@ anonimo
Prego!
Come dicevo, è difficile generalizzare. Ognuno ha la propria storia, che è diversa da quella di altri. Dipende molto anche dal genere musicale che uno è abituato a suonare: magari uno ha suonato sempre Musica Classica al Pianoforte, un altro, invece ha cominciato con la Classica al Pianoforte, per poi passare al Pop, al Blues, imparando a suonare in altri modi e altri strumenti (Tastiere). Per me che arrivavo dallo studio del Pianoforte con esercizi, pezzi Classici, ecc, per esempio, è stata una rivelazione ascoltare i dischi di Elton John (Pianista di estrazione Classica, ma con uno stile tutto suo, molto Rock). Per me aveva un modo di suonare diverso dal mio, diverso dalle classiche sonate e mi incuriosì molto e mi fece avvicinare al Pop.
Ripeto: dipende molto dal genere che sei abituato a suonare. Un Bollani, per esempio, che nessuno può negare che sia un Pianista "puro", anzi un ottimo Pianista, non credo si "inciamperebbe" più di tanto nel suonare le Tastiere, perché sa suonare qualsiasi genere, dalla Classica, al Jazz, al Latino Americano, alla Musica Brasiliana, alla Musica Tradizionale e Popolare e sa sicuramente improvvisare. Se uno, invece, che ha sempre suonato Musica Classica al Pianoforte, lo metti a suonare le Tastiere, non ci si ritrova come tocco, suono, non ne sa molto di MIDI, ecc. Se uno che ha sempre e solo suonato le Tastiere, lo metti a suonare il Pianoforte a coda, non si ritrova con i tasti pesati, la dinamica, i tre pedali... Poi esistono sempre le eccezioni, ovviamente: ottimi Pianisti che sono anche ottimi Tastieristi e viceversa...
Ho letto un po' tutti i post e penso che la differenza tra tastierista e pianista sia legata per lo più alla capacità d'improvvisazione, un pianista di musica classica, legato strettamente al pentagramma, che non ha un minimo di capacità improvvisativa ma una tecnica perfetta, un'impostazione da favola ma togliendogli lo spartito da sotto il naso si blocca non è un tastierista.
Un pianista che invece ha una grande capacità di espressione che è capace di uscire facilmente dalle regole del pentagramma, magari non ha una impostazione perfetta ma riesce ad improvvisare bene qualsiasi cosa allora ha più la definizione di tastierista, ovviamente nei miei esempi si parte sempre dall'idea di pianista se poi uno ha un'impostazione perfetta, una tecnica perfetta e in più sa improvvisare alla grande allora diventa un genio ne pianista ne tastierista, ma un pianista tipo Ray Charles, era un pianista senza dubbio ma solo perchè gli hanno messo sotto le mani un piano, se gli avessero messo altro sotto le mani tipo un servizio di bicchieri uno xilofono lui avrebbe suonato lo stesso, ma d'altronde come dicevo prima lui era un genio un pianista e un tastierista. Una persona che ha conoscenze pianistiche ma le usa per improvvisare svariate situazioni, che non è strettamente legato a un suono ma riesce a plasmare il suono in base alle sue esigenze è un tastierista.