@ sterky
Giusto per chiarire un po’ la situazione.
Gibson, in questi ultimi anni, ha optato per una politica di vendita fi massa. E cioè, per un negozio, l’ordine minimo è di 150.000 euro con un incremento annuo del 30% (quindi 195.000 il secondo anno, 250.000 il terzo e così via).
In più, si possono scegliere solo alcune chitarre, le altre vengo spedite a discrezione di gibson (un negozio qua del triveneto ha una diavoletto di hello kitty da circa 10 anni, non la volevano ma gibson ha deciso di spedirgliela e se la tengono).
Questo ha portato ad avere un numero molto esiguo di centri gibson, aprendo il mercato a altri marchi equivalenti (prs, heritage, e simili) riducendo le vendite.
Ci aggiungiamo investimenti errati della casa (tutt’altro che coerenti al mondo della musica) ed ecco un buco di qualche centinaia di milioni di euro.
Ci sono molti interessati compratori (qualche grosso marchio nel mondo dlla musica, soprattutto japponesi), ma stanno aspettando qualcuno che investa ma non tocchi la direzione...
Secondo me, questo è uno dei guai dell'odierna economia. Io NON sono per la "decrescita felice", anzi, tutt’altro, ma mi rendo conto che non si può pretendere di aumentare le vendite all’infinito: faccio un esempio stupido con numeri a caso (non conosco le statistiche di vendita della FIAT): se la FIAT, nel 2017 ha venduto 10.000 automobili, non può pretendere di venderne 15.000 nel 2018. Primo perché chi ha comprato una macchina nuova l’anno scorso, non ne ricompra un’altra quest’anno, secondo perché ogni anno è diverso da un altro, ci sono periodi di crisi, aziende che falliscono e chiudono e licenziano i dipendenti, e quindi "girano" pochi soldi ecc., poi, magari ci sono anni in cui l’economia "tira" nuovamente (anche per merito di scelte politiche, ecc.) ed ecco che si vende di nuovo. Non si può pretendere, come fa la Gibson, un aumento annuo delle vendite del 30%. Può anche succedere, ma non può essere garantito. Inoltre, oltre un certo punto, il mercato si satura (vedi l’esempio della Coca-Cola fatto da qualcuno, che non riesce più ad espandersi perché è già presente in tutti i "Mercati" mondiali), quindi, ci si può anche accontentare di vendere quanto l’anno scorso...