più o meno complessa un artificio proposto a partire dall'eccitazione di una situazione vibratoria in riposo.
Quindi un discorso musicale garbato, da manuale, è quello che, a grandi linee, eccita le armoniche di una fondamentale (il contesto armonico in cui muoviamo le note), si inerpica nei suoi multipli (IV e V grado di una scala pitagorica, che sono a 2/3 dal riposo (fondamentale) o 3/4 se rivoltati) e il tutto lo si risolve tornando ad una somma pari all'inizio (staticità fondamentale).
Possiamo dire che una facile e confortante Polka romagnola, facendo un paragone, si muove su 2-16-8-24-32-12... mentre una musica più complessa ma comunque coerente, si muove su 24-256-1024-96. Son sicuro che anche l'armonia più estrema in stile jazz, se è giusta e soddisfacente, lo è perché le note impegnate hanno tutte una fisiologica relazione matematica alla frequenza di partenza.