@ fulezone
in ogni caso a parte una persona che espresso il suo giudizio,
sono convinto che siamo lontani dalla meta,
volevo però capire se secondo voi da quel po' che si sente nelle registrazioni siamo su:
Toglieteci mano
fate schifo
avete tanto da lavorarci
qualcosa c'è va solo affinata
siete a un buon punto!
credo che un pò di armonia c'è,
credo che con un pò di prove sistemate in più,
più frequenti e con un pò di studio in più,
il risultato atteso potrebbe diventare realtà
e il livello "siete a buon punto" più raggiungibile.
aggiungerei:
definita la versione da fare (e secondo me preferibile un live, in cui non ci sono troppe tracce sovraincise) quando in stanza senti qualcuno che esce dal seminato, con educazione e fermezza lo riprendi senza remore.: si suona quello che si deve, la serata della creatività esplodente è domani. O dopodomani.
Un esercizio decisamente funzionale è provare a strati, come al sound check: canto/basso/batteria devono funzionare a prescindere dal resto (di fatto se funzionano loro, noi tastieristi e i chitarristi possiamo anche andare a farci una birra e non se ne accorge quasi nessuno) (ma non bisogna farlo capire ai medesimi, sennò siamo fottuti).
Stendere una chart con accordi, giri, stacchi, intro e outro serve sempre. Magari scritta su un A3, così tutti lo possono controllare le prime volte. (chiaramente, nelle date il foglione non si può portare perché fa tristezza).
Ultimo: suonare solo quello che serve, ma meno si suona meglio è. (per i chitarristi: meno, e a un volume più basso). (no, ancora più basso). (HO DETTO ABBASSA!) (...ti rompo le ossa...) (Ok, così va bene... ma ti tengo d'occhio.)