ziberto ha scritto:
se fosse vero che l'uso del mezzopedale è così marginale e difficoltoso, come mai tutte le case produttrici inseriscono la funzione nei piani digitali (ma anche in altri strumenti più versatili) e la pubblicizzano in maniera evidente nelle specifiche? Non mi si risponda che è uno specchietto per le allodole...
ormai i pianoforti digitali ( così come i vst di pianoforte) cercano di emulare in tutto e per tutto il pianoforte acustico inserendo parametri a più non posso... string resonance damper noise, keyoff noise etc.. a mio parere( attenzione, sottolineo , amio parere) alcune di queste features sono più qualcosa da inserire nelle specifiche del prodotto che qualcosa di veramente rilevante a livello di resa del suono.
il mezzo pedale, così come l'una corda, il pedale tonale etc. non possono mancare in un vst o in un piano digitale che si propone di emulare il più possibile fedelmente un pianoforte acustico
all'atto pratico, la mancanza di tutti quegli elementi meccanici presenti su un vero pianoforte rende l'utilizzo del mezzo pedale "elettronico" , chiamolo così, di difficile utilizzabilità, vista la presenza delle molle, la ridotta corsa del pedale, la gestione del software etc. etc.
quello che cercavo di dire fin dall'inizio è che, in un pianoforte digitale , il risultato del suono è dato da mille parametri, non ultimo il campione di suono utilizzato che non sempre consente un uso del mezzo pedale.
ho visto jazzisti di tutto rispetto (damano dalla torre per citarne uno) che usano addirittura il pedale a pulsante)...
non so se ho reso l'idea ora..