@ wildcat80
Le mie preferite, parlando di strumenti moderni, sono in assoluto la Nord Electro 2 73, i ReFace CS, CP e DX, il Waldorf Zarenbourg e il Jupiter XM. Strumenti con pannelli lineari e non troppo affollati. Se il Korg Vox Continental non avesse avuto le tamarrate di logo illuminato e drawbars touch, a livello design sarebbe il mio preferito.
Tornando indietro nel tempo, la DX9 che è stato il mio primo sintetizzatore, noleggiata per qualche mese a metà anni 90, e il Juno 60.
Tutti strumenti anche qui con un design discreto, controller non troppo grossi e ben organizzati.
Andando ancora indietro, Elka Rhapsody 49 e Crumar DS 1.
Non parlo volutamente degli elettromeccanici.
per quanto riguarda i moderni, trovo che il design debba incontrare le necessità pratiche. Sono un amante delle performance keyboard in cui hai davvero tutto in punta di dita, quindi mi piacciono strumenti che sappiano coniugare designed ergonomia/praticità.
Pur essendo un entusiasta di Nord, a livello estetico metto le prima Nord Electro una spanna sopra agli stage e ai nuovi Electro, perché avevano un pannello poco affollato e ben organizzato. La NE5, che ho oggi e che non cambierei con nulla, mi piace molto meno della 2, per dire.
Ho visto che riscuote molto successo il Crumar Seven... a me piace molto, solo fino a che non si illuminano tutti i vari knob etc etc, ecco, quello non mi piace.
Per una questione di equità dobbiamo dire che il logo illuminato ce l’ha anche la Yamaha cp1 (se non sbaglio) e i drawbar con i led sono anche su alcuni modelli di Nord Electro... il Vox Korg non ha l’esclusiva