@ drmacchius
Piccola verifica dopo discussione in un Music Store tedesca.
I prezzi delle principali Workstation (korg, Yamaha di sicuro) per il negoziante non si sono abbassati (anzi la kronos costa loro più di quanto non costasse quando é uscita) ma ciò che è cambiato sono gli organismi di controllo sui prezzi, che prima lasciavano ampio margine di interpretazione rispetto al prezzo consigliato e adesso la cosa è più controllata. Da quanto ho capito l‘attuale riduzione dei prezzi di kronos e Montage rispetto all‘uscita secondo questa fonte pare essere dovuta non alla riduzione del prezzo di acquisto da parte dei musicstore, ma sono i negozianti che hanno cominciato a ridurre i margini di guadagno cominciando a vendere quasi a prezzo di acquisto.
Non so come interpretare questa informazione anche perché dubito che mi avrebbe deliberatamente confessato che ciò che mi ha venduto con 50 euro di sconto dicendo che non poteva fare di più e aveva le mani legate e adesso mi venderebbe a 1000 euro in meno pur avendo pagato di più la merce.
Sapete se è vera la notizia dei prezzi di vendita ai commercianti? Se si é la cosa è regolamentata da organismi di controllo, pensate che la cosa sia dovuta a regolamentazione che facilitava/facilita pratiche di cartello? I prezzi di vendita tra i vari negozi si sono sempre differenziati di pochi punti percentuali, anche se non meno di 10-15% (spesso 20-30%), rispetto ai prezzi di listino, facendo pensare che i grossisti potessero vendere con minori margini di guadagno; ma se i margini di guadagno sono sempre stati più alti di quanto si credeva e il calo di prezzo di alleno il 20% qualche anno dopo il lancio, rispetto il miglior prezzo degli strumenti nei musicatore al momento in cui sono stati lanciati sul mercato, non è dovuto a politiche commerciali delle case produttrici, ma a quelle dei negozianti, forse conviene trattenere La gas, non acquistare più niente e aspettare che alla fine vendano solo grossisti via internet a prezzi dimezzati o che vengano applicate a livello europeo leggi sulla trasparenza, oppure tornare nei piccoli negozi auspicandosi che per il ricarico enorme che fanno sugli strumenti, oltre lo strumento in quel prezzo offrano servizi aggiuntivi, come garanzie sull‘assistenza a lungo termine, o „lezioni e tutoraggio“ consistente per l‘apprendimento delle funzioni dello strumento, ecc.
Se è vero quanto mi è stato detto, facendo una approssimativa stima, i commercianti comprano gli strumenti al meno del 40% del prezzo di listino. Se si applica la cosa a strumenti come nord stage, Montage, kronos, i negozianti ci ricavano al momento dell‘acquisto dai 1500 ai 2800 euro a seconda di quanto non si discosti io prezzo di acquisto da quello di listino.
Per cifre simili io mi aspetterei di più di „qui ci sono le cuffie, provala quanto vuoi e se la vuoi accettiamo assegni“....o in alternativa per avere questo, preferisco aspettare che arrivi qualche grossista e che ci ricarica solo 2-400 euro e le vende tutte lui per posta a livello Europeo
come ho già detto io lavoro ormai in un negozio di strumenti musicali da 2 anni, e vedo quanto si pagano i vari prodotti.
la risposta comunque è si, ormai con le vendite online questi "magazzini" non hanno da ammortizzare esposizione e dipendenti esperti, comprano a stoc con sconti extra, vendono con ricarichi minimi.
ci sono vari marchi (che per correttezza non sto a nominare) che sono talmente sputtanati (termine tecnico) che danno di quei margini eccezionali (l'altro giorno ho venduto una tastiera 49 tasti a 550 €, mentre il negozio l'ha pagata 547....). O pedali da chitarra venduti con 7 € di ricarico....
Normale amministrazione.
In realtà la situazione è così perchè si è deciso di utilizzare il modello americano, ma senza MAP.
Spieghiamo.
Prendiamo la ditta XYZ che fa una tastiera, e decreta che il prezzo di vendita online (MAP) è 1000€
Tutti i negozianti sono obbligati a metterla sul sito a quella cifra. In effetti se si guardano i prezzi dei vari negozi americani si trova sempre lo stesso prezzo.
Poi invece nel tuo negozio puoi fare sconti.
Questo proprio per salvaguardare i negozi.
Qua in europa non è stato introdotto questo sistema.
Quindi, un magazzino con 4 spedizionieri extracomunitari sottopagati, può ricaricare di un 8-10% e avere ricavi, un negozio con esposizione e personale specializzato competente, per vendere dev e adattarsi ai prezi del primo.
Benvenidos nell'europa!!!!