@ SimonKeyb
Per la verità lo stesso si dovrebbe dire anche dei Beatles, dal momento che non avevano tecnicamente inventato il loro sound che li rese celebri, e anzi riproponevano il già rodatissimo format dei gruppi vocali in anni in cui c'era già Hendrix e i Cream di Clapton con il loro sound decisamente più all'avanguardia. Del resto i fab4 erano la risposta borghese e conservatrice agli scapigliati anarchici del nascente movimento hippie, ma questa è un'altra storia.
Gli Oasis sono senza dubbio tra i gruppi che a cavallo degli anni 90 e 2000 hanno riportato in auge lo stile della band di Liverpool esaltando la componente chitarristica di Harrison e Lennon, portando riff e tessiture più precise e presenti, riprendendo anche spudoratamente la vocalità tipicamente scanzonata di Lennon, le ritmiche "beat" rese in chiave più moderna, con influenze rock e grunge, e nondimeno l'estetica. Comunque anche qui, non spararei nè li osannerei eccessivamente solo per il fatto che negli anni 90 c'erano un sacco di band e artisti interessanti che pure godevano di grande notorietà grazie anche all'esistenza di Mtv che li fece conoscere al grande pubblico: gente come Cranberries, Nirvana, Elliott Smith, Smashing Pumpkins, Pearl Jam, Incubus, Placebo, Stone Temple Pilots, Tori Amos, Korn, SOAD, Beck....
Altro non ho da dire su questa faccenda, invece per il discorso "orgoglio nazionale" non capisco dove stia la polemica, di musica maccheronica valida ne abbiamo fatta e ne sforniamo ancora oggi. Penso alla Italo Disco anni 80 (eh ma magari dite la disco vi fa schifo), a molti artisti nell'ambito folk come Vinicio Capossela, che nella sua discografia dopo aver elaborato i grandi bluesman americani in primis Tom Waits, si è dedicato a lungo a sonorità e generi nostrani, non ultimi Paolo Conte e Quartetto Cetra che citate, mentre nel suo ultimo lavoro "Canzoni della Cupa" si ispira ai canti popolari dell'Irpinia... per dire. Altro esempio magari più noto a tutti voi, il Tarumbò di Pino Daniele che pure senza contare il fatto del napoletano, prendendo solo il suo songwriting non ci trovo analogie altrove, tanto i primi lavori si discostavano da soluzioni jazzy più note; forse per il fatto che all'epoca non erano alla sua portata. Poi da non trascurare l'uso della lingua: qualora non si tratti di musica strumentale i testi italiani e la timbrica del nostro idioma hanno una resa caratteristica non da poco.
Se poi in tutto questo c'è qualcosa da ridire, possiamo chiuderla su "de gustibus non disputandum est" per dirla alla Michelet
i gruppi che hai elencato pero sono tutti americani o quasi alla fine e alternative rock....stone temple pilots, nirvana....dai....non c entrano con il senso della discussione che invece intende il fatto che oasis MA NON SOLO, hanno ripreso la loro storia passata inglese e l'hanno riportata ai grandi fasti del passato.
capossela appunto gia copia tom waits, peró si qualcosa di piu italiano cé nella sua musica ma solo in certi pezzi.
ma in generale noi non siamo riusciti a creare un nostro sound negli ultimi decenni, lo avevamo ai primi del novecento fino dopo al fascismo e ai primi anni 50 quando ancora il mondo non era cosi globalizzato, ma oggi anche gli artisti maccheronici come intendi tu (termine squallido perdonami eh) cioe quelli che propongono pop italiano in realta come sonoritá si sono molto allontanati dal passato e hanno abbracciato una contaminazione piu anglosassone.
se ascolti appunto un disco degli anni 50 di nilla pizzi al di la della lingua r molto diverso come suoni arrangiamenti e melodie rispetto alla maggior parte dei dischi prodotti in usa o uk di quel periodo che erano piu rock n roll e blues oriented....
ma se senti un disco moderno di laura pausini, bocelli, ramazzotti, zucchero, vasco rossi, jovanotti....tanto per citare grossi nomi come erano appunto nilla pizzi o carla boni negli anni 50, il loro sound alla fine non é molto diverso da un disco pop internazionale di celine dion, anastacia,...al di la della voce e della lingua i suoni sono sempre quelli e arrangiati cosi tanto che addirittura chiamano musicisti blues/jazz americani a suonare come landau, colaiuta, marcus miller....
nel 1950 invece la nostra orchestra aveva un voicing e un suono molto diverso dall orchestra di glenn miller o goodman, poi alcuni imitavano quello stile swing come ad es natalino otto, ma sostanzialmente avevamo un nostro mood, piu classico, piu operistico....e anche quando imitavamo gli americanj lo facevamo a nostro modo, se riesco posto qualcosa...