raptus ha scritto:
Avevo risposto al discorso di CoccigeSupremo che diceva che lo stress e la tensione di un "live" come esame di fine anno era maggiore di un esame ad ingegneria
Ma chi l'ha detto? Hai capito o interpretato proprio male.
Io ho semplicemente detto che ad ingegneria sei un numero, e i professori ti trattano come tale. Non ho parlato di stress nel caso del laureando in ingegneria, ho solo detto che non hai rapporto di alcun tipo con il professore, quindi per forza di cose devi prepararti anche al peggio perchè non sai che tipo è il professore, e studi tutto non tralasciando niente.
Nel caso del laureando in musica al conservatorio, il professore ti conosce, ti guida durante l'anno di settimana in settimana,e ti vede in conservatorio 3/4 volte al giorno, ti chiama per nome e capita di pranzare o farsi la colazione insieme con caffe e cornetto.
Arrivato all'esame la tensione è papabile comunque perchè c'è lui, ma anche una commissione che sta indirettamente giudicando anche il professore se non vede risultati.
Tutto qui.
Ho detto inoltre che all'esame di ingegneria c'è tensione eccome, ma il pubblico "non lo senti" (e io l'università l'ho fatta) perchè sai che l'esame lo fai di fronte ad un prof, senza che nessuno possa sentire le cappellate o meno che dici, e a meno di un'umiliazione urlata da parte del prof, te ne torni al tuo posto senza sentirti giudicato dalle altre persone, che non hanno la benchè minima idee delle cose buone o sbagliate che hai detto.
Nel caso di un esame musicale, non stai suonando in cuffia per un professore, ma sei microfonato, se ti blocchi se ne accorgono tutti, la gente inizia parlare, fa applausi di incoraggiamento che rischiano di farti sentire il "poveretto emozionato" della situazione, aumentando il disagio. Ci può essere un commento, una fotografia che distrae, il pensiero di saper di venir filmato...
Volevo dire con il mio discorso solo che il pubblico fa "tanto" ad un esame, mentre in università il pubblico neanche lo percepisci, perchè non ti sente. Tutto qua.
raptus ha scritto:
perchè sconsigliate di fare il Conservatorio quando se siete quello che siete è perchè ci siete andati?
Dipende da cosa punti e da che persona sei: Io personalmente ho bisogno di cazziate tutte le settimane e ho bisogno costantemente di sfide, di trovarmi di fronte a cose che non so fare.
Se sei già un fenomeno e vuoi "perfezionarti" il conservatorio potrebbe andarti "stretto" come "largo" dato che le lezioni durano poco, e ti sbatteresti più per gli altri esami che potrebbero crearti problemi e non lasciarti migliorare nel tuo campo d'applicazione.
Se parti da 0, non è un buon posto, perchè a meno di uno sforzo, ti ritrovi in poco con l'acqua alla gola.
Se vuoi insegnare, puoi capire molte cose guardando ai professori bravi. A me è rimasto impresso Avena. Concetti complicati spiegati in maniera semplice, amichevole e simpatica, come si spiegherebbe tutto ad un bambino. Parole e consigli onesti da padre e musicista. Un professore splendido.
raptus ha scritto:
Credo che una laurea, perchè di questo si tratta, sia comunque importante anche e soprattutto come soddisfazione personale
Vero. Ti affermi come "ruolo". A prescindere dall'utilizzo di quella laurea.
raptus ha scritto:
Ps. non ce l'ho con chi sceglie di insegnare, quando però vedo che lo fa il 90% dei diplomati qualcosa non torna....
Domanda, fatta anche a Vin Roma, senza risposta:
Paese in declino,non riesci, in Italia, a sfondare con la tua musica, e se vuoi campare di serate ti pagano in "visibilità" o a "50 euro massimo a persona". Devi campare, o avere fondi per puntare ad andartene... Cameriere o insegnante? Tu cosa scegli con una laurea in musica?