@ lipzve
"I CD suonano metallici"
Questo, vero i primi anni di produzione, è diventato ormai un mito. i primi CD non so se fossero già a 16bits, ma mi pare di no. Acquistai un CD di Glenn Miller ed effettivamente non dico che sia inascoltabile, ma devo smanettare con l'EQ.
Poi vennero i CD classici 16bit 44.1Hz poi gli SACD, poi il 5g, il GPS, la fibra ecc ecc.
Sta di fatto che ai tempi che furono acquistai un LP di clayderman, registrato completamente in distorsione, il piano nelle note forti era gracchiante, tornai al negozio a farmelo cambiare ma anche gli altri erano uguali.
Uno schifo. Quindi come ogni cosa, tutto è relativo. Oggi abbiamo sistemi da paura, ma se quello che li usa non sa metterci le mani, allora di sicuro suonerà meglio una musicassetta.
il cd è sempre stato a 44.1 kHz / 16 bit, non potrebbe essere diversamente, è uno standard il red book che è codificato cosi e infatti il guaio è proprio quello, negli anni 90 c'erano cd con scritto "18 bit cd mastering", oppure "20 bit DDD sound"...
che significa? ...semplicissimo, che in mastering avranno lavorato con convertitori a 18 bit per acquisire i nastri, per esempio sui primi sistemi sonic solution o sadie, e poi ovviamente al momento dell'export applicano il dithering perche un file a 18 bit non sarebbe possibile masterizzarlo in red book.
purtroppo aggiornare lo standard non era facilissimo altrimenti avrebbero fatto un CD 2.0 codificato magari a 48 kHz/24bit, ma non è mai successo, ci hanno provato con il SACD che era una cosa completamente diversa, e hanno fallito.
il suono metallico che dici tu sarà probabilmente dovuto ad un errato uso dei sistemi di mastering digitali dell'epoca, rozzi e difficili da gestire.