Montage OS V2 NAMM 2018

orange1978 30-01-18 02.52
io personalmente non amo la serie motif e la compatibilità per quello che sono le mie esigenze poteva anche non esistere, ma è giusto ci sia, mi interessa sopratutto la parte FX a 64 operatori con forme d'onda complesse e la possibilità di avere un solo suono nidificato composto da 64 oscillatori, gli operatori fm x possono generare anche forme d'onda complesse non solo sinusoidi e quindi non necessariamente usare la modulazione di frequenza come nella dx7 dove non vi era la possibilità di generare un onda ricca di armoniche se non usando gli indici di modulazione (a parte gli ultimi algoritmi in additiva, che pero più che pseudo organi non ci fai...)

la parte awm2 mi interessa relativamente, ma è comunque interessante la possibiltà di combinare campioni con fm, tra le altre cose non ho ancora capito se si puo modulare un operatore con la awm come nella sy.

in teoria si potrebbe fare qualcosa con l'envelope follower, ho visto che da un loop campionato si possono andare a modulare parametri della fmx in realtime, sembra molto simile come concetto.

certo la AFM aveva altre caratteristiche uniche tipo il noise, la possibilità di tre feedbacks nel path del segnale, il loop sull'inviluppo, oltre che la storia delle modulazioni tramite forme d'onda campionate, la RCM invece è presente in quanto sul manuale si parla di RCM come tecnologia in real time per i filtri digitali della SY77/99, quindi in pratica sembra che rcm nn sia altro che un sistema a convoluzione per filtrare i campionamenti, la montage non so cosa utilizzi ma ha 18 filtri multibanda e risonanti....in grado di modulare i campioni e la fm, quindi il problema non si pone e detto cosi sembra non sia tanto la rcm ma la AFM a "mancare" nel montage, almeno da quello che è scritto sui manuali originali yamaha della SY99 (li potete consultare sono on line)

comunque una performance con 8x8 operatori complessi (64 totali) puo fare anche un po di sintesi addittiva, non ai livelli forse di una kawai k5000 però combinando un po di fm e addittiva e magari transienti campionati, si dovrebbero poter tirare fuori grandi suoni da questo strumento.
senza contare la comodità di non dover salvare 8 patches separate per creare una combi complessa, cosa che invece è obbligatoria sia su integra e su tutte le korg, anche su kurzweil ma li è diverso perche un programma puo avere 32 layers che in totale possono suonare anche 192 oscillatori digitali, il problema nn sussiste quindi nella pratica.

comunque per chi suona LIVE normalmente e non ha bisogno di complesse imprese sonore, un Motif XF espanso con la flash e carico di librerie e patches custom può tranquillamente stare in servizio permanente anche fino al 2020 e oltre...l'obsolescenza esiste in ogni strumento sulla carta ma sulla pratica è meno importante di quello che sembra il piu delle volte.
sicuro saper gestire un interfaccia synth nelle sue molteplici funzioni e idiosincrasie è la chiave per avere successo,e si sentono a volte uscire dalla pc3k sonorità che ti lasciano basito, sopratutto quando scopri che non sono nemmeno stati usati campioni esterni!
gianfar67 30-01-18 08.52
@ michelet
gianfar67 ha scritto:
Forse ancora oggi e meglio il Motif xf, che anche quello ho avuto quando usci , ma la scimmia me la fatto vendere (come uno scemo)

Mah, Motif XF7 l'ho tenuto perché, per quanto sia venuto prima di Montage, è ancora un'ottima workstation che sarà utilizzabile per ancora molto tempo.
Hai ragione in pieno.
Avrei una mezza intenzione di riprendermela...
Boh sara' una strategia di mercato firmato Yamaha Music Production.
Per non svalutare il Motif xf e Moxf.....
lipzve 30-01-18 09.53
ricordo che quando provai il montage un annetto fa ne fui un po' deluso.
intanto la gravissima mancanza del sequencer, la solita strategia di integrarlo nella versione successiva: Montage 2 avrà il sequencer ci gioco le palle.
Poi suonandolo, ho sentito un forte odore di sy77/99 che già possiedo,(e questo non è un male) unitamente all'elevato prezzo... l'ho scartato.
La mancanza del sequencer per me è un assurdo, puoi dirmi quanto vuoi che è più comodo il pc, ma in sequencer on board non può mancare.
michelet 30-01-18 11.45
lipzve ha scritto:
intanto la gravissima mancanza del sequencer, la solita strategia di integrarlo nella versione successiva: Montage 2 avrà il sequencer ci gioco le palle.

Giancarlo, vuoi far parte del coro degli eunuchi emo
Yamaha ha inglobato Steinberg e, come è prevedibile, fa di tutto per "spingere" Cubase. A me fa fastidio che Montage privilegi "quel" sequencer, quando sarebbe decisamente più democratico che avesse delle funzioni standard adattabili a qualsiasi software di registrazione audio/MIDI.
Dire che Montage ha un forte odore di SY99 significa che l'hai ascoltato con molta superficialità e, in altre parole, eri prevenuto - forse per una questione di budget.
Per acquistare Montage ho fatto uno sforzo abbastanza grande per le mie possibilità, però ne sono molto soddisfatto, specialmente per la sezione FM-X che riserva molte gradite sorprese.
Ho la sensazione di aver scalato una montagna, però adesso seppure con il fiatone, mi godo il paesaggio circostante.
orange1978 30-01-18 20.53
mah x come la vedo io un sequencer a bordo di una workstation (oltretutto il piu delle volte solo midi ma cambierebbe poco anche se fosse audio) é una cosa che sinceramente ha poco senso di esistere nel 2018 mentre lavorare sull'integrazione efficente con il computer é la cosa fondamentale che si dovrebbe guardare nel caso di un sequencer, mentre come ho gia detto non ha senso dover ricorrere al computer per forza per compiti che potrebbero essere svolti dall'hardware piu facilmente e velocemente, vedi importare un sample akai o un sysex della dx7, questo aspetto non lo approvo.

ma sul fronte "produzione musicale seria" oramai le daw sono accessibili a tutti e consentono una flessibilita e una potenza che non puo essere raggiunta da nessuna workstation, lo stesso cubase elements che é entry level schiaccia qualsiasi altro sequencer in una workstation comprese le piu potenti come oasys kronos o synclavier, in termini di quantitá di tracce audio midi, complessita della gestione di dati midi, automazioni e mixing...se parliamo di packages pro come cubase pro, logic o digital performer la partita finisce 100 a 1.

sicuro per registrare qualche appunto puo essere utile, e immediato ma non appena si voglia andare oltre e "produrre" qualcosa di concreto e competitivo, ci si scontra con limiti seri e invalicabili.

del resto la storia della discografia ci insegna che anche nei tempi piu remoti si usava il computer per gestire il flusso midi in maniera efficente, quanti dischi sono stati realizzati usando sequencers interni? ben pochi direi....gli stessi super sistemi come audioframe, synclavier e fairlight erano computer based, la differenza era che li il computer faceva piu che altro da interfaccia utente per semplificare il lavoro mentre i calcoli erano fatti dai custom dsp...non erano quindi sistemi cpu based come oggi sono le daw con i vst, ma sistemi in cui il computer svolgeva il ruolo di "pilot computer", diciamo gestionale.

...pero ci mostra chiaramente che l'uso di un computer era ed é il mezzo piu efficente per gestire la produzione musicale, non dall'altro ieri ma da oltre trent'anni oramai, e oggi fortunatamente (a differenza dei magici anni 80) questa tecnologia meravigliosa é accessibile a chiunque.
maxpiano69 30-01-18 23.35
@ orange1978
mah x come la vedo io un sequencer a bordo di una workstation (oltretutto il piu delle volte solo midi ma cambierebbe poco anche se fosse audio) é una cosa che sinceramente ha poco senso di esistere nel 2018 mentre lavorare sull'integrazione efficente con il computer é la cosa fondamentale che si dovrebbe guardare nel caso di un sequencer, mentre come ho gia detto non ha senso dover ricorrere al computer per forza per compiti che potrebbero essere svolti dall'hardware piu facilmente e velocemente, vedi importare un sample akai o un sysex della dx7, questo aspetto non lo approvo.

ma sul fronte "produzione musicale seria" oramai le daw sono accessibili a tutti e consentono una flessibilita e una potenza che non puo essere raggiunta da nessuna workstation, lo stesso cubase elements che é entry level schiaccia qualsiasi altro sequencer in una workstation comprese le piu potenti come oasys kronos o synclavier, in termini di quantitá di tracce audio midi, complessita della gestione di dati midi, automazioni e mixing...se parliamo di packages pro come cubase pro, logic o digital performer la partita finisce 100 a 1.

sicuro per registrare qualche appunto puo essere utile, e immediato ma non appena si voglia andare oltre e "produrre" qualcosa di concreto e competitivo, ci si scontra con limiti seri e invalicabili.

del resto la storia della discografia ci insegna che anche nei tempi piu remoti si usava il computer per gestire il flusso midi in maniera efficente, quanti dischi sono stati realizzati usando sequencers interni? ben pochi direi....gli stessi super sistemi come audioframe, synclavier e fairlight erano computer based, la differenza era che li il computer faceva piu che altro da interfaccia utente per semplificare il lavoro mentre i calcoli erano fatti dai custom dsp...non erano quindi sistemi cpu based come oggi sono le daw con i vst, ma sistemi in cui il computer svolgeva il ruolo di "pilot computer", diciamo gestionale.

...pero ci mostra chiaramente che l'uso di un computer era ed é il mezzo piu efficente per gestire la produzione musicale, non dall'altro ieri ma da oltre trent'anni oramai, e oggi fortunatamente (a differenza dei magici anni 80) questa tecnologia meravigliosa é accessibile a chiunque.
Q8