i nostri "artisti" si e no

markelly2 31-07-18 22.53
@ SimonKeyb
markelly2 ha scritto:
Tutti gli artisti che hanno bisogno della stampella dell'immagine per dare valore a un'opera che zoppica.

l'immagine non è la stampella ma è la colonna portante di qualunque spettacolo musicale, capisco che le tastiere stanno in penombra a fondo palco quindi si può anche stare con la panza, camicie improbabili, sandali e cuffie da studio (storia vera), ma per un frontman o qualsivoglia musicista in vista sul palco l'immagine è fondamentale; c'è giusto da rispettare qualche regoletta del buon gusto che permette di attirare l'attenzione molto meglio e veicola il messaggio musicale con più efficacia.
L'immagine (virgolettato) è tutto ciò che fa da contorno alla musica. Se la musica vale, l'estetica intorno può dare risalto.
Viceversa è solo "la stampella di un'opera che zoppica".
Cosa c'entra avere la panza o meno? Parlavo di tutt'altro, io.
Ho citato apposta rappers e reguetoneros: nel loro caso "immagine" è il machismo ostentato, I soldi, le donne languide e sottomesse, la favola del "riscatto" da una presunta vita ai margini.
Non mi sembra proprio la colonna portante dello show.
BB79 31-07-18 23.21
@ Synthex77
emoemoemo
emoemoemo
emoemoemo
Famo venti.
Conto paroemo
anonimo 31-07-18 23.42
markelly2 ha scritto:
"immagine" è il machismo ostentato, I soldi, le donne languide e sottomesse, la favola del "riscatto" da una presunta vita ai margini.
Non mi sembra proprio la colonna portante dello show.


Ma è la colonna sonora, anzi lo "specchio" musicale/descrittivo della società attuale. Per questo sono popolari.
markelly2 01-08-18 00.06
@ anonimo
markelly2 ha scritto:
"immagine" è il machismo ostentato, I soldi, le donne languide e sottomesse, la favola del "riscatto" da una presunta vita ai margini.
Non mi sembra proprio la colonna portante dello show.


Ma è la colonna sonora, anzi lo "specchio" musicale/descrittivo della società attuale. Per questo sono popolari.
Eh sì ho capito, ma mi fanno cagare, e la musica(?) che fanno fa schifo. emo
anonimo 01-08-18 00.23
@ markelly2
Eh sì ho capito, ma mi fanno cagare, e la musica(?) che fanno fa schifo. emo
Magari se la facessero loro la musica. Hanno fior di musicisti e produttori artistici dietro, loro sono il frontend della catena, l'immagine, appunto. D'altronde il grande capo subliminale a questo giro ha deciso così.
SimonKeyb 01-08-18 01.00
markelly2 ha scritto:
L'immagine (virgolettato) è tutto ciò che fa da contorno alla musica. Se la musica vale, l'estetica intorno può dare risalto.
Viceversa è solo "la stampella di un'opera che zoppica".

in verità anche un'estetica spinta può celare delle capacità musicali molto elevate, cito esempi noti come Michael Jackson, Beyoncè e Lady Gaga. Ho capito il tuo discorso ma volevo chiarire che non è segnale di qualità o capacità musicali mediocri se non marginali.
markelly2 ha scritto:
Ho citato apposta rappers e reguetoneros: nel loro caso "immagine" è il machismo ostentato, I soldi, le donne languide e sottomesse, la favola del "riscatto" da una presunta vita ai margini.

si nel rap c'è un'importanza molto forte che viene data alla comunicazione, fa parte dell'M.C.'ing (master of ceremony) [si, sono infomato sull'argomento] che è in gran parte stereotipata ai temi che citi, soldi, donne, ghetto, droga, et similia. Sinceramente è tra i generi che meno apprezzo, anche se posso assicurare che avere davanti un MC capace (che in soldoni è un rapper che sa fare una serie di cose tra cui improvvisare pezzi e intrattenere il pubblico) veramente gli dai tanto di cappello; spesso c'è un lavoro incredibile dietro, maturato in anni e anni di pratica. In questo senso si sente la differenza con certi "fenomeni del web" che capita di beccare in giro.
markelly2 ha scritto:
Cosa c'entra avere la panza o meno? Parlavo di tutt'altro, io.

vi siete sentiti toccati da sta cosa della panza? emo era per dire che all'estremo opposto dell'esasperazione dell'immagine, spesso mi capita di vedere musicisti trasandati, non nello specifico panzoni ma persone poco curate; che magari sono anche dei geni a suonare ma che cozzano con qualunque contesto professionistico, si tratti di una band da palco, un orchestra classica o jazz, dove so di direttori che ti fanno storie se non hai il calzino giusto.
Ho preso questo discorso al balzo forse divagando, non era riferito proprio all'intervento di Markelly ;-)
MiLord 01-08-18 02.04
SI': Deep Purple in primis
Pur non essendo per forza il genere che preferisco, ammiro tutti i musicisti prog anni '70.
Tutti i bassisti e tastieristi funk

NO: sono impopolare: ritengo Elio e le sue storie tese dei miracolati
De Andrè come sopra
Non sopporto la voce di Pino Daniele neanche io
Idem quella di Sting
Ritengo che il mondo sarebbe andato avanti lo stesso anche senza il punk emo

Comunque il discorso è troppo vario, dovrei scrivere molto di più ma l'idea è questa
anonimo 01-08-18 08.16
@ Marcher
No: The beatles Oasis, The Smiths, Everything But The Girl, The Shamen, Erasure, Soft Cell, Ultravox, Autechre, Aphex Twin, FSOL, LFO, Carla Boni, Crowded House, Nirvana, Live, James, REM, Blur, The Lovin' Spoonful, 13th Floor Elevators.....emoemoemoemo

Ognuno la penserà un po come vuole ma Miles Davis Herbie Hancock Pat Metheny e Keith Emmerson lasciali stare che non meritano di finire in un post del cavolo......dai su!!!!!!!!
Appunto: mettere Pino Daniele, Pat Metheny, Herbie Hancock, Miles Davis sullo stesso piano di Gigi D'Alessio e Eros Ramazzotti è una bestemmia... È come mettere Beethoven sullo stesso piano di un ragazzino di 12 anni che comincia a fare Rap. Non ha senso, non c'è paragone fra la preparazione musicale degli uni e degli altri... I primi sono dei geni, i secondi sono dei mediocri...
Raptus 01-08-18 09.45
@ SimonKeyb
markelly2 ha scritto:
L'immagine (virgolettato) è tutto ciò che fa da contorno alla musica. Se la musica vale, l'estetica intorno può dare risalto.
Viceversa è solo "la stampella di un'opera che zoppica".

in verità anche un'estetica spinta può celare delle capacità musicali molto elevate, cito esempi noti come Michael Jackson, Beyoncè e Lady Gaga. Ho capito il tuo discorso ma volevo chiarire che non è segnale di qualità o capacità musicali mediocri se non marginali.
markelly2 ha scritto:
Ho citato apposta rappers e reguetoneros: nel loro caso "immagine" è il machismo ostentato, I soldi, le donne languide e sottomesse, la favola del "riscatto" da una presunta vita ai margini.

si nel rap c'è un'importanza molto forte che viene data alla comunicazione, fa parte dell'M.C.'ing (master of ceremony) [si, sono infomato sull'argomento] che è in gran parte stereotipata ai temi che citi, soldi, donne, ghetto, droga, et similia. Sinceramente è tra i generi che meno apprezzo, anche se posso assicurare che avere davanti un MC capace (che in soldoni è un rapper che sa fare una serie di cose tra cui improvvisare pezzi e intrattenere il pubblico) veramente gli dai tanto di cappello; spesso c'è un lavoro incredibile dietro, maturato in anni e anni di pratica. In questo senso si sente la differenza con certi "fenomeni del web" che capita di beccare in giro.
markelly2 ha scritto:
Cosa c'entra avere la panza o meno? Parlavo di tutt'altro, io.

vi siete sentiti toccati da sta cosa della panza? emo era per dire che all'estremo opposto dell'esasperazione dell'immagine, spesso mi capita di vedere musicisti trasandati, non nello specifico panzoni ma persone poco curate; che magari sono anche dei geni a suonare ma che cozzano con qualunque contesto professionistico, si tratti di una band da palco, un orchestra classica o jazz, dove so di direttori che ti fanno storie se non hai il calzino giusto.
Ho preso questo discorso al balzo forse divagando, non era riferito proprio all'intervento di Markelly ;-)
Dici che sei informato sulla scena rap ma hai descritto solo il sotto genere gangsta rap (il quale poi si è "evoluto" nella trap spazzatura di oggi).
Può non piacervi perchè giustamente nella rap si "suona" di rado e il 90% la fa il sequencer ma in quanto al resto, a significati, a capacità linguistiche, importanza del linguaggio come genere è dove il testo la fa da padrone, quindi dove ogni canzone deve avere un significato immediato.
Nella rap vera l'intuire cosa voleva dire l'autore non esiste come concetto, l'esatto contrario della musica virtuosistica..
SavateVoeanti 01-08-18 12.22
@ anonimo
Appunto: mettere Pino Daniele, Pat Metheny, Herbie Hancock, Miles Davis sullo stesso piano di Gigi D'Alessio e Eros Ramazzotti è una bestemmia... È come mettere Beethoven sullo stesso piano di un ragazzino di 12 anni che comincia a fare Rap. Non ha senso, non c'è paragone fra la preparazione musicale degli uni e degli altri... I primi sono dei geni, i secondi sono dei mediocri...
Intendi da un punto di vista esecutivo o di composizione?
SimonKeyb 01-08-18 12.26
raptus ha scritto:
Dici che sei informato sulla scena rap ma hai descritto solo il sotto genere gangsta rap (il quale poi si è "evoluto" nella trap spazzatura di oggi).

guarda, ho solo descritto quella che è credo il 90% della musica rap che passa in Italia e all'estero emo
Il gangsta è presente in una certa misura in praticamente tutte le produzioni hip hop, in quanto appartiene all'immaginario collettivo delle classi sociali basse dove si sviluppa maggiormente; ad essere più precisi però bisognerebbe dire che i temi fondamentali di tutto l'hip hop si riferiscono alla società, alla politica, alla vita quotidiana e all'emarginazione, questo è già un inquadramento più corretto (se prima sono stato impreciso). La distizione con il Trap che citi sta molto nelle sonorità che lo distinguono immediatamente più che nelle tematiche che (ripeto) sono abbastanza comuni in molti altri sottogeneri.

Io penso sia un genere "antipatico" per via della serietà con cui si prendono molti suoi esponenti, e ovviamente per il fatto che la componente musicale suonata o meno, sia molto minimale, dato che gran parte della resa del brano è affidata all'incisività della voce e alle figure ritmiche con cui si intreccia assieme al beat. Poi in sede live è essenziale l'empatia con il pubblico, ancora più che in altri generi.
markelly2 01-08-18 13.00
SimonKeyb ha scritto:
in verità anche un'estetica spinta può celare delle capacità musicali molto elevate, cito esempi noti come Michael Jackson, Beyoncè e Lady Gaga. Ho capito il tuo discorso ma volevo chiarire che non è segnale di qualità o capacità musicali mediocri se non marginali.

Infatti ho parlato di "opera" e non di tecnica. E non ho detto che estetica_spinta=capacità_mediocri: se l'opera c'è, tutto il contorno può piacere o meno, ma l'opera non è criticabile. Io mi riferivo a quando l'opera è mediocre, e si cerca di nasconderlo amplificando lo show.
SimonKeyb ha scritto:
posso assicurare che avere davanti un MC capace (che in soldoni è un rapper che sa fare una serie di cose tra cui improvvisare pezzi e intrattenere il pubblico) veramente gli dai tanto di cappello; spesso c'è un lavoro incredibile dietro

Ok, anch'io so valutare il talento. Anche il mastro ferraiolo del cantiere sa fare il suo lavoro. Impegno, dedizione ecc sono ciò che sono, non danno nessun diritto artistico.
SimonKeyb ha scritto:
vi siete sentiti toccati da sta cosa della panza? era per dire che all'estremo opposto dell'esasperazione dell'immagine, spesso mi capita di vedere musicisti trasandati, non nello specifico panzoni ma persone poco curate;

Voglio precisare che non ho panza emo, ma non per vantarmene, semplicemente è la verità.
Tu comunque stai parlando dello stile, quello un minimo ci vuole, anche nella vita.
Ma comunque non è indispensabile, e non c'è un modo unico di averlo. Anche i brutti/trasandati possono funzionare, ad esempio Mark Knopfler.

Personalmente, infine, apprezzo maggiormente ottima musica anziché apparenza.
anonimo 01-08-18 13.16
@ SavateVoeanti
Intendi da un punto di vista esecutivo o di composizione?
Dal punto di vista esecutivo, compositivo, ecc. Vuoi mettere il chitarrismo virtuosistico, l'originalità e la raffinatezza di certi passaggi armonici di Pino Daniele, ad esempio, rispetto alla trita e ritrita canzone melodica napoletana di Gigi D'Alessio?
Raptus 01-08-18 13.33
@ anonimo
Dal punto di vista esecutivo, compositivo, ecc. Vuoi mettere il chitarrismo virtuosistico, l'originalità e la raffinatezza di certi passaggi armonici di Pino Daniele, ad esempio, rispetto alla trita e ritrita canzone melodica napoletana di Gigi D'Alessio?
Dal punto di vista musicale Pino Daniele era veramente un grande.
Tornando al discorso rap, non concordo su quello che dici (riferito a SimonKeyb), semplicemente non interessandoti il genere hai visto e ascoltato solo quello che ti han proposto i media.
Stessa cosa potrei dire del metal, staremmo ancora a parlare solo di Metallica fosse per le varie emittenti oppure ancor peggio, di satana o di growl per chi l'ha visto solo tramite conoscenti.
anonimo 01-08-18 13.48
@ anonimo
Dal punto di vista esecutivo, compositivo, ecc. Vuoi mettere il chitarrismo virtuosistico, l'originalità e la raffinatezza di certi passaggi armonici di Pino Daniele, ad esempio, rispetto alla trita e ritrita canzone melodica napoletana di Gigi D'Alessio?
Oppure la Musica di Miles Davis rispetto a quella di Eros Ramazzotti? Si può confrontare un capolavoro come "Kind of Blue", con qualsiasi disco di Eros Ramazzotti? Non c'è paragone! È come paragonare la Musica Colta con quella popolare, è come paragonare la Musica di Beethoven con quella di Raoul Casadei...
Raptus 01-08-18 14.04
@ anonimo
Oppure la Musica di Miles Davis rispetto a quella di Eros Ramazzotti? Si può confrontare un capolavoro come "Kind of Blue", con qualsiasi disco di Eros Ramazzotti? Non c'è paragone! È come paragonare la Musica Colta con quella popolare, è come paragonare la Musica di Beethoven con quella di Raoul Casadei...
Vabbè non estremizziamo. Non ha senso confrontare epoche diverse e generi diversi. Si chiama appunto musica "leggera" per un motivo. Mica deve esistere solo musica colta.
vin_roma 01-08-18 14.58
@ anonimo
Oppure la Musica di Miles Davis rispetto a quella di Eros Ramazzotti? Si può confrontare un capolavoro come "Kind of Blue", con qualsiasi disco di Eros Ramazzotti? Non c'è paragone! È come paragonare la Musica Colta con quella popolare, è come paragonare la Musica di Beethoven con quella di Raoul Casadei...
Che discorso è?

La musica, facile o difficile che sia, se è "seria" ha tutta la sua ragione d'esistere, da Ramazzotti ai Tangerine Dream e, con ogni tipo di linguaggio, può accarezzare ogni tipo di sensibilità o di momento emotivo.
La musica deve essere fine a se stessa? Allora se son note per note Bach sotterra tutti...
Ma emotivamente poi una l'incastonatura di una canzone come "Napule è" o "Apucundria" di Pino Daniele nei confronti di una cultura millenaria come quella partenopea mette Davis fuori gioco, la fragranza dei valses venezolanos nella radio di un vecchio Dodge americano, come mi è capitato, sono indispensabili per innamorarsi della vita che scorre nelle calles assolate caraibiche, come sarebbe anche inutile e repellente ascoltare un solo free jazz al posto di un canto Gregoriano nella Basilica di Torcello, come sarebbe impossibile non colorare col jazz la skyline di New York...

Non so, forse ho un'approccio alla musica diverso, sarà l'età, ma non riesco più a definire cosa preferisco, mi piace tutto, tutto ciò che la musica sa esprimere, tifare per una corrente od uno stile lo trovo limitante. So capire, rispettare ed emozionarmi per cosa c'è dietro "Andiamo a mietere il grano" di Louiselle, per "Mysteries of the macabre" di Ligeti, per "la casa in riva al mare" di Dalla o per "Suicide is painless" dal film M.A.S.H. Mi arrapave il modo in cui Emerson domava il suo C3, mi stimolava tantissimo l'evoluzione di "Endless Enigma", trovo sublime il colore di Lyle Mays, Petrucciani, amo tantissimo la forza del canto popolare sui titoli di testa di '900 con le immagini del Terzo Stato di Pellizza Da Volpedo.

Con la musica mi piace emozionarmi.

L'unico discernimento, forse, è tra la musica nata con un intento puro e quella nata per ingannare o far soldi e qui... Tatangelo e D'Alessio, Giulia Mazzoni e tutte le hit come Danza Kuduro e copie varie ci cascano in pieno mentre salvo, perché ne apprezzo solo il palese aspetto esplicitamente dedicato al divertimento anche se non mi appartiene, canzoni come "Asereje" o "con fucile, pinne ed occhiali"...

Allevi è un caso a parte....

SimonKeyb 01-08-18 15.00
markelly2 ha scritto:
o mi riferivo a quando l'opera è mediocre, e si cerca di nasconderlo amplificando lo show.

fortunatamente si tratta di casi a sè stanti, cioè oggidì va di moda usare l'etichetta "trash" per spettacolarizzare la mancanza di qualità e talento, ma conosco molte persone che un pò per ottusità un pò per disinteresse marchiano subito negativamente tutto quello che è racchiuso nei circuiti mainstream. Markelly ripeto che non mi riferivo al tuo intervento nello specifico ma solo all'argomento che hai sollevato, non sentirti chiamato in causa emo
markelly2 ha scritto:
Anche i brutti/trasandati possono funzionare, ad esempio Mark Knopfler.

se suoni da dio e trasmetti la tua musicalità anche con quel modo un pò flemmatico di muoversi e cantare direi che va più che bene! l'importante è che tu sia coerente con quello che fai
benjomy 01-08-18 15.14
@ vin_roma
Che discorso è?

La musica, facile o difficile che sia, se è "seria" ha tutta la sua ragione d'esistere, da Ramazzotti ai Tangerine Dream e, con ogni tipo di linguaggio, può accarezzare ogni tipo di sensibilità o di momento emotivo.
La musica deve essere fine a se stessa? Allora se son note per note Bach sotterra tutti...
Ma emotivamente poi una l'incastonatura di una canzone come "Napule è" o "Apucundria" di Pino Daniele nei confronti di una cultura millenaria come quella partenopea mette Davis fuori gioco, la fragranza dei valses venezolanos nella radio di un vecchio Dodge americano, come mi è capitato, sono indispensabili per innamorarsi della vita che scorre nelle calles assolate caraibiche, come sarebbe anche inutile e repellente ascoltare un solo free jazz al posto di un canto Gregoriano nella Basilica di Torcello, come sarebbe impossibile non colorare col jazz la skyline di New York...

Non so, forse ho un'approccio alla musica diverso, sarà l'età, ma non riesco più a definire cosa preferisco, mi piace tutto, tutto ciò che la musica sa esprimere, tifare per una corrente od uno stile lo trovo limitante. So capire, rispettare ed emozionarmi per cosa c'è dietro "Andiamo a mietere il grano" di Louiselle, per "Mysteries of the macabre" di Ligeti, per "la casa in riva al mare" di Dalla o per "Suicide is painless" dal film M.A.S.H. Mi arrapave il modo in cui Emerson domava il suo C3, mi stimolava tantissimo l'evoluzione di "Endless Enigma", trovo sublime il colore di Lyle Mays, Petrucciani, amo tantissimo la forza del canto popolare sui titoli di testa di '900 con le immagini del Terzo Stato di Pellizza Da Volpedo.

Con la musica mi piace emozionarmi.

L'unico discernimento, forse, è tra la musica nata con un intento puro e quella nata per ingannare o far soldi e qui... Tatangelo e D'Alessio, Giulia Mazzoni e tutte le hit come Danza Kuduro e copie varie ci cascano in pieno mentre salvo, perché ne apprezzo solo il palese aspetto esplicitamente dedicato al divertimento anche se non mi appartiene, canzoni come "Asereje" o "con fucile, pinne ed occhiali"...

Allevi è un caso a parte....

emoemo
ho sempre odiato le classificazioni fatte per escludere qualcos'altro dalla presunta "elite"
aggiungo che, non solo tantissima musica ha ragione di esistere, ma molto dipende da come la si esegue... se col cuore, con l'anima...oppure no...
anonimo 01-08-18 16.20
@ Raptus
Vabbè non estremizziamo. Non ha senso confrontare epoche diverse e generi diversi. Si chiama appunto musica "leggera" per un motivo. Mica deve esistere solo musica colta.
Ma è Orange1978 che ha scritto: "A me fanno schifo Pino Daniele, Miles Davis, Eros Ramazzotti e Gigi D'Alessio", cioè a mettere sullo stesso piano artisti di generi e periodi diversi...

Io dico appunto che non ha senso, non c'è paragone! Può non piacere il genere, ma non puoi mettere sullo stesso piano Miles Davis e Gigi D'Alessio: è un'eresia!